Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011)

Stato
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Le Borse continuano il rimbalzo e il future guadagna già moltissimo, inostre il FBUND non crolla ma scende, quindi perfetto, recuperiamo meno spread alla volta ma aumentiamo forte con le quotazioni.
 
spread si riduce; sotto i 300!

:ciao: Buona giornata agli amici dei titoli della nostra Patria. Apro adesso e trovo lo spread decennale a 292.
Bene, non credo sia il rimbalzo del gatto morto :rolleyes:.
Come scrive Stefano, i soldi cominciano a girare!!
Non sono ancora potuto entrare, perchè non ho ancora visto sul c/c le cedole del 19 e 20 luglio greche! Attendo con pazienza qualche giorno, poi chiederò alla banca!
Ciao, ciao, Giuseppe
 
Harvinder Sian, strategist sui tassi europei per Royal Bank of Scotland lancia l'allarme: "i tassi a 10 anni di Btp e Bonos non devono superare il 7%". La soglia è stata individuata da un'analisi dell'andamento dei titoli a 10 anni di Grecia, Irlanda e Portogallo negli ultimi tre anni. I tre paesi in questione hanno dovuto ricorrere agli aiuti finanziari internazionali. Un sostegno finanziario a Italia e Spagna sarebbe però improponibile per Sian: al di là delle consistenza sarebbe anche il numero di paesi in difficoltà nell'area euro a pesare. Il pensiero non è formulato in maniera esplicita, ma la conclusione sì: a quel punto la sopravvivenza stessa dell'euro sarebbe in serio pericolo.

Ma entriamo nel dettaglio del rapporto dello strategist di Rbs per cercare di capire quali fondamenti hanno le sue considerazioni. Gli operatori devono focalizzarsi più che su un livello su un area. Come detto Sian ha analizzato l'andamento dei tassi a 10 anni di tutti i paesi periferici. L'operatore ha monitorato la fascia di oscillazione fra il 6 e il 7%. La Grecia è entrata nella zona grigia a inizio 2010, non c'è mai uscita fino alla tarda primavera del 2010 (quattro mesi di congestione). Il breakout ha fatto poi esplodere il rendimento a 10 anni. Attualmente il tasso del paese ellenico è pari al 17,12%. Il copione si ripeta per l'Irlanda, la dinamica è solo traslata nel tempo di 6 mesi. Il tasso a 10 anni dell'Irlanda supera il 6% a settembre 2010 e si porta cosi nell'area di osservazione. Il rendimento oscilla in questa fascia fino a ottobre (un mese) poi il breakout con un allungo fino al 12%. Per il Portogallo le cose sono state leggermente più articolate. Il periodo di incubazione del tasso all'interno della zona "rossa" è stato più lungo, 6 mesi, fra settembre 2010 e marzo 2011. Il tasso a 10 anni sui titoli portoghesi però da un falso segnale agli inizi di novembre, portandosi millimetricamente e per un periodo limitato sotto il 6%, lo recupera superandolo però nello stesso mese. Il rendimento del Bonos Portoghese però a febbraio è fuori dalla "zona rossa" e non si è ancora fermato.

Riprendendo l'analisi su Spagna e Italia, i titoli spagnoli sono entrati già nella soglia di criticità con il rendimento del tasso a 10 anni che ha raggiunto il 6,35%, l'Italia è in prossimità della "zona rossa" con il 5,95%.
Cambiando anche la fonte degli studi le conclusioni non sono molto diverse. Sergio Capaldi, economista di Intesa San Paolo, ritiene che un tasso a 10 anni per l'Italia sopra il 6,50% comprometterebbe gli attuali equilibri di cassa.
Tornando invece a Sian, l'operatore finanziario ritiene che l'acuirsi dei problemi sia evitabile. La politica però deve offrire soluzioni lineari e pulite, a partire dal vertice di giovedi dei paesi dell'Unione monetaria. Lo strategist sui tassi cita, per fare un esempio, il piano di risanamento della Grecia. Il quadro finanziario per il paese ellenico è completamente deteriorato, eppure, sono in discussione ancora proposte francesi diverse da quelle tedesche, senza tener conto delle divisioni tra i diversi partiti politici all'interno della coalizione di governo in Germania. (riproduzione riservata)
 
:ciao: Buona giornata agli amici dei titoli della nostra Patria. Apro adesso e trovo lo spread decennale a 292.
Bene, non credo sia il rimbalzo del gatto morto :rolleyes:.
Come scrive Stefano, i soldi cominciano a girare!!
Non sono ancora potuto entrare, perchè non ho ancora visto sul c/c le cedole del 19 e 20 luglio greche! Attendo con pazienza qualche giorno, poi chiederò alla banca!
Ciao, ciao, Giuseppe
eh.il profumo dei soldi è unico e l'adrenalina che scaturisce in noi li fa girare:up:.chissà se la Merkel e Trichet si mettono d'accordo..intanto godiamoci questo buon momento.buon giorno
 
:ciao: Buona giornata agli amici dei titoli della nostra Patria. Apro adesso e trovo lo spread decennale a 292.
Bene, non credo sia il rimbalzo del gatto morto :rolleyes:.
Come scrive Stefano, i soldi cominciano a girare!!
Non sono ancora potuto entrare, perchè non ho ancora visto sul c/c le cedole del 19 e 20 luglio greche! Attendo con pazienza qualche giorno, poi chiederò alla banca!
Ciao, ciao, Giuseppe
Ciao Giuseppe e buona settimana a tutti !
Sono entrato sul btp ag2014 a 98,41 ... ti sembra un buon pmc ?
 
