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Roma, 15 gen. (askanews) - Il reddito di cittadinanza andrà speso entro il mese o sarà azzerato dalla tessera. Lo ha spiegato il vicepremier Luigi Di Maio in un'intervista a Di Martedì in onda stasera su LA7.

"Chi percepirà il reddito lo dovrà spendere entro il mese, altrimenti dalla card si azzera - ha detto - Che significa? Che stiamo iniettando 8 miliardi di euro nei negozi dei nostri figli e dei nostri padri, negli alimentari, nelle imprese. Cioè stiamo facendo girare soldi"
 
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Rai MEA CULPA DI JUNCKER:
"TROPPA AUSTERITA'"

L'austerità negli anni della crisi "è
stata avventata","ma non perché voleva-
mo sanzionare chi lavora e chi è disoc-
cupato: le riforme strutturali restano
essenziali". Il presidente della Com-
missione Ue Juncker fa un mea culpa a
Strasburgo per i 20 anni dell'euro.

Juncker ha fatto ammenda del comporta-
mento del passato nei confronti dei
Paesi in difficoltà. "Non siamo stati
sufficientemente solidali con la Grecia
e con i greci. Mi rallegro che Grecia,
Portogallo e altri hanno ritrovato se
non un posto al sole" "almeno un posto
tra le antiche democrazie europee".
 
marketinsight.it - APPUNTAMENTI MACRO DI OGGI (16/01/2019)
Ore 00:50, Giappone: Indice dei prezzi alla produzione,
dicembre Ore 5:30, Giappone: Indice settore terziario, novembre
Ore 8:00, Germania: Indice dei prezzi al consumo, dicembre Ore
10:00, Italia: Ordini industriali, novembre Ore 10:30, Regno
Unito: Indice dei prezzi al consumo e indice dei prezzi all
produzione, dicembre Ore 11:00, Italia:[...]


Leggi la notizia sul sito marketinsight.it Buon giorno
 
marketinsight.it - GERMANIA - CPI FINALE DI DICEMBRE IN LINEA CON LE STIME (+0,1% M/M, +1,7% A/A)
I dati finali di dicembre sull'inflazione in Germania sono
risultati in linea con le rilevazioni preliminari. A segnalarlo è
l'Istituto federale di statistica tedesco. L'indice dei prezzi
al consumo ha riportato una variazione mensile positiva dello
0,1% e un incremento su base annua dell'1,7 per cento. Il dato
armonizzato agli[...]


Leggi la notizia sul sito marketinsight.it
 
Evitiamo altri pentimenti alla Juncker: Draghi dovrebbe sapere che, allo stato attuale, nell'impossibilità di svalutare il cambio, nell'impossibilità di abbassare le tasse o di aumentare i salari e nell'impossibilità di modificare i trattati europei, non può sottrarsi ad iniettare liquidità come fanno e stanno facendo in Cina e non mancherà molto anche in America, come, dovrebbe anche sapere che, un paese come l'Italia con un forte debito pubblico e con le grosse scadenze di TDS nel 2019, solo le banche se sono in possesso di liquidità possono farvi fronte, aiutando così il ns. paese ad abbattere il costo enorme degli interessi facilitando la destinazione delle risorse agli investimenti.
 
Conti pubblici: 302 miliardi debito da rinnovare quest'anno, oltre 1 trilione a fine legislatura
Ammonta a oltre 302 miliardi di euro il totale del debito
pubblico da rinnovare entro il 2019. Quest'anno infatti
scadranno 107 miliardi di Bot, 159 miliardi di Btp, 12 miliardi
di Cct e 23 miliardi di Ctz. Questi i dati principali di una
analisi del Centro studi di Unimpresa secondo cui nel 2020 il
debito da rinnovare è di 196 miliardi, nel 2021 di 188
miliardi, nel 2022 di 172 miliardi e nel 2023 di 183 miliardi.
Nell'arco temporale della legislatura (2019-2023) arrivano
dunque a scadenza 1.043 miliardi. "Il quadro politico incerto
getta un'ombra sulle scadenze del debito pubblico, quando
andranno rinnovate emissioni da decine di miliardi, gli
investitori potrebbero pretendere il riconoscimento di
interessi più alti proprio a copertura delle incertezze", ha
commentato il vicepresidente di Unimpresa, Claudio Pucci.
Milano, Finanza.com
 
Btp 15 anni: domanda per oltre 35,6 miliardi, soprattutto da investitori esteri
Domanda record per il nuovo Btp a 15 anni, emesso dal Tesoro
con scadenza 1 marzo 2035 e tasso nominale annuo del 3,35%.
All'operazione hanno partecipato circa 320 investitori per una
domanda complessiva pari a oltre 35,6 miliardi di euro. I fund
manager si sono aggiudicati circa il 55% dell’emissione, mentre
poco meno del 21% è stato sottoscritto da banche. Secondo i
dettagli diffusi dal Ministero dell'Economia e delle Finanze,
il collocamento del titolo ha visto una partecipazione di
investitori ben diversificata dal punto di vista della
provenienza geografica. Una quota significativa è stata
assegnata a investitori domestici che si sono aggiudicati il
36% circa dell’emissione. Di grande rilievo è stata anche la
quota sottoscritta da investitori esteri, pari a circa il 74%,
di cui la maggior parte è stata assegnata ad investitori
residenti nel Regno Unito e Irlanda (circa il 25%). Il resto
dell’emissione è stato collocato in larga parte in Europa
continentale (circa il 36%), con una significativa presenza di
Germania/Austria/Svizzera (circa il 21%), Scandinavia (circa il
5%), Spagna (circa il 5%), Francia (circa il 4%), Benelux
(circa l’1%) e di altri paesi europei (circa l’1%). Infine, una
quota marginale, pari a circa il 2% dell’emissione, è stata
allocata ad investitori extraeuropei. Milano, Finanza.com
 

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