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William Delbert GANN 1878-1955 è considerato invece il più grande trader di tutti i tempi. Gann metteva alla base dei suoi successi l’ insegnamento della Bibbia “
Niente di nuovo sotto il sole, ciò che è stato sarà … “. Per dire che gli errori umani si ripetono nel tempo e si concretizzano in onde e configurazioni ricorrenti da sfruttare in analisi tecnica al fine di individuare tempestivamente l’ inversione di tendenza di un fenomeno. Durante la grande depressione del 1929 e negli anni a seguire, quando tutti o quasi lamentavano enormi perdite, GANN riuscì ad arricchirsi come nessuno, sfruttando i suoi metodi vincenti. Dopo la sua morte tutti i più accaniti studiosi hanno cercato di capirne i segreti, ma forse GANN se ne portò una buona parte nella tomba. Ai posteri è così rimasta solo una opera incompleta che ancora oggi risulta essere oggetto di studio !
Le ventiquattro regole infallibili di W.D. Gann
Diceva Gann: "Per operare con successo nel mercato azionario, il trader deve adottare regole precise, e seguirle fedelmente. Le regole esposte qui sotto sono basate sulla mia personale esperienza, e chi le seguirà difficilmente non avrà successo."
Leggiamole, dal libro di W. D. Gann, "45 anni a Wall Street", pubblicato nel 1949. Per operare con successo nel mercato azionario, il trader deve adottare regole precise, e seguirle fedelmente. Le regole esposte qui sotto sono basate sulla mia personale esperienza, e chi le seguirà difficilmente non avrà successo.
1. Quanto capitale usi: dividi il tuo capitale in 10 parti uguali e non rischiare mai più di un decimo del tuo capitale in una singola movimentazione;
2. usa gli ordini “stop loss”. Proteggi sempre ogni tua operazione con un ordine stop loss 3 o 5 punti sotto;
3. non fare troppe operazioni: questo potrebbe essere in conflitto con la regola sull’uso del capitale;
4. non permettere che un profitto si trasformi in una perdita. Dopo aver conseguito un profitto superiore al 3% alza il tuo ordine stop loss in modo da proteggere il tuo capitale investito;
5. non andare contro il trend. Non comprare o vendere se non hai verificato il trend con i tuoi grafici;
6. quando sei in dubbio esci dal mercato, e allo stesso modo non entrarci;
7. opera solo su azioni con una buona dinamica di prezzo. Stai lontano da quelle che si muovono lentamente;
8. distribuisci il tuo rischio. Opera se possibile su 4 o 5 azioni. Evita di mettere tutto il tuo capitale sulla stessa azione;
9. non dare mai ordini limitati: opera al prezzo di mercato;
10. non chiudere le tue posizioni senza una buona ragione, ma metti sempre gli stop loss per proteggere i profitti;
11. accumula un surplus. Dopo una serie di operazioni chiuse in utile, metti un po’ di denaro in un conto riservato ai tuoi profitti di Borsa, da usare solo nei casi di emergenza o nei momenti di panico;
12. non comprare mai solo per incassare il dividendo;
13. non fare mai media al ribasso. Questo è uno dei peggiori sbagli che un trader possa fare;
14. non uscire dal mercato solo perché non hai più pazienza, e allo stesso modo non entrare solo perché non sei più capace di aspettare;
15. evita di prendere piccoli profitti e grandi perdite;
16. non cancellare mai un ordine stop loss dopo averlo dato quando hai fatto l’operazione;
17. evita di entrare e uscire dal mercato troppo spesso;
18. cerca di essere capace di andare corto tanto quanto sei capace di andare lungo. Segui il trend e fai i soldi;
19. non comprare mai solo perché il prezzo di una azione è basso, e allo stesso modo non andare corto solo perché il prezzo è alto;
20. stai attendo a non “piramidare” (reinvestire guadagni conseguiti nell'acquisto di titoli al rialzo per acquisire altri titoli) al momento sbagliato. Aspetta finché l’azione ha rotto i livelli di resistenza prima di comprare ancora, e aspetta fino a che ha violato i livelli di distribuzione prima di vendere ancora;
21. scegli le azioni con scarso flottante per “piramidare” comprando, e le azioni con largo flottante per “piramidare” vendendo allo scoperto;
22. non fare mai “hedging” delle tue posizioni. Se sei lungo di un’azione e questa comincia a scendere, non venderne un’altra allo scoperto per coprirti. Esci dal mercato; prenditi la perdita e aspetta un’altra opportunità;
23. non cambiare la tua posizione sul mercato senza un buon motivo. Quando fai un’operazione, mantienila in base a una motivazione fondata o secondo un tuo precedente piano; e in seguito non chiuderla senza una indicazione precisa del fatto che il trend è cambiato;
24. evita di aumentare il numero delle tue operazioni dopo un lungo periodo di successi o un periodo di operazioni chiuse con profitto.In questo periodo l'andamento della borsa divenne un termometro essenziale della salute delle varie economie.
E proprio durante gli anni della BELLE EPOQUE che i tre padri dell’ analisi tecnica vissero la loro giovinezza. L'eccezionalità dello sviluppo civile, economico e culturale di questo periodo vissuto così intensamente,
era però destinato a finire precipitosamente. Il lungo periodo di pace e prosperità era destinato a concludersi.
Già un segno premonitore della fine di questo agiato periodo si era avuto nel 1912 quando una mattina la gente si svegliò con la brutta notizia che il Titanic, simbolo di questa agiatezza, era colato a picco. Erano morte più di 1000 persone e sebbene non a causa di una guerra, l’ episodio destò non poco sconcerto, quasi un segno premonitore che qualcosa di peggio potesse accadere e che parte del benessere e della spensieratezza che in quel tempo galleggiava nel mondo, potesse colare definitivamente a picco come il Titanic. Il sogno più bello di questa epoca era stato infranto. Va ricordato che in quella sciagura le persone meno agiate e meno importanti che erano su quella nave furono rinchiuse nelle stive affinchè non fossero da intralcio alla salvezza delle persone più abbienti.
Fu quello un segno premonitore in quanto ciò che poi accadde solo due anni più tardi con lo scoppio della prima grande guerra cancellò tutte le speranze e le illusioni della BELLE EPOQUE. L’Europa, in piena euforia da progresso precipitò, così, inaspettatamente, nel terribile baratro della prima guerra mondiale.
Il 1914 segna la fine di un’epoca, la belle epoque e con essa la fine di un sistema di vita, di un modo di vivere, di un mondo. Il primo conflitto mondiale ha rappresentato il grande spartiacque della storia moderna. Sistemi politici e sociali, in piedi da secoli, si sgretolarono. Altri furono radicalmente trasformati. Andarono perdute secolari certezze. La seconda guerra mondiale in seguito continuò, ampliò e confermò questo cambiamento.
Nel 1968
Charles de Gaulle, in un suo discorso affermò: “È trascorso mezzo secolo, ma la tragica cicatrice lasci..."
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