Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato "volume VI" (Gennaio 2014-Dicembre 2014) (9 lettori)

Stato
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Baro

Umile contadino
Ringrazio Sergio per i tanti articoli che posta e che ci danno l'opportunità di scambiare punti di vista...prendo spunto da questo perché riguarda il mio vecchio Portogallo. Personalmente sono diversi anni che in ptf ho tds lusitani anche precrisi e posso dire di averne seguito i corsi e il relativo andamento; nelle ultime settimane ho avuto grandi soddisfazioni su due bond (Porto23 e Porto37) e non ho avuto nessun problema ne prima ne ora. Mi chiedo perché certi autori debbano cercare in qualsiasi situazione qualcosa che non va per sminuire il tentativo di ripresa ( non dimentichiamoci che una manciata di mesi fa il rating del Portogallo aveva la prima lettera dell'alfabeto ed era pienamente investiment grade). Tutti i problemi di Irlanda/Spagna/Italia/Portogallo/Cipro/Grecia sono esplosi solo negli ultimi i mesi? Nella loro peculiarità ogni Paese aveva ed ha un problema quasi suo esclusivo (chi debito privato, chi debito pubblico, chi banche con poca capitalizzazione ecc). Con tanti problemi e incognite e sbagli la Bce ci ha messo una pezza ed ora ci si avvia verso una ripresa pur lenta e stentata. Allora mi chiedo? Era falsata allora la situazione del Porto precrisi o la vera situazione è quella di piena crisi? Mi viene da pensare che se lo spread lateralizza senza grandi scossoni noi trader dobbiamo inventarci strategie alternative e certi autori non possono più fare più libri dove si cita che lo spread ha ucciso il calcio, oppure che L'Europa è in mano alla massoneria e altre castronerie del genere. Proviamo un attimo a metterci tutti ben nella testa che la finanza è una cosa e l'economia un'altra...proviamo ad essere ottimisti e pensare che la diminuzione generalizzata degli spread potranno far risparmiare miliardi ai bilanci pubblici...qui bisogna intendersi, se lo spread arriva per il Portogallo a 650 pb è colpa dei politici incapaci oppure degli speculatori, se lo spread arriva a 300 allora il Portogallo è strapompato e in superbolla...delle due quale scegliamo? Io scelgo l'ottimismo verso un andamento dei corsi consono alla solida tradizione finanziaria europea, scelgo una Bce che con atti più o meno mascherati ha contribuito ad arrivare ai livelli di recupero odierni...scelgo una governance europea che sappia dirigere i popoli con lungimiranza e sussidiarietà. Certo, nel frattempo continuo a fare trading sui bond dei periferici senza prosciutto oculare con tutte le attenzioni del caso e non credo proprio che i 300 mln di volume di oggi per esempio sul 37 Italy sia solo da imputare al popolo bue che si scambia ignaro carta igienica italiana. Questo nichilismo tout-cour lo rifiuto, non voglio entrare in tecnicismi sul Portogallo ma mi piacerebbe farlo con l'autore dell'articolo...stiamo dritti sull'altare della ragione e usiamo il nostro ragionamento, lo studio e la dedizione per impiegare i nostri amati e sudati risparmi.
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
commento mercato titoli di stato

(a cura di MTS SPA) (Il Sole 24 Ore
Radiocor) - Roma, 21 gen - Dopo giornate di guadagni per i bond
in Euro la giornata sul mercato consegna una correzione
importante dei corsi tanto del core quanto della periferia.
Specialmente sul segmento decennale della curva, a fronte di un
rialzo marginale degli yield del Bund i Btp invece rendono 3pb
in piu' rispetto a ieri attestandosi dunque a quota 3,83%.
 

camaleonte

Forumer storico
...E questi sono i fatti. Evito il commento.

