"MF - MILANO FINANZA" mercoledì 3 agosto 2011
SOTTO ATTACCO/2 IN UN SUMMIT SEGRETO HA LANCIATO L`ALLARME SULL`ATTACCO ALL`ITALIA • • • Draghi aveva avvisato i banchieri Il numero uno di Bankitalia, che ieri ha visto Napolitano,15 giorni fa ha messo in guardia gli istituti di credito italiani dalla speculazione in arrivo. Dubbi sulle mosse recenti di Berlino che stanno affossando i Btp DI ROBERTO SOMMELLA nche in Banca d`Italia comincia a farsi strada 4 il dubbio che dietro la politica portata avanti dalla Germania possa esserci in fondo la malcelata volontà di avvantaggiare le imprese tedesche a danno di quelle italiane.
E molti banchieri sono ormai persuasi che Berlino sta fronteggiando in tutti i modi le aziende italiane che ancora danno battaglia nel mondo globale dell`export. E quale sarebbe l`arma in più tedesca? Semplice, far scendere il corso dei Btp a favore dei Bund, dando fuoco alla miccia della speculazione. La conferma alle notizie pubblicate ieri da MF-Milano Finanza a proposito del golpe che alcuni tra i più grandi hedge fund stanno preparando a danno del Belpaese, arriva dagli echi di un discorso top secret del governatore della Banca d`Italia, Mario Draghi.
I timori di Draghi. Per nulla trascinato dal caos emotivo di questi giorni di panico in borsa, il futuro presidente della Bce, ha rivelato le sue paure ad un pubblico scelto di una ventina di banchieri, giusto due settimane fa, quando ancora l`attacco all`Italia non era esploso in tutta la sua virulenza. E ha previsto quanto sta accadendo in queste ore. MF-Milano Finanza ha parlato con uno dei partecipanti al summit riservatissimo, al quale erano presenti tra gli altri personaggi del calibro di Corrado Passera (ceo di Intesa) e Flavio Valeri (numero uno di Deutsche Bank in Italia) e può raccontare il filo del discorso del numero uno di Via Nazionale, che da qualche giorno è diventato il fidato collaboratore del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, il quale lo ha incontrato anche ieri per la seconda volta in cinque giorni. La riunione tra Draghi e i banchieri si è tenuta in una importante sede privata di un club economico di Milano e ha visto intorno al tavolo molte istituzioni creditizie. In quella sede, sempre secondo il racconto di uno dei partecipanti, il governato- re avrebbe illustrato i modi in cui l`attacco speculativo si sarebbe poi palesato a breve, frantumando la solidità dei Btp italiani. E con poche parole ha suscitato un dibattito tra i banchieri che lo ascoltavano:
la politica del governo di Berlino rischia di spingere fuori dal recinto comunitario paesi come l`Italia. E in un modo molto sottile. Facendo concorrenza ai titoli di Stato italiani e soffiando sul fuoco del divario tra i rendimenti dei Btp e quelli dei Bund.
Non è un caso che Deutsche Bank (sulle cui operazioni in Italia la Consob ha peraltro acceso un faro) abbia cominciato a liberarsi di titoli italiani facendo cadere le quotazioni e lievitare i rendimenti.
Con la diretta conseguenza di far spostare investitori verso il paese dei laender. Il motivo? Anche Berlino, come Roma, ha ancora grandi quantitativi di titoli di stato da collocare e non vuole competitori di stazza gigante come il paese con il terzo debito pubblico del mondo. Mors tua, vita mea.
Una scelta drammatica, che, se confermata nei giorni seguenti e nei fatti, a gioco lungo può infiammare l`euro e tutta l`Unione. Prova ne è, racconta ancora la fonte che ha partecipato al summit con il governatore, che addirittura si stanno spostando grossi capitali verso la Germania attraverso operazioni di brokeraggio sulle assicurazioni delle petroliere, che cambiano porto di partenza, in virtù del minor costo della polizza, da Genova ad Amburgo.
Sarà un caso, ma questa politica di Berlino, a cui si sommano anche i provvedimenti unilaterali sul divieto delle vendite allo scoperto, ha raggiunto proprio ieri l`obiettivo che da vent`anni si prefissavano in Germania: collocare i bund ad un tasso inferiore all`inflazione. Un successo, per un paese che non si è mai liberato dalla sindrome di Weimar, che può essere considerato importante quanto la riunificazione dell`Est con l`Ovest.
Ticket Draghi-Napolitano. Ma se l`Italia in questo momento ha come unico modo di fermare la speculazione l`anticipo della manovra da 48 miliardi con- giuntamente con la richiesta a Bruxelles di intervenire sulle vendite allo scoperto, Draghi in queste ore ha il delicato compito di informare minuto per minuto il Presidente della Repubblica sull`evolversi della situazione. E ieri nel colloquio, a quanto si è potuto capire, si sono affrontati i temi del momento. Che sono il costante monitoraggio dei mercati, dove lo spread Btp-Bund ha appunto superato quota 370, la verifica di tutti i movimenti sospetti compiuti dalle grandi locuste della finanza internazionale (pare tra l`altro che da tempo si sia alzata la guardia a Palazzo Koch nei confronti degli hedge fund), il sondaggio della situazione interna, nel giorno in cui il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si appresta a parlare alle Camere annunciando il suo piano d`azione antispeculazione in cui, secondo l`agenzia MF-Dow Jones, potrebbe trovare posto anche una mini-patrimoniale. C`è da fermare le «belve inferocite» dei mercati, questi i ragionamenti che si fanno in queste ore tra il Quirinale e Via Nazionale, perchè ora sembra che la Spagna stia meglio dell`Italia ma è solo un`illusione ottica perchè a Roma si è di fatto avuto un approccio più pragmatico di Madrid senza salti nel buio e elezioni anticipate. Ma tutto questo non basta. Napolitano si aspetta gesti conseguenti della maggioranza e dell`opposizione.
«Nell`attuale momento la parola è alle forze politiche, di governo e di opposizione, chiamate a confrontarsi con le parti sociali sulle scelte da compiere per stimolare decisamente l`indispensabile crescita dell`economia e dell`occupazione, a integrazione delle decisioni sui conti pubblici volte a conseguire il pareggio di bilancio nel 2014. Seguirò dunque attentamente gli esiti di tale confronto», ha detto ieri il Capo dello Stato, «partendo dalla preoccupazione che non ho mancato di esprimere per gli andamenti dei mercati finanziari e dell`economia, nei loro termini generali e nei loro specifici aspetti italiani». Il tempo per tergiversare è davvero scaduto'.
Bene! Carissima Merkel ...mi ricorderò di voi OGNI VOLTA che dovrò acquistare qualcosa per me o per la mia famiglia ...il Made in German a casa mia NON ENTRA PIU'