Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011) (7 lettori)

Stato
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bosmeld

Forumer storico
..ottimo post,
e' valutando le quotazioni passate che ci si fa' un'idea su cio' che accadra'.
Andate a vedere la quotazione d3l '37 con il costo del denaro al 4%



questo è vero ma al contempo, bisogna andare anche a vedere lo spread di quei tempi sul bund.


erano vicinissimi, 30-40bps di differenza. penso che spread così stretti non li vedremo più a meno che l'italia non diventi un altro paese.


e se li vedremo, vuol dire che bisogna comprare bund e simili.



gli spread prima della crisi erano troppo stretti su tutto, tra i tds, tra i senior e i subordinati ecc... ecc...


forse ora si eccede dal lato opposto, gli spread sono troppo larghi, ma prima di diversi anni non penso tornino stretti come in passato
 
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belindo

Guest
Non riesco a dormire per pessima digestione, così mi sono letto un pò di discussione e volevo postare una tabella riassuntiva dei movimenti dei tassi BCE dal 2006 all'ultimo movimento del 2009.
Effetivamente non è che un aumento dei tassi non bisogna temerlo come la peste nei confronti della quotazione del BTP, infatti come mensionavano Ste e Jessica con i tassi al 2.5%avevamo un BTP37 a 97.92 con un IRS molto alto 4.032 rispetto a quello attuale 3.7 circa.
Quindi il tutto avalla in pieno la teoria di Tommy che il vero pericolo per i nostri BTP è lo spread bund.

P.S dormite sonni tranquilli almeno voi, io curo il Raissss ;)
 

Allegati

  • Tassi BCE.xls
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IL MARATONETA

Forumer storico
..ottimo post,
e' valutando le quotazioni passate che ci si fa' un'idea su cio' che accadra'.
Andate a vedere la quotazione d3l '37 con il costo del denaro al 4%
Io ricordo il 37 anche sopra 100, a memoria 7 o 8 anni fa, con inflazione maggiore di adesso; questo fatto può farci ben sperare, anche se ogni periodo ha una sua particolare titpicità...
 

tommy271

Forumer storico
questo è vero ma al contempo, bisogna andare anche a vedere lo spread di quei tempi sul bund.


erano vicinissimi, 30-40bps di differenza. penso che spread così stretti non li vedremo più a meno che l'italia non diventi un altro paese.


e se li vedremo, vuol dire che bisogna comprare bund e simili.



gli spread prima della crisi erano troppo stretti su tutto, tra i tds, tra i senior e i subordinati ecc... ecc...


forse ora si eccede dal lato opposto, gli spread sono troppo larghi, ma prima di diversi anni non penso tornino stretti come in passato

Esatto Bosmeld.
Tre anni fa avevo fatto il pieno di KFW e Oat, il primo sfortunatamente è stato callato :(, però con buon gain :D, mentre i secondi li ho venduti successivamente in Gioielleria ... :lol:.
E' vero, gli spread tra i 30/40 pb. erano un'occasione.
Ritengo però non sostenibile sul lungo periodo gli spread attuali, non tanto dal punto di vista del debito pubblico ma rispetto alla Moneta Unica.
Le attuali discussioni in corso dovrebbero portare ad un rinnovato Patto di Stabilità, quindi ad un ravvicinamento delle politiche economiche comuni.
Questo significa che il Club Med debba cercare di rassomigliare di più ai Paesi del Nord con i loro vincoli di bilancio e risanamento.
Una sfida che, se vinta, dovrebbero riavvicinare di nuovo gli spread a quelli di tre/quattro anni.
La mia scommessa è questa.
 
Ultima modifica:

stefanofabb

GAIN/Welcome
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 09 mar - Forniamo di
seguito, in collaborazione con Intesa Sanpaolo il calendario
dei principali eventi in Europa e in Asia della giornata
(dati macroeconomici e appuntamenti istituzionali).
GIA - Ordinativi di macchinari mm, gennaio h. 00,50
Precedente: 1,7% / consenso: 3,0%
GER - Produzione industriale mm, gennaio h. 13,00
Precedente: -1,5% / consenso: 1,8%
:)
 

spx

TDSfriends ..da una vita
Concordo con te, tuttavia mi sembra che in questa difficile situazione qualche cosa si stia schiarendo.
Il discorso di Trichet e ancor più quello di oggi di Weber, presidente dimissionario della Bundesbank, affermano come cosa praticamente certa che i tassi saliranno dello 0,75% entro il 2011.
Se è così allora il punto fondamentale è sapere se il mercato ha già scontato questo aumento o no. Perchè se non lo ha scontato, al di la di qualche rimbalzino fisiologico e difficilmente sfruttabile, scenderà ancora e temo non di poco. In questo caso se uno vuole entrare a tutti i costi lo dovrebbe fare con cifre veramente modeste e considerare la liquidità come il miglior investimento in senso assoluto.

teniamo conto Prospero che le migliori condizioni di rialzo prezzi dei tds tutti in genere, si sono visti con tassi BCE a 2,5 e anche con EURIBOR al 4% e EURIRS più o meno a sti prezzi ;non credo che se alzano di due punti si vada a 60 per il 2037.ora il problema maggiore è la speculazione che torna in questi momenti di tensione e non di panic-selling e il mercato sconta prima il rialzo ,nonostante io non ci indovini mai .buona notte:)

