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Ecotasse e lotta al contante, a caccia di 20 miliardi per la Manovra (Repubblica)
Per disinnescare l'aumento dell'IVA e finanziare il taglio
del cuneo fiscale servono 20 miliardi di euro e il governo
Conte-bis è già al lavoro per trovare le coperture. Il neo
ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha tempi stretti con
la nota di aggiornamento al Def che deve essere presentata
entro il 27 settembre. La base di partenza, rimarca oggi un
articolo di Repubblica, è la bozza della Nadef elaborata dalla
Ragioneria generale prima della crisi di governo. La tabella
centrale, che Repubblica ha potuto visionare, indica che il
deficit-Pil del 2020, per effetto dell’assestamento di bilancio
(meno spese per reddito, quota 100 e interessi e più entrate
per fatturazione elettronica) scenderà all’1,6 per cento contro
il 2 per cento previsto dal Def in aprile. L’idea del governo,
grazie alla flessibilità, è quella di far salire l’assicella
del deficit-Pil programmatico al 2,3%, ossia 12,6 miliardi in
più a disposizione. Al Tesoro servono però 30-35 miliardi per
disinnescare l’Iva (23,1 miliardi), finanziare le spese
indifferibili (4,5 miliardi), fare il taglio del cuneo (4-5
miliardi).
Nella bozza di Nadef è prevista una riduzione delle
spese fiscali per 6 miliardi, 800 milioni di nuove imposte
ambientali, il taglio ai sussidi dannosi per l’ambiente (con un
primo passo da 1 miliardo), l’introduzione di una imposta
sostitutiva sui redditi da partecipazione (200 milioni) e
misure anti-evasione sui carburanti da 1 miliardo. Secondo
l'articolo di Repubblica firmato da Roberto Petrini, i Cinque
Stelle avrebbero rilanciato sul tavolo una proposta di lotta al
contante combinata con l’aumento selettivo dell’Iva dal 1°
gennaio del prossimo anno. In pratica si prevederebbe l’aumento
dal 10 al 23 per cento dell’Iva per i settori a maggior rischio
di evasione, come ad esempio ristorazione, alberghi e
manutenzione della casa. Questo aumento sarebbe sostenuto solo
dai consumatori che pagano in contante al ristorante o in
albergo, mentre per chi paga con carta di credito o con altri
strumenti elettronici entrerebbe in vigore un meccanismo di
rimborso, un cashback, dell’Iva pagata in più. Milano,
Finanza.com
 
Buongiorno e buona domenica a tutti.
Non so a voi, ma le parole di Boccia (Confindustria) a Cernobbio mi fanno pensare che la finanziaria sia già pronta, con Bruxelles che chiude un occhio, e che a 5* e PD non resti che vidimarla.
 
i grafici vanno saputi interpretare. Io ci vedo anche un rettangolo di accumulazione la cui rottura ( 130) avrebbe come estensione i 160

Vedi l'allegato 527171
Mah... Fibonacci può essere d'aiuto nei periodi di 'normalità', ovvero quando lo Stato è governato da un esecutivo omogeneo, esattamente il contrario di ciò che sta accadendo ora. Gli esponenti dei 5S si dimostrano spesso immaturi, impreparati, inadeguati....vivono tuttora in un mondo fantastico tutto loro. In altre parole, è sufficiente una frase strampalata e malinterpretata dall'Ue perchè i rendimenti ne risentano immediatamente con buona pace delle rette e delle figure tracciate dai grafici...
 
Buonasera a tutti :invasion:.
Domani non potro' essere presente fino a sera :(,chi mi segue :car: da anni sa quanto ci tengo a completare il percorso con il maggior numero di amici :ola:,vorrei che foste tutti presenti con chi sapete :violino:al traguardo :winner:.
Il post che ho inviato in chiaro da oltre 9 giorni :maestro: e' un riassunto di quanto verra' inoltrato all'alba con tanti numerini noiosi :bla: e ahime' dovuti :capo: ai clienti.
L'unica variante a quanto sopra sono i minuti :fonzie: non 4.320 ma meno di 1.620 di open market :ordine:,non voglio condizionare le vs prossime scelte :futuro:,vi chiedo solo di riflettere su quello che c'e' scritto :mumble::mumble: ,isolatevi da news :godo:,attacchi improvvisi :squalo:,eventuali situazioni procacciatrici si ansia :melo::brr:,concentratevi solo sull'obiettivo da raggiungere :band:.
Anche oggi il generatore di news da 27.000 usd/anno :bow: ha ripetuto un paio di volte la parola :clava: ''e' il momento di passare all'azione,basta proclami'' :clava:,i tecnici :maestro: del PIU' GRANDE PRESIDENTE DEL MONDO :bow: il piano l'hanno elaborato :tel:,lo stanno completando nei dettagli :ordine:,tra 1.620 minuti ritengo sia troppo tardi per cambiare idea :tie:,qualunque sia la vs scelta :futuro: continuate a seguire il percorso :car:.
I livelli d'ingresso in questa entusiasmante fase li conoscete :cinque:,saranno aggiornati entro 2.000 minuti :godo:,quelli successivi :car: saro' piu' preciso tra circa 3.000 minuti :godo:sempre di open market.
A domani sera,sul tardi :godo: :vado::bye:

