Mentalita' banchieri non cambia, "il Casino' resta aperto"
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 19 gen - Tenere i tassi
bassi troppo a lungo rischia di causare un ritardo nei
necessari aggiustamenti da parte del sistema bancario e
dell'economia in generale. E' l'avvertimento lanciato da
Juergen Stark, membro del consiglio esecutivo della Bce, in
un intervento a un club politico vicino a Bonn. La politica
di prestiti illimitati e le altre misure non convenzionali
possono restare in vigore quindi fintanto che persiste
l'emergenza che ne hanno richiesto l'introduzione, ha
spiegato Stark. La Bce - ha aggiunto - ha rallentato il
passo con cui sta ritornando a una politica monetaria
normale, ma non ha fermato tale processo. Stark e' poi
tornato ad attaccare le banche, troppo inclini a prendere
troppi rischi. "Non ci sono segnali dei necessari
cambiamenti" nella mentalita' dei banchieri, da quando e'
iniziata la crisi. L'impressione che se ne trae e' che il
Casino' e' ancora aperto". Le banche - ha poi indicato -
"stanno facendo azione di lobbying per ignorare la crisi".
Stark si e' anche detto contrario alla nozione che
un'"insolvenza pilotata" da parte di Paesi come la Grecia e
l'Irlanda sarebbe una soluzione rapida ai problemi del
debito della zona euro. "La questione da porsi e' 'cosa
verrebbe risolto con questo?' Si risolverebbe il problema
del debito del Paese, ma non il problema strutturale, che
verrebbe ritrasferito ad altri Paesi, attraverso il sistema
bancario", ha detto Stark che ha anche osservato che Grecia
e Irlanda devono fare "un'inversione a U della loro politica
economica". Il banchiere centrale ha anche sottolineato che
i deficit di Usa e Gran Bretagna sono maggiori rispetto a
quelli della zona euro e che il renminbi cinese sta
diventando "lentamente" la valuta guida dell'Asia.