Spread BTp/Bund inm restringimento a quota 170 p.b.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 12 nov - Il ragionamento
degli operatori poggia su due elementi. Primo: la tenuta del
debito italiano e' testimoniata dal livello della domanda,
che, oltre a restare alta, non ha registrato oscillazioni
nelle ultime settimane su tutte le scadenze". Anche oggi il
rapporto tra domanda e offerta si e' mantenuto su livelli
piu' che dignitosi e pari, rispettivamente, all'1,4 per il
BTp a 5 anni, all'1,3 per il BTp a 15 anni e all'1,7 per il
BTp a 30 anni. Il secondo aspetto da considerare e' il
livello dei prezzi: "Non solo - dice un trader - i BTp sono
stati piazzati a livelli di prezzo superiori a quelli di
mercato al momento dell'asta ma hanno tutti registrato una
ottima performance subito dopo il collocamento". In altri
termini, gli acquisti sono proseguiti anche sul mercato
secondario estendendosi a tutti i titoli della curva
italiana. L'effetto e' stato quello di un restringimento
dello spread tra BTp e Bund, volato ieri oltre i 190 punti
base e sceso di ben 8 punti base dopo l'asta e in ulteriore
contrazione nel corso del pomeriggio (al momento il
differenziale di rendimento sulla scadenza a 10 anni oscilla
intorno ai 171 punti base). Certo il rialzo dei rendimenti
rende piu' oneroso il finanziamento per il ministero
dell'Economia: il nuovo quinquennale e' uscito oggi al 3,24%
dal 2,53% dell'ultimo mese, con un aumento del rendimento di
circa 70 centesimi. Peggio ha fatto il BTp a 15 anni, per il
quale l'aumento del rendimento ha raggiunto gli 80 punti
base (dal 3,98% del mese scorso al 4,81% di oggi). Per il
2010, tuttavia, l'impatto per il Tesoro sara' minimo, visto
che, dopo l'asta di oggi, il ministero ha praticamente
archiviato il programma di finanziamento da 260 miliardi
fissato per il 2010: ora, secondo le stime di UniCredit,
restando da piazzare titoli per non piu' di 10 miliardi di
euro e, con ogni probabilita', le aste di dicembre saranno
tagliate.