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Occupazione e sviluppi sociali: Recensione evidenzia annuali, devono affrontare i rischi di povertà nel lavoro
Commissione europea - IP/14/43 21/01/2014
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Commissione europea

Comunicato stampa

Bruxelles, 21 gen 2014

Occupazione e sviluppi sociali: Recensione evidenzia annuali, devono affrontare i rischi di povertà nel lavoro
Un significativo aumento della povertà tra la popolazione in età lavorativa è una delle conseguenze sociali più tangibili della crisi economica. Una graduale riduzione dei livelli di disoccupazione potrebbe non essere sufficiente per invertire questa situazione, se la polarizzazione dei salari continua, in particolare a causa di un aumento del lavoro a tempo parziale. Questo è uno dei principali risultati del 2013 l'occupazione e sociali sviluppi in Europa Review , che esamina anche l'impatto positivo delle prestazioni sociali sul rischio di tornare nel mondo del lavoro, le conseguenze di squilibri di genere persistenti, e la dimensione sociale della Unione economica e monetaria.

La revisione mostra come l'assunzione di un posto di lavoro può aiutare le persone a uscire dalla povertà, ma solo nella metà dei casi: molto dipende dal tipo di lavoro trovato, ma anche sulla composizione del nucleo familiare e la situazione del mercato del lavoro del partner.

" Dobbiamo prestare attenzione non solo alla creazione di posti di lavoro, ma anche alla qualità dei posti di lavoro, al fine di ottenere una ripresa sostenibile, in grado di ridurre non solo la disoccupazione ma anche la povertà ", Commissario per l'Occupazione, gli affari sociali e l'inclusione, László Andor, ha sottolineato.

Impatto positivo della disoccupazione e prestazioni sociali
Il riesame dispone anche di una analisi mostra che, contrariamente alle credenze comuni, persone che ricevono sussidi di disoccupazione sono più simili di trovare un lavoro rispetto alle persone che non ricevono benefici (ceteris paribus). Questo vale soprattutto per sistemi ben progettati e previdenziali (come quelli ridurre i livelli delle prestazioni nel tempo), accompagnate da condizioni appropriate, quali requisiti per cercare un lavoro. Tali sistemi tendono a sostenere una migliore corrispondenza delle competenze e quindi l'adozione di posti di lavoro di qualità superiore, che a sua volta aiutare le persone a uscire dalla povertà.

L'esame evidenzia inoltre che in alcuni paesi (ad esempio Polonia, Bulgaria), quote significative di disoccupati non sono coperti da reti di sicurezza standard (indennità di disoccupazione, assistenza sociale), e tendono a fare affidamento sulla solidarietà familiare o di lavoro informale. I disoccupati che non ricevono sussidi di disoccupazione hanno meno probabilità di trovare un lavoro, perché sono meno probabilità di essere oggetto di misure di attivazione e non sono obbligati a cercare un lavoro, al fine di beneficiare delle prestazioni.

Differenze di genere persistenti
Anche se la crisi ha visto una contrazione di alcuni divari di genere storicamente affrontate dalle donne (in gran parte il risultato dei settori a prevalenza maschile più colpiti dalla crisi), le differenze di genere persistono nella partecipazione al mercato del lavoro, pagano e il rischio di povertà. Inoltre, le donne tendono ancora a lavorare meno ore complessive rispetto agli uomini e, mentre questo può riflettere le preferenze individuali, porta ancora le opportunità diminuite di carriera, stipendi più bassi e inferiori potenziali pensioni, sottoutilizzazione del capitale umano e la crescita economica così bassa e la prosperità. Divari di genere quindi danno luogo a sia i costi economici e sociali e devono essere efficacemente affrontate ogni volta che derivano da barriere sociali o istituzionali o vincoli.

