ciao tommy !!
poi c'era una cosa...che viene valutata l'inflazione europea, con quell'indice del azz, e non quella italiana....ma qua siamo in Italia e io ho da vivere in Italia. Che me frega a me dell'inflazione europea?
poi quella europea è minore di quella italiana, per definizione.....
tu cosa ne pensi dei btpi, dimmi il tuo parere.
ciao !!!
una cosa: il btpi 35 su borsaitaliana non ha nemmeno il prospetto pdf (solo due paginette in cui dice che esiste).
circa tds rispetto a obbligazioni bancarie sono d'accordissimo con te. Su questo non ci piove. potrei portarti testimonianze e testimonianze.
ciao.
fammi sapere sui btpi.
Sui BTPi hai ragione quando affermi che il titolo è estremamente complesso e potrebbe generare malumore anzichè soddisfazione. Su I.O c'è un'interessante discussione. Prova a dargli un'occhiata.
Anch'io, generalmente, quando acquisto un titolo lo voglio semplice e lineare. Solitamente sfuggo le formule "impegnative" dietro le quali ci potrebbe essere la fregatura (o la non convenienza). Un titolo - si dice - bisogna capirlo in 5 minuti.
Però penso che in un buon portafoglio di un cassettista - previdente - un BTPi (preferisco il 2023) non debba mancare. Una buona modulazione tra fisso e variabile ci dovrebbe essere. Ora gli indicizzati sono però un pò "carucci". Comunque, sempre meglio quelli lunghi con poco coefficiente maturato. Al momento io sono soprappesato sui decennali con una puntatina sul 2029.
Tu preferisci, a tasso variabile, un CCT. Però guarda quante persone sono rimaste incastrate in un titolo, pagato attorno la parità, che attualmente offre cedole miserevoli intorno al'1% annuo.
Nel bene o nel male i BTPi offrono cedole al 2,35 o al 2,60 (più rivalutazione cedola e capitale) che di questi tempi non sono affatto da buttare via. Se poi riparte anche l'inflazione si è già su un treno in corsa.
Mi chiedi: abito in Italia cosa ci faccio con l'inflazione europea?
Il tasso inflattivo in Italia è, generalmente, un poco più alto di quello Europeo. Tieni conto che con l'entrata nella U.E. di diversi paesi dell'Est Europa questi hanno portato ad un leggero innalzamento della media.
Inoltre con la moneta unica credo molto improbabile una divaricazione netta (come poteva esserci negli anni '90) tra paesi come Germania/Francia e Spagna/Italia. Siamo un pò tutti sulla stessa barca/moneta.
Che, poi, il coefficiente che misura il dato inflattivo possa essere "taroccato" dai paesi membri a proprio uso e consumo, ti posso dar ragione. Ma, in questo caso, non mi sembra che rifugiarsi in quello italiano possa essere esente da "maneggi" vari.