Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011) (8 lettori)

Stato
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MaXoRsO

Nuovo forumer
Forza ragazzi...
sembra che i nostri BTP stanno reagendo bene allo scossone di ieri (WS e Asia) e nonostante spread ancora limato al rialzo...
vediamo gli effetti del discorso del B. sulla ns. economia.... anche se già si conoscono gli estremi... (aria fritta poi tutti al mare :titanic:... bella roba)

Una domanda mi sorge spontanea (come anche a qualcun altro...)
come mai la ns situazione economica si è fatta influenzare dalla ns politica (debole, carente, ecc) ed invece in belgio che non hanno un governo da 2 anni e sull'orlo di una vera secessione non succede niente...:mmmm:
forse perchè hanno le miniere di carbone ... :-?
Ciao a tutti

Secondo me sono due situazioni profondamente diverse.

Il Belgio ha dimostrato in passato di essere in grado di ridurre il proprio debito pubblico (era arrivato a toccare 133%), la loro è una crisi prettamente politica.

Da noi il debito è sempre e solo aumentato e le varie "soluzioni" proposte finora si sono concretizzate unicamente in aumenti della tassazione; a questo si aggiunge la ns. situazione politica dove in un momento di crisi come questo lor signori vanno in ferie.

(Le camere, quindi dx sx centro, tutti insieme appassionatamente a sbattersene i c_gl__ni)
 

Baro

Umile contadino
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Politica
03/08/2011 - IL RETROSCENA
Il Cavaliere lima il discorso
e pensa al dopo Tremonti:
meglio Grilli di Bini Smaghi



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Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi








I consigli del numero uno
di Bankitalia su cosa non dire

UGO MAGRI


ROMA
Per parlare di crisi, le tre sono un brutto orario poiché le Borse chiudono alle cinque e mezzo. Quando Berlusconi inizierà il discorso, i più interessati non saranno i nostri onorevoli (molti dei quali già in viaggio per le vacanze) ma gli squali della finanza, quelli che fanno soldi speculando sui titoli. Temibile il cortocircuito: Berlusconi che apre bocca, e subito i mercati reagiscono. Verrà promosso, o bocciato, in tempo reale. Qualcuno dell’entourage se la prende con Fini, «l’ha fatto apposta» dicono, «poteva fissare l’intervento alle sei e invece ha voluto tendere il trappolone». Altri si domandano con un filino di angoscia se valeva la pena di correre il rischio, e di farlo correre all’Italia. Se Silvio taceva, forse, era meglio... Ringhia però Cicchitto, capogruppo del Pdl: «Se Berlusconi non parla di crisi, tutti lo accusate di non aver niente da dire. Se invece si pronuncia, allora dite che si espone troppo. Dovete far pace con il cervello...».

Indubbiamente il premier crea delle aspettative. Gli operatori finanziari scommettono su un annuncio di quelli forti. Sarebbero viceversa delusi da un discorso piatto tipo quello che hanno confezionato a Berlusconi i ghost-writer. Di chi sia la mano, non è dato sapere, qualcuno chiama in causa Brunetta (Tremonti non è stato coinvolto). Omaggi a profusione nei confronti del Quirinale; appelli alle parti sociali; aperture all’opposizione; proposte di patti per la crescita; rivendicazioni orgogliose delle cose fatte; garanzie che i fondamentali economici dell’Italia sono a posto; affermazioni perentorie tipo: «In questo momento aprire una crisi di governo sarebbe un regalo agli speculatori e un danno per l’Italia». Quando la bozza è stata letta a Palazzo Grazioli, nel solito summit a cena coi fedelissimi cui stavolta s’è unito Maroni per far vedere quanto ci tiene la Lega, molti dei presenti non trattenevano lo sbadiglio. Bonaiuti (il portavoce) è stato messo all’opera per migliorare il prodotto, ma non c’entra niente la lingua di Dante, né è questione di taglia-e-cuci. Nel brogliaccio recapitato al premier, difetta il coraggio: quello deve mettercelo Berlusconi. Nessuno può sostituirsi a lui. In fondo bastano poche righe, però di quelle che lascino il segno e sappiano davvero rasserenare i mercati.

Corre voce che pure i tecnici del Tesoro abbiano lavorato stanotte, casomai il premier stamane decida di integrare in extremis la manovra correttiva, appena varata ma già insufficiente. Più facile invece che Berlusconi cerchi qualche «tesoretto» nascosto da Tremonti, un fondo cui attingere per alimentare la crescita e non presentarsi domani a mani vuote nell’incontro con le parti sociali. Glielo consiglia Napolitano, il quale s’è visto due volte in tre giorni con Draghi, particolarmente attivo in questa fase. Pure Berlusconi colloquia con il futuro governatore della Bce. L’ultima volta ha alzato il telefono domenica pomeriggio, sebbene gli echi si siano uditi soltanto ieri nel giro del Cavaliere, dove circolano interessanti versioni. Raccontano che Draghi abbia proposto a Silvio una sorta di «black list», l’elenco delle cose da NON dire nel discorso di oggi. Per esempio, gli avrebbe sconsigliato di esagerare con l’ottimismo, anzi di prendere atto che la situazione è grave.

