Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011) (3 lettori)

Stato
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TDSfriends ..da una vita
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Parigi, 09 mar - L'euro si e'
cosi' allontanato dal suo record degli ultimi quattro mesi,
raggiunto lunedi', sotto la spinta dei risorgenti timori sui
problemi debitori nella zona euro, mentre il prezzo del
petrolio e' sceso leggermente. I tassi dei titoli a dieci
anni in Portogallo e Grecia hanno raggiunto livelli
storicamente elevati ieri, simbolo della sfiducia degli
investitori nei confronti dei paesi mutuatari. I riflettori
sul debito sono stati accesi dall'agenzia di rating Moody's
che lunedi' ha declassato di tre livelli il rating sovrano
della Grecia, a Ba1 da B1, e ha avvertito che potrebbe
essere ancora abbassato. L'attenzione ora e' tutta per la
riunione dell'Eurogruppo di venerdi'. La Ue deve parlare di
rafforzare il Fondo di sostegno finanziario della zona euro
e definire i contorni di un meccanismo permanente chiamato a
succedergli dopo il 2013. Gli agenti di cambio sono
pessimisti riguardo ai progressi attesi da questa riunione
sui problemi del debito nella zona euro. "Non c'e' alcun
senso coerente di responsabilita' nell'affrontare questo
problema e questo fara' male all'euro", ha detto Ron Leven di
Morgan Stanley. Il dollaro ha ottenuto dal suo canto un po'
di respiro dopo aver sofferto per il rincaro del petrolio
che "sarebbe negativo per l'economia statunitense", come ha
detto Ino Teppei, analista di Bank of Tokyo-Mitsubishi Ufj.
La sterlina britannica quota contro l'euro a 0,8593 (0,8607)
e contro il dollaro a 1,6168 (1,6157). Il franco svizzero e'
indicato nei confronti della moneta unica europea a 1,2998
(1,3002) e contro il dollaro a 0,9354 (0,9341).

Ciao Stefano,
Mi ripeto: è questa mancanza di RESPONSABILITA', è questa mancanza di COESIONE da parte dei governi europei, è questa possibilità paventata di una Europa a due velocità che DESTABILIZZA i prezzi molto più che il possibile aumento dei tassi di 0,5 - 0,75 o 1 punto.
Assisto basito ad una miope politica di mantenimento di posizioni che potrebbe veramente FARCI male :wall:.
Il Degeneramento della situazione Greca dimostra purtroppo che la voglia di risolvere la questione in modo efficace e comunitario NON C'E' ...questo a mio avviso è MOLTO preoccupante perchè una ristrutturazione o peggio di un paese europeo apre scenari ...lo dicono i Soloni finanziari ... assolutamente inediti e pericolosi.
 

IL MARATONETA

Forumer storico
ancora in rosso

Deciso ribasso, in avvio di contrattazioni:
il ciuchino scende a 79,08...:ciuchino:
Dovremmo iniziare a sentire il fondo....:-R
 

btp37

Forumer storico
:ciao: E un saluto particolare a btp37, che arriva di solito quando i nostri titoli lunghi si avvicinano al 5% NETTO! Non credo che chi ha fatto un po' di spesa oggi abbia sbagliato.
Ciao, ciao, Giuseppe

Ciao Giuseppe:V
S'avvicina un muro da 1 milione a 79 ...
A febbraio 2009 o giu' di li' abbiamo IL MIN ASSOLUTO del btp 77,01...:help:

:ciao:
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
Ciao Stefano,
Mi ripeto: è questa mancanza di RESPONSABILITA', è questa mancanza di COESIONE da parte dei governi europei, è questa possibilità paventata di una Europa a due velocità che DESTABILIZZA i prezzi molto più che il possibile aumento dei tassi di 0,5 - 0,75 o 1 punto.
Assisto basito ad una miope politica di mantenimento di posizioni che potrebbe veramente FARCI male :wall:.
Il Degeneramento della situazione Greca dimostra purtroppo che la voglia di risolvere la questione in modo efficace e comunitario NON C'E' ...questo a mio avviso è MOLTO preoccupante perchè una ristrutturazione o peggio di un paese europeo apre scenari ...lo dicono i Soloni finanziari ... assolutamente inediti e pericolosi.
Nathan,il sistema che in essere dice di fare queste speculazioni ;ci sono sempre state con fallimenti di stati pilotato e improbabili banche dove hanno solo spostato miliardi di dollari da una parte all'altra :sad:.credo a una speculazione che solo gli addetti ai lavori conoscono:eek:.ma l'investitore(noi tutti) piccolo deve leggere il messaggio in modo chiaro e non a titolo di sfida finanziaria perchè vincerebbe sempre il mercato:) ciao
 
