Btp 2036: forte domanda da investitori esteri
Sono oltre 400 investitori gli investitori che hanno
partecipato, per una domanda complessiva pari a oltre 50
miliardi di euro. Questi alcuni numeri snocciolati dal
ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) sull'emissione
del nuovo Btp a 15 anni, con scadenza primo marzo 2036 e cedola
annua dell’1,45%. Poco più della metà del collocamento è stato
sottoscritto da fund manager (circa il 53%), mentre le banche
ne hanno sottoscritto circa il 23%. Gli investitori con un
orizzonte di investimento di lungo periodo hanno acquistato il
18,5% dell’emissione (in particolare il 12% è andato a fondi
pensione e assicurazioni, mentre il 6,5% è stato allocato a
banche centrali e istituzioni governative). Agli hedge fund è
stato allocato il 5,3% dell’ammontare complessivo. Le imprese
non finanziarie hanno partecipato all’emissione con una quota
residuale pari allo 0,2%. Il Tesoro ha comunicato che la
distribuzione geografica del titolo è stata estremamente
diversificata, con una partecipazione che ha visto il
coinvolgimento di oltre 30 paesi: gli investitori esteri si
sono aggiudicati poco meno dei due terzi dell’emissione
(63,4%), mentre gli investitori domestici ne hanno sottoscritto
il 36,6%. Tra gli investitori esteri, di rilievo è stata in
particolare la quota sottoscritta da investitori nordamericani
(13,3%). Il resto del collocamento è stato allocato in larga
parte in Europa (45,2%), ed in particolare in Germania (10,3%),
nel Regno Unito (9,9%), nei Paesi Scandinavi (7,4%), in Francia
(6,3%), nei paesi della penisola iberica (5%), in Svizzera
(3,3%), in Benelux (1,2%) e in altri paesi europei (1,8%).
Significativa la partecipazione di investitori asiatici, che si
sono aggiudicati il 2,7% dell’emissione. Il resto
dell’emissione è sottoscritto da investitori mediorientali
(1,9%), mentre una quota residuale pari allo 0,3% è stata
allocata ad investitori residenti in altri paesi. Milano,
Finanza.com