Se si dà retta ai frequentatori del premier (appena rientrato a Roma Berlusconi ha visto questo mondo e quell’altro), il colloquio con Draghi ha preso una piega delicata assai. Si sarebbe ragionato sul da farsi, casomai Tremonti dovesse gettare la spugna per effetto dell’inchiesta su Milanese. E in fondo in fondo, nel bel mezzo di una tempesta speculativa, con il ministro dell’Economia indebolito al punto che lo attacca il «Financial Times», non c’è da stupirsi se davvero (come giurano i «berluscones») i due abbiano ragionato sul possibile successore a Via XX Settembre. Non Bini Smaghi, che avrebbe certamente tutti i titoli e la competenza, ma per troppo tempo è stato lontano dall’Italia, avrebbe bisogno di tempo per entrare nella parte. Bensì Grilli che, da direttore generale del Tesoro, potrebbe subentrare da un giorno all’altro. Cosicché, a quel punto, per la Banca d’Italia resterebbe in pista un candidato solo, vale a dire Saccomanni. La soluzione che Tremonti ha sempre osteggiato.





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g.ln

Triplo Panico: comprare
Cippone sul 21i a 82 ieri

Giuseppe fatto in mattinata come insegni ... :bow:
tralasciato il '37 anche se la tentazione era tanta...
sparato un cippone sul '21i a 82.00
questi non si toccano ... come pure il '37
(zio dice che si perde quando si vende :))
finita tutta la birra... all in
teniamo duro e rispolverando un motto di un periodo
poco simpatico (ma quantomai adatto a questo frangente):
BOIA CHI MOLLA :stop:

:ciao: Oggi va un po' meglio, il 37 ha tenuto quota 70 :). E il cippone di ieri di Ditomito viaggia sempre intorno a una figura di gain.
Spread in leggero calo (368). Vediamo più tardi.
L'importante è che nessuno sia uscito in panico ai minimi di ieri, anzi qualcuno è entrato :).
Buona mattinata, Giuseppe
 

azetaelle

investitore(s)qualificato
Forza ragazzi...
sembra che i nostri BTP stanno reagendo bene allo scossone di ieri (WS e Asia) e nonostante spread ancora limato al rialzo...
vediamo gli effetti del discorso del B. sulla ns. economia.... anche se già si conoscono gli estremi... (aria fritta poi tutti al mare :titanic:... bella roba)

Una domanda mi sorge spontanea (come anche a qualcun altro...)
come mai la ns situazione economica si è fatta influenzare dalla ns politica (debole, carente, ecc) ed invece in belgio che non hanno un governo da 2 anni e sull'orlo di una vera secessione non succede niente...:mmmm:
forse perchè hanno le miniere di carbone ... :-?
Ciao a tutti
perché come cantava Elio, questa è la terra dei cachi.... e l'imperativo della nostra pubblica amministrazione, sia che comandi la destra, la sinistra, il centro o chi altro, è RUBARE!
il Belgio non sarà il bengodi però almeno da questo punto di vista sono messi un po' meglio...
 

ditomito

So di non sapere
:ciao: Oggi va un po' meglio, il 37 ha tenuto quota 70 :). E il cippone di ieri di Ditomito viaggia sempre intorno a una figura di gain.
Spread in leggero calo (368). Vediamo più tardi.
L'importante è che nessuno sia uscito in panico ai minimi di ieri, anzi qualcuno è entrato :).
Buona mattinata, Giuseppe

A questo punto conio questo motto:

Tenere, Entrare, Non Svendere

che tradotto in acronimo = TENS

e cioè per questa patologia che ci affligge necessitiamo di una terapia analgesico - antalgica :lol::D:lol:
 

belindo

Guest
Crisi, intervento berlusconi alla camera slitta alle 17, a borse chiuse - fonte montecitorio
-


Scelta interssante, mi viene in mente che sia dovuta a un discorso "pesante" su cui sia meglio ragionarci la notte.
Speriamo perchè per me oggi ci giochiamo tantissimi soldi, ci vuole un oratore che sappia trascinare e la storia ci ha dato questo, speriamo che si ripigli un pò dagli ultimi anni nebbiosi e sonnolenti, per poi farsi da parte.
Io resto ottimista per il breve periodo anche rassicurato dai continui colloqui di Draghi con Napolitano e B.
 

Baro

Umile contadino
Fonte : Sole24ore




È un paradosso: le fibrillazioni dei mercati e l'allargamento dello spread fra i rendimenti dei titoli italiani e tedeschi tradiscono le preoccupazioni sulle finanze italiane. Se si guarda alle temperie politiche e ai conti, si ritrovano debolezze di Governo e fatiche di crescita, ma non problemi nella finanza pubblica. Anzi, questa, relativamente a quel che succede altrove, si conferma uno dei punti forti dei nostri conti.

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I dati ultimi del fabbisogno sono confortanti e indicano che stiamo avanti nella tabella di marcia che dovrebbe portare il disavanzo della Pa dal 4,6% (del Pil) nel 2010 al 3,9% nel 2011. Sta migliorando anche il saldo primario (esclusi gli interessi), che si conferma in surplus (rara avis nei conti degli altri Paesi). Keynes ammoniva così un investitore che, convinto dell'irrazionalità di un mercato, decidesse di scommettergli contro: «Il mercato può rimanere irrazionale più a lungo di quanto tu possa rimanere solvente». Sia consentito parafrasare: «L'Italia può rimanere solvente più a lungo di quanto il mercato possa rimanere irrazionale». (F.G.)
 
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Stato
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