Vedi l'allegato 527209

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grazie PAolo
cercherò di tenere staccata la spina!!!!!:accordo::accordo::accordo:
 
Bce, cresce l’attesa per l’ultimo asso di Draghi. E c’è chi vuole il jolly
Il 12 Francoforte svelerà le mosse su tassi e acquisti, ma tra gli operatori c'è chi evoca perfino l'helicopter money:  trasferimenti diretti di denaro ai cittadini
di Morya Longo

bce-sede-bloomberg-k8rF--1020x533@IlSole24Ore-Web.jpg

4' di lettura

«I mercati ripongono troppe aspettative sulla Bce». L’ex vicepresidente della Banca centrale europea, Vitor Constancio, guarda con una certa preoccupazione l’esuberanza con cui le Borse aspettano il prossimo meeting Bce del 12 settembre. Perché – spiega a Il Sole 24 Ore – i prezzi di azioni e bond scontano già tanto: non solo un taglio del tasso sui depositi, ma anche un nuovo quantitative easing in futuro. I rischi, secondo non pochi osservatori, di fronte a tante aspettative sono due: che i mercati restino delusi e che, in ogni caso, gli strumenti di politica monetaria ad oggi conosciuti abbiano ormai esaurito la loro forza.

Ecco perché sul mercato, tra il serio e il faceto, si fa strada lentamente un’idea davvero estrema: che prima o poi arrivi in Europa l’helicopter money. Soldi dall’elicottero. Cioè denaro Bce direttamente nelle tasche dei cittadini. Insomma: che la Bce presto o tardi sia costretta a rompere la “barriera del suono” della politica monetaria. In pochi ci credono davvero, quasi nessuno in realtà, ma legalmente – secondo quanto risulta al Sole – potrebbe essere possibile. E nel parterre del Forum Ambrosetti di Cernobbio, tra i tanti “no” quasi scandalizzati c’è anche chi lo auspica.

Le aspettative sulla Bce

Partiamo dalla realtà. Il mercato si aspetta che giovedì la Bce annunci il taglio del tasso sui depositi che le banche hanno presso la Bce stessa: da -0,40% a -0,50%. Ci si attende poi un allungamento della promessa di tassi bassi a lungo (la forward guidance). E si punta su un nuovo Quantitative easing (Qe): cioè nuove iniezioni di liquidità Bce (sul mercato si ipotizzano 30-40 miliardi al mese per 9-12 mesi) comprando titoli sul mercato. Non subito, ma presto. E dato che i Titoli di Stato da comprare sono sempre meno, ci si sbizzarrisce a immaginare cosa l’Eurotower potrebbe rastrellare. Fino a ipotizzare che si metta ad acquistare azioni in Borsa.
Ma anche se questo accadesse, quali effetti si potrebbero immaginare a sostegno dell’inflazione e dell’economia europea? I tassi dei bond sono già sotto zero in quasi tutta Europa. Questa situazione mette le banche in grave difficoltà, lasciando molti dubbi sui benefici. Cosa può cambiare – si domandano in tanti - portando i tassi ancora più giù? Per non parlare degli effetti collaterali, perché il Quantitative easing crea potenziali bolle finanziarie e diseguaglianze sociali.

C’è chi, come Gianluca Garbi (amministratore di Banca Sistema) ritiene che un nuovo Qe un effetto positivo comunque l’avrebbe: ridurrebbe gli spread tra i titoli di Stato (perché i tassi dei Bund più di tanto non possono scendere) e questo potrebbe aprire la strada ai primi embrioni di Eurobond (cioè titoli di Stato comuni europei). C’è invece chi – come l’ex presidente della FSA inglese Adair Turner – pensa che anche un Qe avrebbe poco effetto. In ogni caso quello che un tempo era un bazooka monetario, ora rischia di rivelarsi una banale pistola.

L’elicottero della cuccagna

Ecco dunque che sul mercato ci si domanda quali possano essere le alternative. L’ex vice presidente Bce Vitor Constancio taglia corto: «È arrivato il momento delle politiche fiscali». Come dire: la politica monetaria non ha più molto da dire, può solo mantenere la spinta espansiva. Ma sul mercato – come detto – girano nuove suggestioni. Tra le tante proposte (una anche dell’ex vicepresidente della Fed Stanley Fischer), quella più suggestiva è arrivata da Moritz Kraemer, chief economic adviser di Acreditus, in un articolo sul Financial Times: la Bce potrebbe trasferire qualcosa come 200 euro ogni mese a ogni cittadino europeo, cifra che si ridurrebbe man mano che l’inflazione sale e che si azzererebbe quando l’inflazione raggiunge il 2%. Manovra completamente fuori dagli schemi, certo, ma non esplicitamente vietata dai Trattati.