Alcuni modelli distinti possono essere trovati tra gli Stati membri per quanto riguarda il divario di genere in termini di ore lavorate: in alcuni casi, una quota elevata di donne che stanno lavorando, ma con orari relativamente brevi (per esempio in Olanda, Germania, Austria e Regno Unito) , in altri, la partecipazione femminile è più basso, ma una volta nel mondo del lavoro, le donne tendono a lavorare ore relativamente più lunghi (in molti paesi dell'Europa centrale e orientale, Spagna, Irlanda). Solo alcuni Stati membri (soprattutto paesi nordici e baltici) riescono a coniugare alti tassi di occupazione femminile, con un divario di genere a basso contenuto di ore lavorate. Un mix efficace politica sembra includere parità di genere l'orario di lavoro, ampiamente disponibile lavoro flessibile, incentivi per la divisione del lavoro non retribuito all'interno di una coppia, e all'occupazione, accessibile e conveniente per l'infanzia con più ore di assistenza diurna.

Dimensione sociale della UEM
L'ancora in crescita macroeconomica, l'occupazione e le divergenze sociali minacciano gli obiettivi fondamentali dell'UE, come sancito dai trattati, in particolare a beneficio di tutti i suoi membri, promuovendo la convergenza economica e per migliorare la vita dei cittadini degli Stati membri. L'ultima revisione mostra come i semi della divergenza attuale sono stati già seminati nei primi anni dell'euro, crescita squilibrata in alcuni Stati membri, sulla base di accumulare debito alimentata da bassi tassi di interesse e di forti afflussi di capitali, è stato spesso associato con la produttività deludente sviluppi e le questioni relative alla competitività.

In assenza dell'opzione svalutazione della moneta, i paesi dell'area dell'euro che tentano di recuperare competitività di costo devono contare sulla svalutazione interna (salari e dei prezzi di contenimento). Questa politica, però, ha i suoi limiti e non svantaggi minimi in termini di aumento della disoccupazione e il disagio sociale, e la sua efficacia dipende da molti fattori, come il grado di apertura dell'economia, la forza della domanda esterna, e la presenza di politiche e investimenti migliorando competitività non di costo.

Sorveglianza rafforzata del lavoro e gli sviluppi sociali è stato proposto dalla Commissione nella sua ottobre 2013 comunicazione sulla dimensione sociale della UEM (vedi IP/13/893 ). A lungo termine, e dopo le modifiche del trattato, un livello EMU capacità fiscale con una funzione di assorbimento degli urti potrebbe integrare gli strumenti di coordinamento delle politiche esistenti.

Per ulteriori informazioni
Notizia sul sito della DG Occupazione

Occupazione e analisi sociale

László Andor sito di

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Informazioni di riferimento

EUROPA - PRESS RELEASES - Press release - Employment and Social Developments: Annual Review highlights need to address risks of in-work poverty


Interessante il commento di ZH:

"Europa finalmente ammette una Unione monetaria conduce a "La disoccupazione e il disagio sociale Maggiore"

Europe Finally Admits A Monetary Union Leads To "Increased Unemployment And Social Hardship" | Zero Hedge
 

