Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato III° (Gennaio 2010 - Dicembre 2011)

Stato
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Editoriale di Alessandro Pedone
22 giugno 2011 13:06


Tira proprio una brutta aria per i clienti degli intermediari finanziari. La nomina di Giuseppe Vegas alla Consob era un segnale già abbastanza chiaro e purtroppo i primi effetti non tardano ad arrivare. E' l'intero quadro istituzionale che pone dei seri interrogativi su un deciso cambiamento di rotta in tema di tutela dei consumatori.
Sembra ormai chiaro che il Governo, la Consob e -temiamo- fra non molto anche la Banca d'Italia abbiano imboccato decisamente una strada filo-bancaria.
Giuseppe Vegas, è bene ricordarlo in un Paese che sembra soffrire di amnesie collettive (quando non di allomnesie), è stato nominato presidente della Consob, un'autorità che dovrebbe essere indipendente dal Governo, mentre era sottosegretario dello stesso Governo che l'ha nominato. E' stato nominato in sostituzione di un presidente, Lamberto Cardia, che ha ricevuto dallo stesso Governo una proroga in barba alle norme che regolano la stessa Consob; e quando proprio non era più possibile, neppure violando le norme, mantenerlo alla Consob, è stato spedito alla presidenza delle Ferrovie dello Stato. Giuseppe Vegas, da presidente nominato della Consob, non ha avuto pudore alcuno a votare la fiducia al Governo nel famoso voto di fiducia del 12 dicembre 2010.
Durante il periodo nel quale Cardia aveva ormai lasciato e Vegas non era ancora insediato materialmente, la Consob ha mostrato come potrebbe comportarsi un'autorità di vigilanza se non fosse etero diretta da interessi di parte. Purtroppo è durata poco...
Prima della nomina di Giuseppe Vegas alla Consob, almeno a parole (soprattutto quelle del ministro Giulio Tremonti) sembrava che il governo fosse, se non ostile, critico nei confronti delle grandi banche. Ormai da diversi mesi, invece, sembra che il Governo sia diventato vicino agli interessi delle banche e molto distante da quelli dei clienti.
Dovremmo ricordare tutti (se non fosse per le amnesie di cui sopra) del regalo concesso alle banche con l'ultimo milleproroghe in tema di anatocismo.
Nel più recente “decreto sviluppo” c'è stato invece il regalo relativo all'innalzamento della soglia dei tassi definibili come usurai.
Questi regali sono giunti direttamente dal Governo.
Tra non molto inizieranno i regali, più subdoli, fatti direttamente dalle autorità indipendenti (si fa per dire...).
La Consob sta iniziando a fare la sua parte. Ecco qualche esempio pratico. Nel “Regolamento Emittenti”, all'art. 65, (Regole generali di comportamento) al comma h) oggi si legge che le società di gestione del risparmio: “operano al fine di contenere i costi a carico” dei fondi che gestiscono. Alla nuova Consob di Vegas questa dizione sembra un po' troppo prescrittiva così hanno proposto di modificarla in “operano al fine di evitare che agli OICR e ai rispettivi investitori vengano addebitati costi ingiustificati”. "Costi ingiustificati" sostituisce "contenere i costi"?
Se una società di gestione del risparmio negozia i titoli dei propri fondi, magari attraverso una società del gruppo, con commissioni elevate, questi costi non sono ingiustificati, ma non sta operando al fine di contenere i costi.
Sul fronte della trasparenza, con l'occasione di adeguare i prospetti informativi agli schemi previsti dalla direttiva comunitaria UCITS IV è stata tolta una utilissima tabella che indicava le probabilità che l'investimento proposto abbia un rendimento negativo, un rendimento positivo ma inferiore a quello dei titoli stato oppure un rendimento superiore a quello dei titoli stato.
Questa tabella era “micidiale” per chi volesse realmente capire la convenienza dello strumento proposto. Il problema, per le banche, era che nel 99% dei casi si capiva immediatamente che non valeva la pena sottoscrivere il prodotto. La cosa era troppo chiara e quindi... la tabella si abolisce!
Cosa succederà con la successione di Mario Draghi alla Banca d'Italia?
Tira proprio una brutta aria...