«Il finanziamento diretto ai cittadini eviterebbe le controindicazioni di quello ai Governi – osserva con un certo entusiasmo Turner, incontrato a Cernobbio -. Quest’ultimo crea infatti il pericolo che i Governi usino i soldi della banca centrale per spese elettorali, mentre se i soldi vanno direttamente ai cittadini questo rischio non sussiste. L’economia europea è stata sostenuta dall’export per anni, ma ora questo pilastro viene meno. Per questo bisogna sostenere i consumi interni». Ci sono però anche i rischi e difficoltà. Per esempio non tutte le banche europee sono controparti dell’Eurosistema: questo significa che accreditare 200 euro a tutti i cittadini sarebbe difficile. «Per di più – osserva un esperto in materia – bisognerebbe fidarsi delle banche: chi controlla che un cittadino non apra molteplici conti?». Infine, sebbene non esplicitamente vietata dai Trattati, una manovra del genere genererebbe di certo contenziosi nei Tribunali e nelle Corti.

Insomma, fin tanto che la fantasia vola tutto sembra facile ma nel mondo reale le difficoltà sono tante. Soprattutto politiche. Resta però la domanda: le vecchie politiche non convenzionali hanno ancora effetto? Quali altri conigli ci sono nel cilindro della Bce?

MODE OFF ;)
 
Buonasera a tutti :invasion:.
Domani non potro' essere presente fino a sera :(,chi mi segue :car: da anni sa quanto ci tengo a completare il percorso con il maggior numero di amici :ola:,vorrei che foste tutti presenti con chi sapete :violino:al traguardo :winner:.
Il post che ho inviato in chiaro da oltre 9 giorni :maestro: e' un riassunto di quanto verra' inoltrato all'alba con tanti numerini noiosi :bla: e ahime' dovuti :capo: ai clienti.
L'unica variante a quanto sopra sono i minuti :fonzie: non 4.320 ma meno di 1.620 di open market :ordine:,non voglio condizionare le vs prossime scelte :futuro:,vi chiedo solo di riflettere su quello che c'e' scritto :mumble::mumble: ,isolatevi da news :godo:,attacchi improvvisi :squalo:,eventuali situazioni procacciatrici si ansia :melo::brr:,concentratevi solo sull'obiettivo da raggiungere :band:.
Anche oggi il generatore di news da 27.000 usd/anno :bow: ha ripetuto un paio di volte la parola :clava: ''e' il momento di passare all'azione,basta proclami'' :clava:,i tecnici :maestro: del PIU' GRANDE PRESIDENTE DEL MONDO :bow: il piano l'hanno elaborato :tel:,lo stanno completando nei dettagli :ordine:,tra 1.620 minuti ritengo sia troppo tardi per cambiare idea :tie:,qualunque sia la vs scelta :futuro: continuate a seguire il percorso :car:.
I livelli d'ingresso in questa entusiasmante fase li conoscete :cinque:,saranno aggiornati entro 2.000 minuti :godo:,quelli successivi :car: saro' piu' preciso tra circa 3.000 minuti :godo:sempre di open market.
A domani sera,sul tardi :godo: :vado::bye:

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Vedi l'allegato 527211

Grazie Paolo:bow:
 
Bce, cresce l’attesa per l’ultimo asso di Draghi. E c’è chi vuole il jolly
Il 12 Francoforte svelerà le mosse su tassi e acquisti, ma tra gli operatori c'è chi evoca perfino l'helicopter money:  trasferimenti diretti di denaro ai cittadini
di Morya Longo

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4' di lettura

«I mercati ripongono troppe aspettative sulla Bce». L’ex vicepresidente della Banca centrale europea, Vitor Constancio, guarda con una certa preoccupazione l’esuberanza con cui le Borse aspettano il prossimo meeting Bce del 12 settembre. Perché – spiega a Il Sole 24 Ore – i prezzi di azioni e bond scontano già tanto: non solo un taglio del tasso sui depositi, ma anche un nuovo quantitative easing in futuro. I rischi, secondo non pochi osservatori, di fronte a tante aspettative sono due: che i mercati restino delusi e che, in ogni caso, gli strumenti di politica monetaria ad oggi conosciuti abbiano ormai esaurito la loro forza.