Il problema dell'europa ora come ora si chiama Germania. E , ribadisco, che continuo a pensare che la Germania abbia un suo tornaconto da questa situazione....

Grecia: l'opposizione tedesca agli aiuti degli Stati


L'uscita di Alex Weber dalla Bce e la rinuncia a una candidatura tedesca al vertice sono stati il segnale di una frattura profonda. La Germania sta ai Trattati, che fanno divieto alla Ue di accollarsi i debiti sovrani degli Stati in difficoltà. Dall'altra parte il resto dell'Europa, che chiede uno sforzo di solidarietà politica, per aiutare prima la Grecia poi l'Irlanda e infine il Portogallo.

L'idea di emettere eurobond, riproposta dal ministro Giulio Tremonti, è considerata parimenti inammissibile. La creazione di meccanismi di salvataggio sponsorizzati dall'Unione rappresenta un mero ripiego, una soluzione a termine in vista dell'emissione, a partire da luglio 2013, di titoli di Stato che incorporino l'ipotesi del default e di un concordato che non richiede più l'assenso unanime dei creditori.

Da una parte c'è una posizione politica, ribadita di continuo dalla cancelliera Angela Merkel, secondo cui è inaccettabile che siano gli Stati ad accollarsi per intero il salvataggio della Grecia. Dall'altra la Bce, che non vuol sentire parlare di un default, neppure selettivo: il piano del presidente francese Nicolas Sarkozy, predisposto per individuare una soluzione concordata con le maggiori banche creditrici, ha avuto vita breve.

Le agenzie di rating Usa hanno ribadito che qualsiasi soluzione al di fuori del mercato rappresenterebbe un credit event, con le conseguenze del caso.
 
Il problema dell'europa ora come ora si chiama Germania. E , ribadisco, che continuo a pensare che la Germania abbia un suo tornaconto da questa situazione....

Grecia: l'opposizione tedesca agli aiuti degli Stati


L'uscita di Alex Weber dalla Bce e la rinuncia a una candidatura tedesca al vertice sono stati il segnale di una frattura profonda. La Germania sta ai Trattati, che fanno divieto alla Ue di accollarsi i debiti sovrani degli Stati in difficoltà. Dall'altra parte il resto dell'Europa, che chiede uno sforzo di solidarietà politica, per aiutare prima la Grecia poi l'Irlanda e infine il Portogallo.

L'idea di emettere eurobond, riproposta dal ministro Giulio Tremonti, è considerata parimenti inammissibile. La creazione di meccanismi di salvataggio sponsorizzati dall'Unione rappresenta un mero ripiego, una soluzione a termine in vista dell'emissione, a partire da luglio 2013, di titoli di Stato che incorporino l'ipotesi del default e di un concordato che non richiede più l'assenso unanime dei creditori.

Da una parte c'è una posizione politica, ribadita di continuo dalla cancelliera Angela Merkel, secondo cui è inaccettabile che siano gli Stati ad accollarsi per intero il salvataggio della Grecia. Dall'altra la Bce, che non vuol sentire parlare di un default, neppure selettivo: il piano del presidente francese Nicolas Sarkozy, predisposto per individuare una soluzione concordata con le maggiori banche creditrici, ha avuto vita breve.

Le agenzie di rating Usa hanno ribadito che qualsiasi soluzione al di fuori del mercato rappresenterebbe un credit event, con le conseguenze del caso.
Certo il tornaconto si chiama ESPORTAZIONI e BUND. L'incertezza giova ad entrambe...
 
Ordinativi +4,1% mensile, +13,6% tendenziale
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 20 lug - A maggio il
fatturato dell'industria diminuisce, al netto della
stagionalita', dell'1,7% rispetto ad aprile, con un -2,9% sul
mercato interno e +0,9% sull'estero. Negli ultimi tre mesi,
comunica l'Istat, l'indice e' cresciuto del 3,8% rispetto ai
tre mesi precedenti. Corretto per gli effetti del
calendario, il fatturato a maggio cresce in termini
tendenziali del 10,8%. Per gli ordinativi totali si registra
un +4,1% congiunturale, per effetto di un -0,8% degli
ordinativi interni e di un +12,2% di quelli esteri; pari al
6,1% l'aumento negli ultimi tre mesi. Rispetto a maggio
2010, gli ordinativi grezzi segnano una crescita del 13,6%.
 
Fmi e Usa premono
sulla Germania "Subito un accordo"

....C'è qualcuno di voi che si offre per concedere alla Merkel qualche attimo di gioia sessuale???
 
Stato
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