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Titoli di Stato ItaliaTrading Titoli di Stato IV° (Gennaio 2012 - Dicembre 2012)
daily del fbtp. il fibo azzurro è l'ultima gamba rialzista. chiusura del gap sotto sul 38,2% preciso spaccato a 107,47 e max daily a pestare le corna sul 23,6% preciso spaccato a 108,24. secondo voi dove va?
daily del fbtp. il fibo azzurro è l'ultima gamba rialzista. chiusura del gap sotto sul 38,2% preciso spaccato a 107,47 e max daily a pestare le corna sul 23,6% preciso spaccato a 108,24. secondo voi dove va?
Per ora il mercato ha dato ragione a chi ieri ha venduto il BTPItalia 3 a 100,8x... Io per ora (bella forza rispetto a ieri perdo 300 € di gain... ) mantengo.
L'asta di Ctz va a segno
ma Piazza Affari resta
fanalino di coda in Ue
Di Francesca Gerosa
L'asta di Ctz va a segno. Il Tesoro ha collocato tutti i 3 miliardi di euro di Ctz con scadenza 2014, registrando tassi in calo. Il rendimento è infatti sceso al 2,397% dal 2,532% dell'ultima asta di settembre. La domanda è stata pari a 1,6 volte l'offerta. Nonostante il buon esito dell'asta, lo spread Btp/Bund resta elevato a 337 punti base (tasso del 4,91%) dopo il pessimo dato annunciato dall'INE sulla disoccupazione spagnola al 25% nel terzo trimestre dal 24,6% del trimestre precedente, il livello più alto dal 1976.
Uno spagnolo su quattro è disoccupato e sono 5,8 milioni i senza lavoro, 85 mila in più rispetto al secondo trimestre. Restano negativi anche gli indici europei. Anche oggi il Ftse Mib di Piazza Affari fa peggio in Europa scendendo dello 0,56% a 15.441 punti. Il Ftse 100 di Londra segna una flessione dello 0,44%, il Dax di Francoforte dello 0,37% e il Cac di Parigi dello 0,50%. "Riteniamo che il sentiment sui mercati sia tornato a essere ribassista sulla scia dei deboli dati pubblicati dai colossi Apple e Amazon.com", commenta Filippi A. Diodovich, market strategist di IG.
"Tali cifre societarie hanno infatti aumentato i timori degli investitori che la stima preliminare sul pil Usa che sarà annunciata nel primo pomeriggio, possa deludere le aspettative: il consensus lo vede a +1,9%", precisa l'esperto. La spinta al dato di oggi dovrebbe arrivare dalla spesa per consumi, che conta per circa il 70% dell'economia Usa e che è probabilmente salita del 2% lo scorso trimestre.
Inoltre, il settore immobiliare sta continuando a recuperare con le vendite di nuove case salite del 28% negli ultimi 12 mesi. Gioca, invece, a sfavore del prodotto interno lordo Usa il dato di ieri sugli ordini di beni durevoli che secondo Unicredit pone rischi al ribasso alle lettura di oggi. Per James Knightley, economista di Ing "la componente degli investimenti nel terzo trimestre del pil controbilancerà le notizie migliori provenienti dal lato della spesa". Anche Ing vede quindi rischi al ribasso alle stime del pil del terzo trimestre. Deutsche Bank se lo aspetta a +1,7%.
E' il grafico di riferimento per chi opera nelle sale operative che contano. Fondamentale per capire se gli Usa sono avviati o no verso una fase di recessione e il ruolo giocato dalla fine degli sgravi fiscali.
Gli ordini di beni capitali indicano chiaramente che l'economia Usa, complice il Fiscal Cliff, e' avviata verso una fase di recessione.
New York - Per scoprire se l'economia Usa e' avviata o no verso una fase di recessione basta un semplice grafico. Il calo degli ordini di beni parla da solo e ci spiega come mai gli investitori siano cosi' preoccupati.
Il rinomato economista di Gluskin-Sheff, David Rosenberg, aveva gia' avvertito che non sara' la scadenza degli sgravi fiscali che scattera' a fine anno a provocare una recessione. I primi sintomi gia' si sentono e l'incertezza in vista del fiscal cliff rischia di far partire la fase di trend al ribasso ancora prima.
Da allora gli analisti hanno iniziato a studiare con piu' attenzione il quadro macro americano. Ebbene, la maggiore economia al mondo rischia seriamente di andare verso una seconda fase di recessione dopo quella molto grave successiva allo scoppio della bolla dei mutui subprime. E a dirlo non sono chiromanti o astrologi, bensi' i dati, i fatti.
Non a caso Moody's e l'analista Dan Greenhaus di BTIG hanno diffuso stamani la stessa identica chart, quella sull'andamento della domanda "core" di beni di capitale, che escludono il settore della difesa e gli aerei.
L'andamento e' chiaramente ribassista. "Sentiamo dire da mesi che un potenziale rallentamento economico non iniziera' prima dello scatto del fiscal cliff. Ma se non viene risolto il problema degli ordini di beni capitali, potrebbe essere un problema per l'economia Usa".
La domanda da porsi insomma e': "Il calo degli ordini e' dovuto solo all'arrivo all'orizzonte delfiscal cliff, o e' l'inizio di qualcosa di molto negativo e duraturo per la maggiore potenza economica mondiale?