tommy271
Forumer storico
Btp chiudono in calo ma spread stringe, focus su tassi Bce
lunedì 21 marzo 2011 17:37
MILANO, 21 marzo (Reuters) - I Btp chiudono in calo la
seduta, ma con uno spread in restringimento su Bund, a sua volta
appesantito - specie nel tratto breve della curva - dalle
aspettative di un prossimo rialzo del costo del denaro in
Europa.
D'altra parte il debito tedesco paga oggi un complessivo
alleggerimento delle tensioni sul fronte dell'emergenza nucleare
in Giappone, dove sono stati compiuti progressi nel tentativo di
raffreddamento dei reattori di Fukushima.
"Il driver principale di mercato sono le oscillazioni
dell'avversione e dell'appetito per il rischio, tra l'altro in
mancanza di una significativa offerta periferica in questi
giorni" spiega lo strategist di Credit Agricole Peter Chatwell.
Secondo il trader di una banca italiana "i Btp hanno tenuto
magnificamente, visti anche gli sviluppi della crisi libica
c'era da spettarsi molta più cautela sull'Italia e sulla
periferia, nonchè sulle borse".
Nel pomeriggio, intervenendo al Parlamento europeo, il
presidente della Bce Jean-Claude Trichet ha ribadito quanto già
detto venerdì scorso, ovvero che l'istituto centrale non ha
niente di nuovo da aggiungere in tema di politica monetaria
rispetto a quanto comunicato nell'ultimo meeting, nonostante
l'irrompere dell'imprevista crisi giapponese.
"Dovessero emergere altri elementi di proccupazione dal
Giappone allora il mercato potrebbe prezzare la possibilità che
la Bce non alzi i tassi, ma Francoforte per ora ha fatto capire
chiaramente che la sua intenzione è procedere con un rialzo il 7
aprile", afferma Rchard McGuire di Rabobank.
Lo spread di rendimento Italia-Germania sul decennale, su
piattaforma Tradeweb IT10YT=TWEB DE10YT=TWEB, termina la
seduta in area 157 punti base contro i 159 della chiusura di
venerdì, dopo un iniziale allargamento a metà mattinata.
"A livello di curva Btp c'è da rilevare un extra lungo che
in assoluto ha comunque subito un pressione piuttosto forte"
spiega ancora il trader.
Lo spread spagnolo decennale ES10YT=TWEB DE10YT=TWEB
stringe di 6 pb a quota 193.
VERSO VERTICE UE
In una settimana di fatto ferma sul mercato primario
periferico (unica eccezione le aste a breve spagnole di domani
con 1,5-2,5 miliardi di euro sulle scadneze 3 e 6 mesi) l'umore
del mercato potrebbe essere indirizzato dall'attesa per il
vertice europeo di giovedì.
Anche se non sono attese novità sostanziali i capi di
governo della zona euro dovrebbero mettere a punto gli ultimi
dettagli e approvare definitivamente il potenziamento del fondo
di sicurezza Efsf e l'alleggerimento delle condizioni sui
prestiti alla Grecia, già delinati nell'incontro di inizio
marzo.
"Non credo che il mercato si sbilancerà troppo prima del
summit, non ce la sentiamo ancora di dire se l'incontro sarà un
successo" commenta Chatwell.
Molti operatori aspettano in particolare di conoscere la
modalità pratica con cui l'Efsf verrà rafforzato, in particolare
se Germania e Francia andranno ad aumentare le garazie a favore
del fondo.
"Se dovessero farlo, si potrebbe interpretarlo in chiave
negativa per la carta 'core', semplicemente guardando
all'implicito aumento delle obbligazioni per questi paesi"
spiega McGuire di Rabobank. "Allo stesso tempo se la Germania
decide di pesare di più, allora questo dovrebbe sostenere la
periferia".
lunedì 21 marzo 2011 17:37
MILANO, 21 marzo (Reuters) - I Btp chiudono in calo la
seduta, ma con uno spread in restringimento su Bund, a sua volta
appesantito - specie nel tratto breve della curva - dalle
aspettative di un prossimo rialzo del costo del denaro in
Europa.
D'altra parte il debito tedesco paga oggi un complessivo
alleggerimento delle tensioni sul fronte dell'emergenza nucleare
in Giappone, dove sono stati compiuti progressi nel tentativo di
raffreddamento dei reattori di Fukushima.
"Il driver principale di mercato sono le oscillazioni
dell'avversione e dell'appetito per il rischio, tra l'altro in
mancanza di una significativa offerta periferica in questi
giorni" spiega lo strategist di Credit Agricole Peter Chatwell.
Secondo il trader di una banca italiana "i Btp hanno tenuto
magnificamente, visti anche gli sviluppi della crisi libica
c'era da spettarsi molta più cautela sull'Italia e sulla
periferia, nonchè sulle borse".
Nel pomeriggio, intervenendo al Parlamento europeo, il
presidente della Bce Jean-Claude Trichet ha ribadito quanto già
detto venerdì scorso, ovvero che l'istituto centrale non ha
niente di nuovo da aggiungere in tema di politica monetaria
rispetto a quanto comunicato nell'ultimo meeting, nonostante
l'irrompere dell'imprevista crisi giapponese.
"Dovessero emergere altri elementi di proccupazione dal
Giappone allora il mercato potrebbe prezzare la possibilità che
la Bce non alzi i tassi, ma Francoforte per ora ha fatto capire
chiaramente che la sua intenzione è procedere con un rialzo il 7
aprile", afferma Rchard McGuire di Rabobank.
Lo spread di rendimento Italia-Germania sul decennale, su
piattaforma Tradeweb IT10YT=TWEB DE10YT=TWEB, termina la
seduta in area 157 punti base contro i 159 della chiusura di
venerdì, dopo un iniziale allargamento a metà mattinata.
"A livello di curva Btp c'è da rilevare un extra lungo che
in assoluto ha comunque subito un pressione piuttosto forte"
spiega ancora il trader.
Lo spread spagnolo decennale ES10YT=TWEB DE10YT=TWEB
stringe di 6 pb a quota 193.
VERSO VERTICE UE
In una settimana di fatto ferma sul mercato primario
periferico (unica eccezione le aste a breve spagnole di domani
con 1,5-2,5 miliardi di euro sulle scadneze 3 e 6 mesi) l'umore
del mercato potrebbe essere indirizzato dall'attesa per il
vertice europeo di giovedì.
Anche se non sono attese novità sostanziali i capi di
governo della zona euro dovrebbero mettere a punto gli ultimi
dettagli e approvare definitivamente il potenziamento del fondo
di sicurezza Efsf e l'alleggerimento delle condizioni sui
prestiti alla Grecia, già delinati nell'incontro di inizio
marzo.
"Non credo che il mercato si sbilancerà troppo prima del
summit, non ce la sentiamo ancora di dire se l'incontro sarà un
successo" commenta Chatwell.
Molti operatori aspettano in particolare di conoscere la
modalità pratica con cui l'Efsf verrà rafforzato, in particolare
se Germania e Francia andranno ad aumentare le garazie a favore
del fondo.
"Se dovessero farlo, si potrebbe interpretarlo in chiave
negativa per la carta 'core', semplicemente guardando
all'implicito aumento delle obbligazioni per questi paesi"
spiega McGuire di Rabobank. "Allo stesso tempo se la Germania
decide di pesare di più, allora questo dovrebbe sostenere la
periferia".