macro-economia
Ciao a tutti...
visto il momento molto delicato ci tengo a dire che mi è molto utile poter leggere i misurati commenti di StefanoFabb, P_Dinamite, G.ln ed altri del forum che con la loro esperienza sanno gestire le situazioni difficili...
grazie sagitta,buona sera
Davide.
grazie Davide.buona sera
ciao a tutti, faccio una piccola riflessione, e chiaro che per i btp non ci sono i cicli superiori ai 30 anni e quindi fare dei riferimenti ai cicli superiore sembra una forzatura(poi man mano che la duretion si accorcia la sua volatilità diminuisce), ma se andiamo a guardare con attenzione il 37 e il 41i, da me preso in considerazione, mi viene da fare una riflessione, prima di tutto erroneamente pensavo che quando il mercato azionario ritracciava il mercato obbligazionario ne treva dei benefici per via del fatto che la liquidità si spostava dalla parte azionaria a quella obbligazionario,guardando con attenzione posso dire che questa affermazione è falsa.
Se prendiamo in esame il minimo di marzo 2009 con qualche leggera sfasatura anche i btp si sono mossi in sincronia,il minimo di maggio 2010 del mercato azionario ha prodotto dei minimi a giugno del mecato obbligazionario, il minomo di 30/11/2010 ha prodotto dei minimi anche per il mercato obbligazionario, e per concludere il minimo del due anni previsto per fine mese con estenzione fino al 10 luglio, ha prodotto i relativi minimi,
non ci resta che attendere tali date, sperando in una ripresa congiunta del mercato obbligazionario.
Prossima settimana sono impegnatissimo poi due belle settimane di ferie in puglia per ricaricare le pile, quindi sarò assente, saluto tutti e dal punto di vista obbligazionario non farò nessuna operazione, ciao a tutti
ricordo benissimo l'indice mib a Marzo 2009 Giovanni che prese un piega al ribasso e per varie settimane ci fu uno stillicidio azionario e obbligazionaro.si fermò a 13000 punti circa e anche UNICREDIT,capostipite arrivò a 0,74% circa,ma avevo/avevamo appena assaporato la causa Lehman Brothers e francamente non riuscii ad acquistarla,sarebbe stato un affare! il differenziale allora era (btp/bund a 200 circa); anche il BTP '37 che avevo in portafoglio a 90,11 era sceso ai minimi di sempre e alla sera andando a fare la passeggiata mi venivano idee misteriose con improvvisi gain improbabili, sogni alla notte che ero ricco, nonostante un loss del 13 %
ne sono uscito dopo 8 mesi a 90,6 .ero tutto investito sul 2037 e che qualcuno sul 3d mi disse che ero matto;
risposi pacatamente che il mio debole era il btp trentennale. ora siamo in una situazione simile ad allora con cds Italia (allora a 200 circa, ora a 180) ma con tassi molto più bassi.allora si stavano abbassando ed erano al 4% e stavamo venendo dal 4,5% nonostante per un mese il Dott. Trichet avesse detto di portarli a 4,75%.
ora partiamo dal 1,5 % di quest'altro mese(probabile) e ci sarà molta strada da fare ancora. l'indice EURIBOR scattava(2009) al 5% circa nonostante la curva swap 2/10 anni si fosse invertita e i titoli CMS col differenziale non rendevano nulla ,anzi le cedole erano sotto(dovevano pagare noi la banca).ora stanno alzando la soglia psicologica per turbare l'opinione delle persone con default improbabili di banche e agenzie di rating scatenate alla notizia mediatica
! i tassi EONIA che metto ogni tanto siano la spia di come e quanto si prestano il denaro le 50 banche più importanti d'europa e vedo che la situazione è ampiamente sotto controllo con tassi a 0,858% con rifinanziamento a un mese . Tassi - Eonia
24/05/11 1,138
ora l’interscambio
commerciale ha sostenuto
l’incremento del Pil
per oltre 3 punti percentuali
in Germania, mentre ha
frenato per circa 1 punto
percentuale in Italia».
Il confronto con la precedente
crisi mostra come la
lira abbia giovato all’Italia
rispetto all’euro: «La ripresa
dell’economia italiana dopo
la recessione del 1992-93 fu decisamente
più dinamica, con un incremento
del Pil pari al 5,1 per cento nel complesso
dei sei trimestri successivi al minimo
ciclico». Il motivo? «È quasi interamente
attribuibile al maggiore contributo
fornito allora dalla domanda estera
netta (positivo per 1,8 punti percentuali)
in connessione con il deprezzamento del
cambio».
Berlino oggi ha superato anche Parigi nel tornare
più velocemente su un sentiero di
crescita. forse è giunto il momento di riuscire a sforzarci come sta facendo la produzione industriale cinese che si trasformerà da Paese
a basso costo del lavoro a centro tecnologico
in grado di competere con Corea,
Giappone e Germania, puntando in particolare
su telecomunicazioni, energia
rinnovabile e macchinari industriali.
Un elemento importante è l’elevato tasso
di risparmio, con una percentuale di
risparmi sul prodotto nazionale lordo
del 54%, per l’assenza di una rete di sussidi
sociali. La discussione su un possibile
surriscaldamento
del mercato
immobiliare
cinese va
rivista. La percentuale
elevata
di immobili
residenziali acquistati
attraverso
l’autofinanziamento
(circa un terzo)
o con un
piccolo finanziamento
(un terzo di tutti gli acquirenti
finanzia il 50% del prezzo di acquisto attraverso
il credito) non conferma la teoria
di una bolla del mattone. Inoltre il
boom del settore immobiliare riguarda
Shanghai e Pechino, che rappresentano
il 9% dei cinesi. buone ferie.
grazie sempre per i grafici che ci dai e al lavoro che fai per te e noi