Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011)

Stato
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Buongiorno a tutti e infinite grazie per il lavoro che svolgete, anche per i principianti come me.
Dopo aver letto innumerevoli post (anche se non tutti) ed aver scaricato gli interessanti programmini messi a disposizione con altruismo e puro spirito di condivisione (ringrazio tantissimo gli autori), avrei una domanda da porre:
meglio il btp agosto 17 (5,25%) a 106 oppure il btp settembre 19 (4,25%) a 98?
Stesso rendimento, durata simile.
Il fatto che a scadenza uno dovrà scontare un gain in conto capitale, mentre l'altro genererà una minusvalenza, comporta un diverso comportamento futuro della quotazione dei due titoli?
Intanto ancora grazie a tutto il forum.
campo
 
:up: come dicevo prima, il mio stesso pensiero ...aumenti per rischiare di rallentare consumi/crescita già deboli/lenta ? ...l'unico timore è sullo "stupido", Jessica, in effetti di cose dimostratesi stupide ne abbiamo viste negli anni no :( ?

si,...
ma questa volta siamo al fondo del barile.. non ce ne' piu' per nessuno.
Se i tassi seguiranno l'inflazione senza una crescita adeguata dei profitti delle aziende e quindi dei consumi .... sara' un ecatombe..sia per il corporate che per i paesi piu' indebitati (vedi Italia)
 
Ce' anche da dire che l'inflazione potrebbe essere usata come scusa per rivoluzionare i rapporti tra ue e paesi piu' indebitati (grecia-irlanda)
 
i tassi rimarranno molto bassi per parecchio tempo, statene certi.
Considerando il basso sviluppo europeo e il marcato livello di indebitamento, sarebbe troppo stupido alzare il costo del denaro per rallentare l'inflazione..
Per me alzeranno di mezzo punto max 3/4 entro fine 2012..
in teoria il costo del denaro dovrebbe essere proporzionale alla crescita ed allo sviluppo delle imprese

Credo anch'io, i tassi rimarranno bassi per parecchio tempo.
Mi chiedo cosa potrebbe succedere agli asfittici Periferici alle prese con aumenti energetici ed una ripresa che stenta a vedersi.
 
Btp in rialzo su allentamento tensioni geopolitiche, spread giù

lunedì 28 febbraio 2011 17:37



MILANO, 28 febbraio (Reuters) - Chiusura in rialzo per i
Btp, con movimenti che rimangono tuttavia complessivamente
limitati. La risalita delle Borse e il peggioramento delle
quotazioni dei Bund nel corso della seduta permettono allo
spread Italia-Germania di stringere, pur nel contesto di un
mercato che continua a seguire con preoccupazione l'evoluzione
della crisi libica.

Sul fronte petrolifero le rassicurazione dell'Arabia Saudita
- che si dice pronta a coprire eventuali buchi dell'offerta
libica - riescono per ora a frenare la risalita dei prezzi,
sebbene uno studio di Merrill Lynch sottolinei come la
produzione di Tripoli rimarrà compromessa per anni.

"Il rischio geopolitico sembra un po' in ritirata rispetto
la settimana scorsa" spiega un trader da Londra. "D'altra aprte
si tratta della seconda settimana più pesante dell'anno sul
fronte delle aste e questo porta qualche vendita sul segmento
core" nota il trader.

A fine seduta lo spread decennale Btp-Bund si colloca, su
piattaforma Tradeweb IT10YT=TWEB DE10TY=TWEB, non lontano ai
minimi di giornata, a 167 punti base contro i 171 di venerdì in
chiusura.

"Oggi le curve hanno fatto steepening, anche quella
italiana, con un trentennale più sotto pressione e un breve che
tiene meglio" nota l'operatore di una banca milanese. "Sono
comunque soprattutto movimenti di Bund, i flussi sono scarsi e
in assenza di una vera e propria schiarita sul fronte
geopolitico, a questi prezzi vedo dei rischi persistenti sulla
periferia".

Nel pomeriggio il Tesoro italiano ha assegnato oltre 1,3
miliardi aggiuntivi di titoli, nella riapertura delle aste di
venerdì scorso.

Il decennale settembre 2021 è stato richiesto per 1,149
miliardi, che si vanno ad aggiungere ai 5 miliardi di venerdì.
In quanto nuovo titolo era stato offerto per il 25% dell'importo
collocato in asta, ovvero 1,250 miliardi.

Sul Btp novembre 2013 sono state invece soddisfatte
richieste per 169 milioni su 300 milioni massimi in offerta,
mentre è andata deserta la riapertura del Ccteu ottobre 2017,
offerto per una cifra fino a 150 milioni.

"Ci aspettavamo un certo successo della riapertura, specie
sul decennale. In asta si era evidenziato un buon interessee per
il titolo e i riendimenti non sono granchè cambiati da venerdì",
nota l'operatore.

Sul mercato primario nel corso della settimana , dopo l'asta
belga di questa mattina, collocheranno titoli a medio-lungo
anche Austria, Olanda, Germania, Spagna e Francia per un importo
complessivo che potrebbe oltrepassare i 26,5 miliardi.
 
preciso che le mie risposte sono prettamente tecniche e riguardano il btp 37, arbitrariamente da me squadrato e trattato come fosse una qualsiasi azione, quindi quando vedo il grafico, non mi importa un fico secco delle notizie, io parlo eslusivamente di quello che il grafico dice.
Ora una domandina per chi segue da tempo i btp, ad un livello cosi basso per il passato ci sono arrivati?
Grazie per a chi vuole rispondere anticipatamente:up:
 
preciso che le mie risposte sono prettamente tecniche e riguardano il btp 37, arbitrariamente da me squadrato e trattato come fosse una qualsiasi azione, quindi quando vedo il grafico, non mi importa un fico secco delle notizie, io parlo eslusivamente di quello che il grafico dice.
Ora una domandina per chi segue da tempo i btp, ad un livello cosi basso per il passato ci sono arrivati?
Grazie per a chi vuole rispondere anticipatamente:up:

Si, primi mesi del 2009.
 
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