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PETROLIO: L’ICEBERG E IL TITANIC! | icebergfinanza
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Se qualcuno di Voi si ricorda, un paio di mesi fa mentre c’era chi si esaltava per l’accordo dei paese Opec e per l’avvento dell’amministrazione Trump, noi insieme al nostro Machiavelli suggerivamo di fare attenzione a quello che sarebbe potuto accadere in America anche solo con le aspettative di un nuovo programma energetico.
Nei giacimenti sotto i piedi degli statunitensi c’è talmente tanta energia che bisognerebbe prendere il fiato prima di esprimerne il valore: 50mila miliardi di dollari. Sfruttiamo questa ricchezza, dice il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nel piano energetico che ha appena presentato, e che si chiama «An America first energy plan» (Un piano energetico Prima l’America). Usando le risorse nazionali, riscoprendo il carbone (però “carbone pulito”), togliendo vincoli e burocrazia, i costi energetici per gli statunitensi potrebbero scendere così tanto da poter rappresentare fra 7 anni un aumento salariale pari a 30 miliardi di dollari. ( Sole24Ore)
Ebbene mentre in giro si sprecavano previsioni per il petrolio a 60 dollari al barile o li intorno noi suggerivamo prudenza ribadendo che la nostra visione non cambia, gli obiettivi di medio termine restano i 20 dollari al barile.
Infatti ieri …