MILANO (MF-DJ)--I rendimenti dei titoli di Stato dell'Eurozona trattano poco mossi in vista delle aste odierne, in cui l'Italia collocherá Btp e CCteu, rispettivamente al 2024,2029 e 2025, e la Germania metterá all'asta Schatz al 2021. I driver principali nella giornata odierna sono l'indice di fiducia economica dell'Eurozona e la lettura preliminare del tasso d'inflazione della Germania.
La moderata pressione sui Btp potrebbe essere dovuta a una combinazione di due fattori, ovvero il collocamento odierno da parte del Tesoro italiano e l'incertezza politica, affermano gli economisti di Unicredit. Nel complesso, tuttavia, lo spread Btp/Bund scambia intorno ai 200 punti base, un segnale che la caccia ai rendimenti è ancora un fattore dominante sul mercato.
"Una variabile importante da tenere d'occhio è il rendimento dei Btp a due anni, risalito allo 0% circa dal -0,6% della scorsa settimana", sottolineano gli esperti. "Con la Bce destinata a tagliare ulteriormente i tassi d'interesse a settembre e i costi di finanziamento di molti titoli di Stato biennali dell'Eurozona giá sotto lo 0%, la propensione degli operatori ad investire sui Btp a breve scadenza è un buon indicatore della propensione al rischio" attuale.
"Nel complesso, questa settimana le tensioni sui mercati finanziari stanno aumentando", afferma Birgit Henseler di Dz Bank, rimarcando le riunioni di politica monetaria di diverse Banche centrali e la riapertura dei negoziati tra le delegazioni di Washington e Pechino.
Gli investitori si trovano inoltre a dover affrontare un nuovo elemento d'incertezza, ovvero la crescente probabilitá d una Brexit senza accordo, evidenziano poi da Unicredit, rimarcando come la nomina di Boris Johnson come primo ministro del Regno Unito impatta principalmente sul mercato valutario ma, in linea generale, contribuisce ad un incremento della volatilitá sui mercati.
voc