Tratto dal sito investire.aduc.it
 
quindi tra una settimana si compra?

Per me da qua in poi è tutto buono per comprare.
E' da novembre che dico che la trend al rialzo era stata rotta e bisognava aspettare giugno per un ingresso di posizione di medio termine.
Poi si poteva entrare anche prima, ma solo in ottica di trading.

Ora son ancor + convinto della cosa.

Quindi come tempi ci siamo, come indicatori pure, per esser tranquillo al 100% mi mancherebbe la violaione dei vecchi minimi e una bella candela di inversione.

Ma bisogna esser pronti quando partono non aspettano nessuno...

Dimenticavo sul bund, se violiamo il minimo di oggi, mi parte segnale short sul bund, per cui faccio il 2° ingresso con etf short, ma è una cosa un po' da pazzoidi ed è per questo che mi piace :)
 
Ultima modifica:
Un finale d'ottava denso di appuntamenti macro. Questa mattina
è atteso l'indice Ifo sulle aspettative e sul clima d'affari
in Germania a giugno. Tra gli altri in arrivo anche le vendite
al dettaglio in Germania e in Italia a maggio e la fiducia dei
consumatori in Francia a giugno. Nel pomeriggio dagli Stati
Uniti verrà comunicato il Pil annualizzato relativo al primo
trimestre, insieme al consumo personale. In uscita anche gli
ordini industriali a maggio. Nel dettaglio: - Germania Vendite
al dettaglio a maggio 08:45 Francia Indice fiducia consumatori
a giugno 10:00 Germania Ifo, stime correnti a giugno 10:00
Germania Ifo, clima affari a giugno 10:00 Italia Vendite al
dettaglio ad aprile 10:00 Germania Ifo, aspettative a giugno
14:30 USA Ordini beni durevoli a maggio 14:30 USA Pil al I
trimestre (annualizzato) 14:30 USA Consumo personale al I
trimestre. Milano, Finanza.com
 
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 24 giu - Apertura in
ribasso per il Bund future scambiato all'Eurex. Il derivato
sul decennale tedesco, che ha aperto a quota 126,88, passa
ora di mano a 126,94 in calo di 20 centesimi rispetto al
riferimento di ieri. Tra i market movers della giornata si
segnalano l'Ifo tedesco per il mese di giugno e le vendite
al dettaglio ad aprile in Italia e a maggio in Germania.
Dagli Usa sono attesi nel pomeriggio i dati sugli ordini di
beni durevoli per maggio e sul Pil del primo trimestre
(stima finale).
 
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Parigi, 24 giu - Nel dettaglio,
il parere delle famiglie sulla propria situazione
finanziaria personale, passata e futura si e' leggermente
deteriorato (i saldi corrispondenti perdono un punto
ciascuno), ha indicato l'Istituto Nazionale di Statistica.
Tuttavia, le famiglie sono leggermente piu' ottimiste sulla
opportunita' di fare acquisti importanti (due punti). Il
parere delle famiglie sui loro risparmi e' quasi invariato
(-1 punto), mentre il parere sulla loro capacita' di
risparmiare nei mesi a venire e' in leggero calo (-2 punti).
Le opinioni delle famiglie sul futuro tenore di vita in
Francia sono cresciute (di due punti dopo sei punti in
maggio). "Il bilancio e' comunque ancora ben al di sotto la
sua media di lungo periodo", sottolinea l'Insee. Nel mese di
giugno, le famiglie sono leggermente meno propense a
prevedere un aumento della disoccupazione (-1 punto).
"Questo dato ha perso 19 punti da febbraio, ora sta
recuperando ma ben al di sotto della sua media di lungo
periodo", ha detto ancora l'Insee.
 
Appunto, questo sai che significa? Che Draghi sarà Presidente e Bini Smaghi (che non è un granchè, credimi) resta lì ancora un poco finchè non gli trovano un posto. Sicuro è che non va a fare danni a Bankitalia
Non conosco Bini Smaghi personalmente ma sulla tua affermazione ho qualche riserva....sul problema Grecia ha sempre espresso una view lucida e condivisibile da noi bondholder ggb, sul resto o sui precedenti non so.
 
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