..ottimo post,
e' valutando le quotazioni passate che ci si fa' un'idea su cio' che accadra'.
Andate a vedere la quotazione d3l '37 con il costo del denaro al 4%

questo è vero ma al contempo, bisogna andare anche a vedere lo spread di quei tempi sul bund.


erano vicinissimi, 30-40bps di differenza. penso che spread così stretti non li vedremo più a meno che l'italia non diventi un altro paese.


e se li vedremo, vuol dire che bisogna comprare bund e simili.



gli spread prima della crisi erano troppo stretti su tutto, tra i tds, tra i senior e i subordinati ecc... ecc...


forse ora si eccede dal lato opposto, gli spread sono troppo larghi, ma prima di diversi anni non penso tornino stretti come in passato

Buongiorno a tutti :)
Facendo due tre calcoli con la Duration Modificata ipotizzando aspettative di rialzo del tasso dell'0,75% si ottengono prezzi da cui ovviamente siamo ancora ben lontani.
Ma condivido alcuni passaggi qui sopra riportati.
Credo infatti che il mercato, indipendentemente dalla semplice matematica frutto del rialzo dei tassi, come sempre adeguerà prezzi/rendimenti dei nostri titoli alle mutate condizioni economiche ed aspettative che si verificheranno nei prossimi mesi a fronte delle decisioni governative europee.
 

paziente

Forumer attivo
questo è vero ma al contempo, bisogna andare anche a vedere lo spread di quei tempi sul bund.


erano vicinissimi, 30-40bps di differenza. penso che spread così stretti non li vedremo più a meno che l'italia non diventi un altro paese.


e se li vedremo, vuol dire che bisogna comprare bund e simili.



gli spread prima della crisi erano troppo stretti su tutto, tra i tds, tra i senior e i subordinati ecc... ecc...


forse ora si eccede dal lato opposto, gli spread sono troppo larghi, ma prima di diversi anni non penso tornino stretti come in passato

Aggiungiamoci qualche altro punto per fare il quadro della situazione.
Se non erro questo è un anno di emissioni record.
Un sacco di stati devono rifinanziarsi.

Inoltre le banche devono fare un po' di delevering.

In sostanza sono tanti i fattori che giocano contro.
D'altra parte, se l'inflazione non riuscirà ancora a partire in maniera prepotente (e seconde me è ancora presto per una vera partenza inflattiva) potrebbe essere un anno in cui fare buoni investimenti.

Di contro per me non abbiam ancora toccato il punto + basso...
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
Buongiorno a tutti :)
Facendo due tre calcoli con la Duration Modificata ipotizzando aspettative di rialzo del tasso dell'0,75% si ottengono prezzi da cui ovviamente siamo ancora ben lontani.
Ma condivido alcuni passaggi qui sopra riportati.
Credo infatti che il mercato, indipendentemente dalla semplice matematica frutto del rialzo dei tassi, come sempre adeguerà prezzi/rendimenti dei nostri titoli alle mutate condizioni economiche ed aspettative che si verificheranno nei prossimi mesi a fronte delle decisioni governative europee.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Parigi, 09 mar - L'euro si e'
cosi' allontanato dal suo record degli ultimi quattro mesi,
raggiunto lunedi', sotto la spinta dei risorgenti timori sui
problemi debitori nella zona euro, mentre il prezzo del
petrolio e' sceso leggermente. I tassi dei titoli a dieci
anni in Portogallo e Grecia hanno raggiunto livelli
storicamente elevati ieri, simbolo della sfiducia degli
investitori nei confronti dei paesi mutuatari. I riflettori
sul debito sono stati accesi dall'agenzia di rating Moody's
che lunedi' ha declassato di tre livelli il rating sovrano
della Grecia, a Ba1 da B1, e ha avvertito che potrebbe
essere ancora abbassato. L'attenzione ora e' tutta per la
riunione dell'Eurogruppo di venerdi'. La Ue deve parlare di
rafforzare il Fondo di sostegno finanziario della zona euro
e definire i contorni di un meccanismo permanente chiamato a
succedergli dopo il 2013. Gli agenti di cambio sono
pessimisti riguardo ai progressi attesi da questa riunione
sui problemi del debito nella zona euro. "Non c'e' alcun
senso coerente di responsabilita' nell'affrontare questo
problema e questo fara' male all'euro", ha detto Ron Leven di
Morgan Stanley. Il dollaro ha ottenuto dal suo canto un po'
di respiro dopo aver sofferto per il rincaro del petrolio
che "sarebbe negativo per l'economia statunitense", come ha
detto Ino Teppei, analista di Bank of Tokyo-Mitsubishi Ufj.
La sterlina britannica quota contro l'euro a 0,8593 (0,8607)
e contro il dollaro a 1,6168 (1,6157). Il franco svizzero e'
indicato nei confronti della moneta unica europea a 1,2998
(1,3002) e contro il dollaro a 0,9354 (0,9341).
 
Stato
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