stefanofabb
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 12 ago - Una settimana
storica, che ha visto i mercati piombare preda della
volatilita' con crolli di entita' eccezionale cui sono spesso
seguiti recuperi di analoga entita'. L'ottava che si e' appena
conclusa e' di quelle che lascia il segno e che modifica il
corso degli eventi. Mai dalla Bce era giunto un invito tanto
perentorio, come quello rivolto a Italia e Spagna, ad
anticipare la manovra di rientro del debito. Mai la Bce
aveva rotto con tanta decisione gli indugi intervenendo sul
mercato secondario del debito ben consapevole che era in
gioco la solidita' stessa dell'architettura europea. Il
finale di settimana e' stato poi all'altezza degli eventi dei
giorni precedenti. Dopo lo choc provocato sull'intero
comparto bancario europeo dalle voci, poi dimostratesi senza
fondamento, su Societe' Generale, la decisione di mettere al
bando per 15 giorni tutte le vendite allo scoperto sui
titoli finanziari ha nuovamente ribaltato la situazione
concedendo qualche ora di respiro. Resta ora da vedere se
questa ritrovata serenita' riuscira' a durare o se sara'
spazzata via da nuove tensioni gia' la prossima settimana. Un
momento cruciale, secondo numerosi osservatori, sara'
costituito dall'incontro di martedi' fra il presidente
francese Nikolas Sarkozy e il cancelliere Angela Merkel.
Dopo tanta cacofonia, i mercati aspettano di sentire
dichiarazioni congiunte che rivelino un'autentica identita'
di vedute e che lascino ben sperare in vista del processo
per l'attivazione del fondo salva-stati a settembre.
Rimarranno inoltre sotto stretta osservazione le banche
sperando che i rovesci delle ultime sedute abbiano gia'
portato alla luce tutti gli elementi di dubbio. Sul fronte
macroeconomico, sara' l'inflazione, l'altro grande nemico del
momento in chiave prospettiva, a catturare la luce dei
riflettori. Il calendario americano prevede per lunedi' i
dati sui flussi di capitale a lungo termine per il mese di
giugno e il dato di agosto sulle attivita' economiche nel
distretto di New York (indice Empire). Martedi' invece sono
previsti i nuovi cantieri di luglio e soprattutto la
produzione industriale sempre relativa al mese scorso.
Mercoledi' appuntamento tradizionale con le richieste di
mutui e soprattutto con i prezzi alla produzione in luglio
mentre giovedi' seguiranno le analoghe statistiche sui prezzi
al consumo oltre che al consueto dato sulle richieste
iniziali di sussidi di disoccupazione. Non sono invece
previsti appuntamenti di rilievo per venerdi'. Sul fronte
europeo, dopo la sosta di lunedi', da segnalare per martedi'
il dato sulla crescita del pil europeo nel secondo trimestre
mentre mercoledi' sara' il turno della fiducia dei consumatori
sempre nell'Europa a 17 e relativa a luglio. Giovedi' invece
appuntamento con le vendite al dettaglio in Inghilterra in
luglio e venerdi' con i prezzi alla produzione in Germania
sempre relativi allo stesso mese.
storica, che ha visto i mercati piombare preda della
volatilita' con crolli di entita' eccezionale cui sono spesso
seguiti recuperi di analoga entita'. L'ottava che si e' appena
conclusa e' di quelle che lascia il segno e che modifica il
corso degli eventi. Mai dalla Bce era giunto un invito tanto
perentorio, come quello rivolto a Italia e Spagna, ad
anticipare la manovra di rientro del debito. Mai la Bce
aveva rotto con tanta decisione gli indugi intervenendo sul
mercato secondario del debito ben consapevole che era in
gioco la solidita' stessa dell'architettura europea. Il
finale di settimana e' stato poi all'altezza degli eventi dei
giorni precedenti. Dopo lo choc provocato sull'intero
comparto bancario europeo dalle voci, poi dimostratesi senza
fondamento, su Societe' Generale, la decisione di mettere al
bando per 15 giorni tutte le vendite allo scoperto sui
titoli finanziari ha nuovamente ribaltato la situazione
concedendo qualche ora di respiro. Resta ora da vedere se
questa ritrovata serenita' riuscira' a durare o se sara'
spazzata via da nuove tensioni gia' la prossima settimana. Un
momento cruciale, secondo numerosi osservatori, sara'
costituito dall'incontro di martedi' fra il presidente
francese Nikolas Sarkozy e il cancelliere Angela Merkel.
Dopo tanta cacofonia, i mercati aspettano di sentire
dichiarazioni congiunte che rivelino un'autentica identita'
di vedute e che lascino ben sperare in vista del processo
per l'attivazione del fondo salva-stati a settembre.
Rimarranno inoltre sotto stretta osservazione le banche
sperando che i rovesci delle ultime sedute abbiano gia'
portato alla luce tutti gli elementi di dubbio. Sul fronte
macroeconomico, sara' l'inflazione, l'altro grande nemico del
momento in chiave prospettiva, a catturare la luce dei
riflettori. Il calendario americano prevede per lunedi' i
dati sui flussi di capitale a lungo termine per il mese di
giugno e il dato di agosto sulle attivita' economiche nel
distretto di New York (indice Empire). Martedi' invece sono
previsti i nuovi cantieri di luglio e soprattutto la
produzione industriale sempre relativa al mese scorso.
Mercoledi' appuntamento tradizionale con le richieste di
mutui e soprattutto con i prezzi alla produzione in luglio
mentre giovedi' seguiranno le analoghe statistiche sui prezzi
al consumo oltre che al consueto dato sulle richieste
iniziali di sussidi di disoccupazione. Non sono invece
previsti appuntamenti di rilievo per venerdi'. Sul fronte
europeo, dopo la sosta di lunedi', da segnalare per martedi'
il dato sulla crescita del pil europeo nel secondo trimestre
mentre mercoledi' sara' il turno della fiducia dei consumatori
sempre nell'Europa a 17 e relativa a luglio. Giovedi' invece
appuntamento con le vendite al dettaglio in Inghilterra in
luglio e venerdi' con i prezzi alla produzione in Germania
sempre relativi allo stesso mese.