Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato "volume VI" (Gennaio 2014-Dicembre 2014)

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Due banche italiane forniscono i dati Scarso sui prestiti della BCE test
Con Sonia Sirletti Feb 17, 2014 1:12 GMT +0100




Fotografo: Ralph Orlowski / Bloomberg

La Banca centrale europea sta lavorando con i regolatori locali in qualità dell'attivo durata un anno ... Per saperne di più

Due banche italiane hanno presentato i dati di bassa qualità sui loro libri prestito alla Banca d' Italia come regolatori europei cominciarono rivedere le attività degli istituti di credito del continente , la Banca d'Italia ha detto .

Informazioni fornite da altri tre delle 15 banche italiane in esame della Banca centrale europea appena incontrato gli standard di qualità , la Banca d'Italia ha detto in un documento 10 febbraio distribuito alle banche ed ottenuto da Bloomberg . Quattro dei creditori fallito in termini di tempestività , sia detto senza identificarli . Un funzionario della Banca d' Italia ha rifiutato di commentare .

" Rettifiche conservatori probabilmente saranno applicati per tenere conto di bassa qualità / informazioni non del tutto affidabili fornite ", ha detto la banca centrale italiana nel documento di 40 pagine , che non è stata resa pubblica . La BCE aveva fissato una scadenza per la presentazione dei dati del 31 dicembre .

La BCE sta lavorando con i regolatori locali in una revisione della qualità dell'attivo durata un anno del prestito e portafoglio di negoziazione di 128 istituti di credito più grandi della regione dell'euro . Le banche che non riescono dovranno raccogliere capitale , cercare fusioni o liquidarli . Leader politici europei hanno chiesto alla BCE di Francoforte per supervisionare le banche a partire da questo mese di novembre, per puntellare la fiducia in un settore ferito da una fascia di salvataggi finanziati dai contribuenti .

La Banca d' Italia documento , intitolato AQR Esercizio Fase 2 , prepara le banche per la seconda fase della revisione a partire da oggi . Esso ha analizzato i dati già presentati dagli istituti di credito nel prima fase del riesame .
Squadre auditing

Circa 23 sindaci sono attesi per ciascuna delle due più grandi banche italiane di UniCredit SpA ( UCG ) e Intesa Sanpaolo SpA ( ISP ) per avviare ispezioni nelle prossime settimane , la Banca d'Italia ha detto nel documento . I 10 più piccolo dei 15 istituti di credito italiani nel recensione BCE otterrà 12 sindaci ciascuno , ha detto .

Bayerische Landesbank , un prestatore statale tedesca , si aspetta circa 40 sindaci per arrivare per le ispezioni di oggi , Chief Executive Officer Gerd Haeusler detto la settimana scorsa .

Le banche italiane Banca Monte dei Paschi di Siena SpA , Credito Valtellinese Scarl ( CVAL ) e Banca Carige SpA ( CRG ) sono tra i finanziatori europei più a rischio di fallire la revisione BCE e stress test più tardi , Keefe , Bruyette & Woods Inc. , che offre servizi di investment banking , ha detto in un rapporto il mese scorso . I portavoce per due delle società che hanno rifiutato di commentare la notizia della scorsa settimana . Una portavoce Valtellinese non ha risposto a una chiamata ed e-mail .

Banche del paese di fronte un deficit di capitale " gestibile " di ben 15 miliardi di euro ( 20,6 miliardi dollari ) , Associazione Bancaria Italiana direttore generale Giovanni Sabatini ha detto in un'intervista questo mese .

Tra gli obiettivi di revisione della BCE è quello di valutare se le banche forniscono dati precisi sui prestiti a rischio e se mettono da parte un capitale adeguato per tale prestito.

Revisione della BCE dovrebbe concludersi entro ottobre . Ha creato le banche un requisito minimo di capitale per passare la revisione della qualità dell'attivo dell'8 per cento delle attività ponderate per il rischio .
 
"La BCE può avere più di cui preoccuparsi. Nonostante le rassicurazioni di Draghi, strateghi Barclays dicono che l'area dell'euro deve affrontare una maggiore probabilità di stile giapponese deflazione di investitori o responsabili politici accettano. Politica della BCE sta cercando troppo stretto, i bilanci sono stati tagliati profondamente e prestiti bancari deve ancora migliorare, hanno detto in un rapporto la scorsa settimana.

"La BCE è consapevole del pericolo", ha detto Philippe Gudin , responsabile della ricerca economica europea presso Barclays a Parigi. Egli predice la banca taglierà il suo 0,25 per cento benchmark tasso di marzo così come il suo tasso di deposito, e può anche cominciare quantitative easing ad un certo punto se il mondo subisce uno shock, come un peggioramento della crisi dei mercati emergenti."

