Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 14 gen - Le vendite
al dettaglio negli Stati Uniti a dicembre sono cresciute
dello 0,6%, incremento inferiore alle attese degli analisti,
che avevano stimato un rialzo dello 0,9%. A novembre le
vendite erano salite dello 0,8%. Escludendo il settore auto,
le vendite sono cresciute nel mese dello 0,5%, mentre gli
esperti avevano previsto una salita dello 0,7%. Ex auto
l'incremento di novembre era stato dell'1%.
 
Su base annua inflazione core 0,8%, contro target 1,7-2%
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Washington, 14 gen - I prezzi
al consumo negli Stati Uniti sono cresciuti in dicembre
dello 0,5%, il maggior rialzo dal giugno 2009, mentre
considerando la sola componente core l'incremento e' stato
dello 0,1%. I dati erano stati correttamente anticipati
dagli analisti. Su base annua l'inflazione core e' cresciuta
solo dello 0,8%, ben al di sotto dell'obiettivo di una
crescita annuale dei prezzi compresa tra l'1,7% e il 2%
indicata come ideale dalla Fed.
Corrado Poggi cop-Y-
[email protected]
 
Tu carissimo sei daccordo perchè ci speri!! :lol:
Scherzo ovvimaente!

Però devo dire che IRS a 30 anni me lo aspettavo in restringimento, invece rispetto a quello che hai postato ieri alle 10 siamo leggermente saliti.
Certo che i CDS invece parlano chiaro siamo passati da lunedi 254 a questa mattina 213, ma preferisco sempre di gran lunga IRS più basso che i CDS bassi.....................accontentiamoci. ;)
l'irs a questo prezzo è intonato come quando si regala una rosa rossa a una donna:V.i cds sono un po alti ma accettabili
 
i dati americani sulle vendite al dettaglio e inflazione che ho postato sopra dovrebbero aiutare il comparto obbligazionario. complice il DOW-JONES che ora è un po negativo e anche il fib sotto di 0,3%.
1295012975wdws.jpg
 
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - New York, 14 gen - Prima
dell'inizio delle contrattazioni a Wall Street i future dei
listini si attestano in calo, dopo il rialzo dei prezzi al
consumo di dicembre e delle vendite al dettaglio. Non aiuta
la trimestrale positiva di JpMorgan. I future del Dow Jones
sono in ribasso di 43 punti, lo 0,5%, quelli del Nasdaq
arretrano di 2 punti, lo 0,1%, mentre quelli dello S&P 500
calano di 5,10 punti, lo 0,3%.
;)
 
Vedo che son stati giorni di guadagno per tutti.
Io oggi ho dimezzato le mie posizioni sul 37 in leggero gain.

Son convinto che possa salire ancora, ma in questo periodo preferisco esser in buona parte liquido.

Se salirà sarò più contento, se scenderà avrò + munizioni.