Ecco perché sul mercato, tra il serio e il faceto, si fa strada lentamente un’idea davvero estrema: che prima o poi arrivi in Europa l’helicopter money. Soldi dall’elicottero. Cioè denaro Bce direttamente nelle tasche dei cittadini. Insomma: che la Bce presto o tardi sia costretta a rompere la “barriera del suono” della politica monetaria. In pochi ci credono davvero, quasi nessuno in realtà, ma legalmente – secondo quanto risulta al Sole – potrebbe essere possibile. E nel parterre del Forum Ambrosetti di Cernobbio, tra i tanti “no” quasi scandalizzati c’è anche chi lo auspica.

Le aspettative sulla Bce

Partiamo dalla realtà. Il mercato si aspetta che giovedì la Bce annunci il taglio del tasso sui depositi che le banche hanno presso la Bce stessa: da -0,40% a -0,50%. Ci si attende poi un allungamento della promessa di tassi bassi a lungo (la forward guidance). E si punta su un nuovo Quantitative easing (Qe): cioè nuove iniezioni di liquidità Bce (sul mercato si ipotizzano 30-40 miliardi al mese per 9-12 mesi) comprando titoli sul mercato. Non subito, ma presto. E dato che i Titoli di Stato da comprare sono sempre meno, ci si sbizzarrisce a immaginare cosa l’Eurotower potrebbe rastrellare. Fino a ipotizzare che si metta ad acquistare azioni in Borsa.
Ma anche se questo accadesse, quali effetti si potrebbero immaginare a sostegno dell’inflazione e dell’economia europea? I tassi dei bond sono già sotto zero in quasi tutta Europa. Questa situazione mette le banche in grave difficoltà, lasciando molti dubbi sui benefici. Cosa può cambiare – si domandano in tanti - portando i tassi ancora più giù? Per non parlare degli effetti collaterali, perché il Quantitative easing crea potenziali bolle finanziarie e diseguaglianze sociali.

C’è chi, come Gianluca Garbi (amministratore di Banca Sistema) ritiene che un nuovo Qe un effetto positivo comunque l’avrebbe: ridurrebbe gli spread tra i titoli di Stato (perché i tassi dei Bund più di tanto non possono scendere) e questo potrebbe aprire la strada ai primi embrioni di Eurobond (cioè titoli di Stato comuni europei). C’è invece chi – come l’ex presidente della FSA inglese Adair Turner – pensa che anche un Qe avrebbe poco effetto. In ogni caso quello che un tempo era un bazooka monetario, ora rischia di rivelarsi una banale pistola.

L’elicottero della cuccagna

Ecco dunque che sul mercato ci si domanda quali possano essere le alternative. L’ex vice presidente Bce Vitor Constancio taglia corto: «È arrivato il momento delle politiche fiscali». Come dire: la politica monetaria non ha più molto da dire, può solo mantenere la spinta espansiva. Ma sul mercato – come detto – girano nuove suggestioni. Tra le tante proposte (una anche dell’ex vicepresidente della Fed Stanley Fischer), quella più suggestiva è arrivata da Moritz Kraemer, chief economic adviser di Acreditus, in un articolo sul Financial Times: la Bce potrebbe trasferire qualcosa come 200 euro ogni mese a ogni cittadino europeo, cifra che si ridurrebbe man mano che l’inflazione sale e che si azzererebbe quando l’inflazione raggiunge il 2%. Manovra completamente fuori dagli schemi, certo, ma non esplicitamente vietata dai Trattati.


«Il finanziamento diretto ai cittadini eviterebbe le controindicazioni di quello ai Governi – osserva con un certo entusiasmo Turner, incontrato a Cernobbio -. Quest’ultimo crea infatti il pericolo che i Governi usino i soldi della banca centrale per spese elettorali, mentre se i soldi vanno direttamente ai cittadini questo rischio non sussiste. L’economia europea è stata sostenuta dall’export per anni, ma ora questo pilastro viene meno. Per questo bisogna sostenere i consumi interni». Ci sono però anche i rischi e difficoltà. Per esempio non tutte le banche europee sono controparti dell’Eurosistema: questo significa che accreditare 200 euro a tutti i cittadini sarebbe difficile. «Per di più – osserva un esperto in materia – bisognerebbe fidarsi delle banche: chi controlla che un cittadino non apra molteplici conti?». Infine, sebbene non esplicitamente vietata dai Trattati, una manovra del genere genererebbe di certo contenziosi nei Tribunali e nelle Corti.

Insomma, fin tanto che la fantasia vola tutto sembra facile ma nel mondo reale le difficoltà sono tante. Soprattutto politiche. Resta però la domanda: le vecchie politiche non convenzionali hanno ancora effetto? Quali altri conigli ci sono nel cilindro della Bce?

MODE OFF ;)
Bè 200 euri al mese. Siamo in sei.... se me li danno prometto di spenderli tutti :devil:
 

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