camaleonte

Forumer storico
Ringrazio Sergio per i tanti articoli che posta e che ci danno l'opportunità di scambiare punti di vista...prendo spunto da questo perché riguarda il mio vecchio Portogallo. Personalmente sono diversi anni che in ptf ho tds lusitani anche precrisi e posso dire di averne seguito i corsi e il relativo andamento; nelle ultime settimane ho avuto grandi soddisfazioni su due bond (Porto23 e Porto37) e non ho avuto nessun problema ne prima ne ora. Mi chiedo perché certi autori debbano cercare in qualsiasi situazione qualcosa che non va per sminuire il tentativo di ripresa ( non dimentichiamoci che una manciata di mesi fa il rating del Portogallo aveva la prima lettera dell'alfabeto ed era pienamente investiment grade). Tutti i problemi di Irlanda/Spagna/Italia/Portogallo/Cipro/Grecia sono esplosi solo negli ultimi i mesi? Nella loro peculiarità ogni Paese aveva ed ha un problema quasi suo esclusivo (chi debito privato, chi debito pubblico, chi banche con poca capitalizzazione ecc). Con tanti problemi e incognite e sbagli la Bce ci ha messo una pezza ed ora ci si avvia verso una ripresa pur lenta e stentata. Allora mi chiedo? Era falsata allora la situazione del Porto precrisi o la vera situazione è quella di piena crisi? Mi viene da pensare che se lo spread lateralizza senza grandi scossoni noi trader dobbiamo inventarci strategie alternative e certi autori non possono più fare più libri dove si cita che lo spread ha ucciso il calcio, oppure che L'Europa è in mano alla massoneria e altre castronerie del genere. Proviamo un attimo a metterci tutti ben nella testa che la finanza è una cosa e l'economia un'altra...proviamo ad essere ottimisti e pensare che la diminuzione generalizzata degli spread potranno far risparmiare miliardi ai bilanci pubblici...qui bisogna intendersi, se lo spread arriva per il Portogallo a 650 pb è colpa dei politici incapaci oppure degli speculatori, se lo spread arriva a 300 allora il Portogallo è strapompato e in superbolla...delle due quale scegliamo? Io scelgo l'ottimismo verso un andamento dei corsi consono alla solida tradizione finanziaria europea, scelgo una Bce che con atti più o meno mascherati ha contribuito ad arrivare ai livelli di recupero odierni...scelgo una governance europea che sappia dirigere i popoli con lungimiranza e sussidiarietà. Certo, nel frattempo continuo a fare trading sui bond dei periferici senza prosciutto oculare con tutte le attenzioni del caso e non credo proprio che i 300 mln di volume di oggi per esempio sul 37 Italy sia solo da imputare al popolo bue che si scambia ignaro carta igienica italiana. Questo nichilismo tout-cour lo rifiuto, non voglio entrare in tecnicismi sul Portogallo ma mi piacerebbe farlo con l'autore dell'articolo...stiamo dritti sull'altare della ragione e usiamo il nostro ragionamento, lo studio e la dedizione per impiegare i nostri amati e sudati risparmi.


Buongiorno Roberto.

La speculazione c'è da sempre. Quello che non abbiamo sperimentato, se non da poco più di un decennio, è un regime
di cambio fisso. Anche il debito pubblico c'è sempre stato ma, con un regime di cambio fisso qual'è l'€, la speculazione
ha trovato la parte molle di questa martoriata Europa. Ho postato finora molti articoli che spiegavano egregiamente
il vero problema europeo: hanno fatto nascere prima la moneta comune, mentre siamo ancora in attesa di una vera unione
politica e fiscale. Un po tutti i paesi periferici sono stati presi di mira alla prima seria crisi finanziaria, che
ha comportato una grossa crisi di liquidità e l'azzeramento della crescita, facendo esplodere il problema del debito
e la necessità di interventi per rientrare nei parametri di Maastrich. In tutta questa storia, criminale a mio avviso,
perchè hanno pagato e pagano i deboli, la parte del leone l'ha fatta la Germania. Come sorprendersi? Se finora
abbiamo avuto politici e politica miope? Adesso il Portogallo ma, non solo, dopo aver tagliato di tutto, compreso
le pensioni da poco tempo, è diventato più competitivo avendo adeguato al ribasso il costo del lavoro e, può solo
riprendersi. In quanto al prezzo che hanno raggiunto i TDS dei periferici, prima bassi e ora alti, vale la pena
ricordare il principio di analogia:

« Tutto ciò che è in alto è come ciò che è in basso, tutto ciò che è in basso è come ciò che è in alto. E questo per realizzare il miracolo di una cosa sola da cui derivano tutte le cose, grazie ad un'operazione sempre uguale a se stessa. »
(Ermete Trismegisto "La tavola di Smeraldo")

Recentemente abbiamo conosciuto uno shoch che avevano trascinato i TDS sul ciglio dell'abisso ora, non è possibile
escludere secondo me, un altro shoch che dall'alto li riporti più in basso. Imho.
 
Stato
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