Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Amici del forum grazie per il tempo che dedicate a questa attività. E’ la prima volta che scrivo ma vi seguo quasi quotidianamente, trovando le vs discussioni non solo interessanti ma di grande utilità per gente come me che nonostante la loro modesta preparazione finanziaria è interessata all’investimento in titoli di stato nostrani. Il problema che vi pongo è il seguente: secondo voi gli aumenti di rendimento dei ns BTP, specie quelli lunghi, scontano già l’effetto aumento dei tassi (e inflazione) che si prevede possa verificarsi in tempi più o meno brevi o l’attuale calo dei prezzi è da attribuire ad altro ? Infine secondo voi è il caso di mantenere il ptf titoli come il 37, il 21 non indicizzati o meglio vendere anche in perdita ? in previsione di ulteriori cali ? Grazie
 
Amici del forum grazie per il tempo che dedicate a questa attività. E’ la prima volta che scrivo ma vi seguo quasi quotidianamente, trovando le vs discussioni non solo interessanti ma di grande utilità per gente come me che nonostante la loro modesta preparazione finanziaria è interessata all’investimento in titoli di stato nostrani. Il problema che vi pongo è il seguente: secondo voi gli aumenti di rendimento dei ns BTP, specie quelli lunghi, scontano già l’effetto aumento dei tassi (e inflazione) che si prevede possa verificarsi in tempi più o meno brevi o l’attuale calo dei prezzi è da attribuire ad altro ? Infine secondo voi è il caso di mantenere il ptf titoli come il 37, il 21 non indicizzati o meglio vendere anche in perdita ? in previsione di ulteriori cali ? Grazie
Ben trovato THE LAST,
Il mercato anticipa (sconta) quasi sempre le decisioni sulle attese dei tassi; è chiaro che in questo momento, oltre al pericolo inflazione c' è da considerare la situazione politica nel mediterraneo e forse ancora più importante, le decisioni che scaturiranno a fine marzo, nel vertice tra i paesi euro, in merito ai famosi problemi dei PIIGS.
Vendere in loss, è sconsigliabile, a meno che faccia comodo avere delle minus, da pareggiare con eventuali altre plusvalenze.
 
Amici del forum grazie per il tempo che dedicate a questa attività. E’ la prima volta che scrivo ma vi seguo quasi quotidianamente, trovando le vs discussioni non solo interessanti ma di grande utilità per gente come me che nonostante la loro modesta preparazione finanziaria è interessata all’investimento in titoli di stato nostrani. Il problema che vi pongo è il seguente: secondo voi gli aumenti di rendimento dei ns BTP, specie quelli lunghi, scontano già l’effetto aumento dei tassi (e inflazione) che si prevede possa verificarsi in tempi più o meno brevi o l’attuale calo dei prezzi è da attribuire ad altro ? Infine secondo voi è il caso di mantenere il ptf titoli come il 37, il 21 non indicizzati o meglio vendere anche in perdita ? in previsione di ulteriori cali ? Grazie

secondo me scontano almeno un quarto di punto.
vendere un tf che rende il 4.80% netto in perdita per comprare in tv che potrebbe rendere tra un anno il 3% netto.. mi sembra una stupidata..
Il giusto e' averli tutti e due.. in ptf.. almeno io ho fatto così..
ciao
 
btp 37

una cosa è certa se si dovesse rompere nuovamente il minimo, non è un bel segnale, da un mio indicatore la candela che si forma domani e importantissima,da monitorare perchè se il giorno dopo viene rotta sul massimo ci aspettano minimo due giorni di gloria, e si cominceranno a formare gli swing al rialzo, se invece viene rotta al ribasso il discorso si inverte
 
Ultima modifica:
Ringrazio Maratoneta e Jessica per i loro pareri che condivido in toto, sebbene a volte qualche dubbio ti assale vedendo il continuo salasso dei valori di questi lunghi. Con gli indicizzati, anche se cose non vanno molto diversamente, mi sento più tranquillo anche nel caso dovessi cassettarli a lungo
 
FIno alla riunione, ma secondo voi alla riunione si potrebbe avere l'aument dei tassi? oppure l'inflazione non fa ancora paura?
Per me se li alzano sono razzi amari sia per i nostri bond che per le borse, credo che la situazione sia troppo fragile anche se l'aumento sarebbe corretto per l'avanzare dell'inflazione.

Per me Belindo in questa riunione assistiamo ad un nulla di fatto. La spinte inflazionistiche su cui la BCE punterà il dito ammonendo su un possibile futuro aumento del tasso saranno ancora controbilanciate dall'esigenza di non rallentare la fragile ripresa economica dei paesi periferici in difficoltà.
Inoltre (sbaglierò) ma il mercato già sconta un 0,25 che potrebbe non essere cosi dietro l'angolo (aspetterei i dati industriali del 1° trim.2011...)

A mio avviso la variabile che potrebbe veramente sbilanciare l'equazione è il futuro sviluppo della situazione africana/mediorientale con il relativo costo energetico in caso di scenari negativi.

Chiudo Febbraio con un 30k di Gn13 a 97,83 parcheggiati in attesa di mosse migliori...:rolleyes:
 
Ultima modifica:
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Back
Alto