Ciao, ciao,
 
petrolio

Scendono anche oggi le quotazioni del greggio, in rosso di
quasi 1 punto percentuale a 90,6 dollari. Mercoledì invece i
prezzi avevano registrato un’accelerazione rialzista dopo la
contrazione di 2,15 milioni messa a segno dalle scorte
settimanali a 333,1 milioni di barili. Si tratta del livello
più basso da febbraio. Il Dipartimento dell’Energia Usa ha
contribuito all’aumento delle quotazioni stimando un rialzo
della domanda nel 2011 dell’1,7%. Ma la tendenza rialzista è
stata anche favorita dall’incremento della propensione al
rischio e dalle notizie in arrivo dall’Alaska. La ricerca di
asset più rischiosi è stata favorita dai dati sulla crescita
economica in Germania, che nel 2010 si è attestata al 3,6%, il
rialzo maggiore degli ultimi due decenni, ed un supporto alle
quotazioni è arrivato dalla chiusura della Trans Alaska
Pipeline, che trasporta circa il 12% della produzione di
greggio degli Stati Uniti. Il gasdotto ha ripreso ad operare
martedì per evitare un congelamento dell'olio, ma chiuderà di
nuovo questa settimana per l’installazione di un bypass nella
sezione danneggiata. Anthony Grech da IG Markets nel
Commodities Update rileva come andando avanti di questo passo
“vi è un numero crescente di speculatori pronti a scommettere
sul greggio in quota 100 dollari al barile”. L’analista
segnala come il numero di contratti ‘long’ sia salito del 4,6%
nella settimana al 28 dicembre ai livelli maggiori dal giugno
2006 (Commodity and Futures Trading Commission, CFTC). Grech
sottolinea come “la commonity tende a manifestare i suoi
guadagni più forti tra gennaio e luglio, per cui i 100 dollari
al barile potrebbero essere raggiunti nel corso di questo lasso
di tempo”. Da IG Markets Christopher Beauchamp si occupa
invece dell’andamento del palladio, che negli ultimi sette
giorni ha registrato un aumento del 6,2% a 809,67 dollari
giovedì mattina. “Il rally delle materie prime nel 2010 è
proseguito nel 2011, ed il leggero rallentamento della crescita
cinese non è stato sufficiente a intaccare il sentiment nei
confronti dei metalli” evidenzia Beauchamp. Secondo Nick Moore
di RBS l'uso del metallo nelle celle a combustibile e nei
gioielli potrebbe spingere ulteriormente i prezzi nei prossimi
dodici mesi. Un ulteriore supporto per i prezzi sarà
costituito dalla crescita dei fondi negoziati in borsa. In un
mercato in cui l'offerta annuale rappresenta circa sei milioni
di once, gli attuali possedimenti degli ETF si attestano a
circa 2 milioni di once. Per Beauchamp “gli investitori in
palladio hanno mostrato una preferenza per una strategia
buy-and-hold, il che significa che il prezzo non dovrebbe
vedere una pressione ribassista nel corso del trimestre”. Di
caffè si occupa invece David Choe. I prezzi del caffè Robusta
hanno guadagnato il 6,95% sulla settimana arrivando a scambiare
a 2.170 dollari per tonnellata metrica. I prezzi sono aumentati
in seguito alle preoccupazioni per le condizioni climatiche in
Vietnam e Indonesia, i primi due esportatori mondiale di
chicchi Robusta. Milano, Finanza.com
Scendono anche oggi le quotazioni del greggio, in rosso di
quasi 1 punto percentuale a 90,6 dollari. Mercoledì invece i
prezzi avevano registrato un’accelerazione rialzista dopo la
contrazione di 2,15 milioni messa a segno dalle scorte
settimanali a 333,1 milioni di barili. Si tratta del livello
più basso da febbraio. Il Dipartimento dell’Energia Usa ha
contribuito all’aumento delle quotazioni stimando un rialzo
della domanda nel 2011 dell’1,7%. Ma la tendenza rialzista è
stata anche favorita dall’incremento della propensione al
rischio e dalle notizie in arrivo dall’Alaska. La ricerca di
asset più rischiosi è stata favorita dai dati sulla crescita
economica in Germania, che nel 2010 si è attestata al 3,6%, il
rialzo maggiore degli ultimi due decenni, ed un supporto alle
quotazioni è arrivato dalla chiusura della Trans Alaska
Pipeline, che trasporta circa il 12% della produzione di
greggio degli Stati Uniti. Il gasdotto ha ripreso ad operare
martedì per evitare un congelamento dell'olio, ma chiuderà di
nuovo questa settimana per l’installazione di un bypass nella
sezione danneggiata. Anthony Grech da IG Markets nel
Commodities Update rileva come andando avanti di questo passo
“vi è un numero crescente di speculatori pronti a scommettere
sul greggio in quota 100 dollari al barile”. L’analista
segnala come il numero di contratti ‘long’ sia salito del 4,6%
nella settimana al 28 dicembre ai livelli maggiori dal giugno
2006 (Commodity and Futures Trading Commission, CFTC). Grech
sottolinea come “la commonity tende a manifestare i suoi
guadagni più forti tra gennaio e luglio, per cui i 100 dollari
al barile potrebbero essere raggiunti nel corso di questo lasso
di tempo”. Da IG Markets Christopher Beauchamp si occupa
invece dell’andamento del palladio, che negli ultimi sette
giorni ha registrato un aumento del 6,2% a 809,67 dollari
giovedì mattina. “Il rally delle materie prime nel 2010 è
proseguito nel 2011, ed il leggero rallentamento della crescita
cinese non è stato sufficiente a intaccare il sentiment nei
confronti dei metalli” evidenzia Beauchamp. Secondo Nick Moore
di RBS l'uso del metallo nelle celle a combustibile e nei
gioielli potrebbe spingere ulteriormente i prezzi nei prossimi
dodici mesi. Un ulteriore supporto per i prezzi sarà
costituito dalla crescita dei fondi negoziati in borsa. In un
mercato in cui l'offerta annuale rappresenta circa sei milioni
di once, gli attuali possedimenti degli ETF si attestano a
circa 2 milioni di once. Per Beauchamp “gli investitori in
palladio hanno mostrato una preferenza per una strategia
buy-and-hold, il che significa che il prezzo non dovrebbe
vedere una pressione ribassista nel corso del trimestre”. Di
caffè si occupa invece David Choe. I prezzi del caffè Robusta
hanno guadagnato il 6,95% sulla settimana arrivando a scambiare
a 2.170 dollari per tonnellata metrica. I prezzi sono aumentati
in seguito alle preoccupazioni per le condizioni climatiche in
Vietnam e Indonesia, i primi due esportatori mondiale di
chicchi Robusta. Milano, Finanza.com
 
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