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carpe diem

Banned
Buongiorno a tutti
ANDIAMO DI CORSA VERSO UNA NUOVA RECESSIONE?
SCENARIO/ Pelanda: ecco cosa fare per evitare una nuova recessione

Carlo Pelanda













Famiglie e operatori di mercato osservano con molta preoccupazione gli andamenti dell’inflazione e la tendenza al rialzo del costo del denaro. Hanno ragione, perché il problema non ha soluzioni normali. L’inflazione in atto da noi non è dovuta a un boom economico, dove i prezzi aumentano perché l’ottimismo diffuso porta la domanda dei beni a superare l’offerta e quindi all’incremento dei prezzi per normale dinamica di mercato - infatti l’Eurozona è ancora in ripresa lenta -, ma a una levitazione anomala (per picco di domanda in Asia) dei prezzi del petrolio e degli alimentari.

Questo tipo di inflazione non è contenibile in modi calibrabili nell’Eurozona, e in America, dagli strumenti ordinari di politica monetaria. Se va fuori controllo, la Bce ha il solo strumento di alzare il costo del denaro a livelli tali da mandare in recessione l’economia per ridurre il livello assoluto di domanda di carburanti e, in parte, del cibo. Con una complicazione. Petrolio e alimentari potranno continuare ad aumentare di prezzo anche se l’economia è in recessione in caso di blocchi alla loro produzione o comunque continuazione della forte domanda in Asia. Pertanto, abbiamo di fronte a noi due rischi di caso peggiore: ricaduta in recessione; stagnazionecombinata coninflazione energetica, cioè “stagflazione”.

La Bce comunica che riuscirà a evitarli con rialzi non recessivi del costo del denaro. Ma è difficile crederle, pur comprendendo che ha l’obbligo di produrre fiducia, perché tra il 2005 e il 2008 il rialzo dei tassi non fermò quello dei prezzi energetici e alimentari e arrivò a livelli tali da indurre una recessione, in America ed Europa, oltre a innescare la crisi di insolvenza dei mutui (inizio 2007) nella prima, poi diventata crisi finanziaria a sua volta esplosa (agosto 2008) in megarecessione.

Il punto: la politica monetaria non riesce a tenere sottocontrollol’inflazione energetica e quella alimentare. Chi o cosa lo potrebbe? Una parte del rialzo dei prezzi petroliferi è dovuto a speculazione e al cambio del dollaro, moneta in cui viene fissato il prezzo del petrolio. Combattere i fenomeni speculativi aiuterebbe a calmierare i prezzi? Solo in parte. Il problema è che veramente la domanda tende a eccedere l’offerta a causa dello sviluppo in Asia. Sarebbe più efficace il valore di cambio del dollaro. Quando scende, infatti, i produttori tendono ad aumentare i prezzi con rialzi più che proporzionali.

Si potrebbe, inoltre, aumentare l’offerta di petrolio, ma su questo c’è un limite e poco accordo tra i produttori. La Bce, anticipando l’aumento dei tassi in relazione alla Riserva federale, tende a far alzare molto l’euro sul dollaro amplificando così, con effetto controproducente, l’aumento dei prezzi del petrolio. L’unica soluzione, quindi è quella di combinare: (a) un accordo sui cambi; (b) una pressione geopolitica sui produttori; (c) e, pur di peso minore, freni tecnici alla speculazione


Al riguardo dell’inflazione alimentare, il cibo nel mondo è scarso non solo per le anomalie nella produzione avvenute nel 2010, ma perché aumenta la domanda in Asia. L’unica soluzione è quella di incrementare l’offerta, cosa che in Europa significa togliere i limiti alle produzioni per farla diventare granaio globale.

In conclusione, il lettore deve sapere che l’inflazione energetica ed alimentare si può contrastare solo con azioni (geo)politiche - sono inutili o suicide le azioni di politica monetaria - e chiedere che i governi, e non le Banche centrali, diano soluzioni. Prima di tutte quella di ridurre le tasse sui carburanti per tenerne costante il prezzo ed evitare il contagio inflazionistico
 
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Stato
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