Deflation Threat Worries G-20 Roiled by Emerging Markets - Bloomberg
 
buonasera

[FONT=Times, Times New Roman, serif]Ormai Renzi non perde occasione per ribadire che parte della sua ricetta di politica economica e fiscale per “rilanciare” il paese, si fonda anche sull’innalzamento della tassazione delle “rendite” finanziarie, oggi al 12.5% per i titoli di stato e al 20% per le altre attività finanziarie (obbligazioni, conti correnti, azioni, ecc ecc).[/FONT]


[FONT=Times, Times New Roman, serif]Poche sere fa è stato ospite della trasmissione di Rai2 Virus, condotta da Nicola Porro, e ha ribadito che sarebbe sua intenzione innalzare il prelievo al 28%.[/FONT]


[FONT=Times, Times New Roman, serif]A dire il vero, Renzi, insieme a buona parte dei suoi colleghi, non nascondono neanche che sarebbe auspicabile l’introduzione di una imposta patrimoniale, ignorando che esiste già e che colpisce in maniera strutturale il patrimonio finanziario degli italiani, con un’aliquota posta allo 0.20% annuo. E questo tema lo abbiamo già affrontato QUI[/FONT]


[FONT=Times, Times New Roman, serif]Ritornando al discorso della tassazione delle “rendite” finanziarie, giusto per far comprendere quanto potrebbe essere distruttiva l’ipotesi avanzata da Renzi, vi sottopongo un breve ragionamento dal quale è assai facile comprendere l’assurdità di una proposta del genere.[/FONT]
[FONT=Times, Times New Roman, serif]Se si dispone di 100 mila euro investiti in obbligazioni che, ad essere generosi, offrono una cedola del 3% all’anno, ci si porta a casa 3 mila euro all’anno lordi, ai quali va tolta la ritenuta fiscale.[/FONT]
[FONT=Times, Times New Roman, serif]Siccome Renzi dice che vorrebbe alzarla al 28%, ciò significa che la cedola annua lorda subirebbe una tassazione di circa un terzo, ed esattamente 840 euro. Ecco quindi che la rendita finanziaria si ridurrebbe a 2160 euro. [/FONT]
[FONT=Times, Times New Roman, serif]Ma non finisce qui. Perché il patrimonio finanziario di cui si dispone subisce un’altra aggressione fiscale per via dell’imposta di bollo calcolata sui 100 mila euro, che da quest’anno è stata elevata allo 0,20%, strutturalmente, salvo ulteriori inasprimenti. Quindi altri 200 euro, che fa diminuire la rendita ottenuta dall’investimento a 1960 euro netti.[/FONT]
[FONT=Times, Times New Roman, serif]Poi c’è il discorso inflazione.[/FONT]



[FONT=Times, Times New Roman, serif]Eccettuato l’ultimo anno, mediamente, l’inflazione, in Italia, negli ultimi 10 anni, è oscillata intorno al 2,5%, a voler essere buoni. Quindi sopra il target della Bce fissato al 2%.[/FONT]
Ipotizziamo quindi che, nel medio periodo, il livello di inflazione sia simile a quello subito nel decennio passato: quindi il 2,5% annuo, anche se la dinamica potrebbe essere addirittura peggiore.
Ciò significa che al montante costituito dal patrimonio maggiorato della rendita netta (cioè 100.000+1.960= 101.960 euro) si dovranno sottrarre altri 2.600 euro, circa.
Ecco quindi che, a fine anno, si sarà ottenuto un rendimento reale negativo, che andrà ad erodere il patrimonio di circa 600 euro all’anno. A questo si dovranno aggiungere anche i costi di intermediazione della banca, gli oneri riferibili alla tenuta dossier titoli e le commissioni di gestione del conto corrente agganciato al dossier. Quindi, in soldoni, il rischio è che i 100.000 euro di patrimonio finanziario, a fine anno, diventino quasi 99.000 euro reali, con una perdita reale di valore di circa 1.000 euro. E questo se si capitalizzasse la cedola netta ricevuta, cioè se non la si spendesse. Perché, altrimenti, il saldo sarebbe anche peggiore, è ovvio.
C’è da aggiungere che il patrimonio risparmiato (100.000 euro), magari è stato accumulato in età lavorativa grazie ai flussi di reddito, sui quali sono state pagate le relative tasse ai livelli stratosferici a tutti noti.
Se non lo avete capito, per il momento sono riusciti a distruggere l’impresa e il lavoro. Ora cercheranno di distruggere l’ultimo baluardo rimasto: i risparmi degli italiani.
Il concetto potrebbe anche essere espresso prendendo in prestito dalla fisica il principio dei vasi comunicanti. Secondo questo principio, un liquido contenuto in due o più contenitori comunicanti tra loro, in presenza di gravità, raggiunge lo stesso livello dando vita ad un’unica superficie equipotenziale. Cioè, i liquidi, sui diversi contenitori, raggiungono lo stesso livello.

Ecco: applicate questo principio all’economia e comprenderete quel che sta accadendo e quel che accadrà ai vostri risparmi, se ne avete.
Detta in parole più semplici, i vostri risparmi sono il contenitore pieno. I debiti (di stati, banche ecc ecc) sono il contenitore vuoto. Basta collegare i due contenitori e i livelli dei liquidi (in questo caso debiti e crediti) tenderanno a compensarsi, posizionandosi su uguali livelli .
E quale sarebbe il collegamento che permette una simile compensazione?
Che piaccia o no è l’autorità che ha lo stato di imporre espropri, confische e nuove tasse, colpendo materia imponibile, qualsiasi essa sia, nelle forme più fantasiose possibili. Patrimonio e risparmi compresi.
 
Braga: patrimoniale?

A Braga vorrei ricordare che Renzi non ha vinto le elezioni. Per quanto riguarda la patrimoniale dovrà fare i conti con il nuovo centro destra.
Non mi allarmerei troppo, per adesso.
Ciao, Giuseppe
 
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