Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato (2 lettori)

leosoier

Forumer storico
Non so se ricordi il 1992 (io c'ero e già compravo da un po di anni Btp ,compreso il 2023 l'anno dopo appena emesso; 9% di cedola).Ricordo che l'arrabbiatura generale era alta in quegli anni ma se non ci fosse stato quell'evento(che risanò in parte la svalutazione della lira)a cavallo dell'estate -autunno, sarebbe stato molto peggio. Il prelievo forzoso sui conti degli Italiani, Amato e il collasso della Lira. Per non dimenticare. Piuttosto ora servirebbe più informazione finanziaria alla gente e dopo 31 anni non ce la possiamo fare :nnoo: (nell'era internettiana ma a volte è l'esatto contrario e si rivela un boomerang) ,anche perchè gli italiani detengono 5 miliardi di € di liquidità nei conti, anche se ci credo poco! Non potrebbero nemmeno DEtenere i Btp a cui fai riferimento te (si innescano vendite a go go con uno spread già a sti livelli hai voglia di credito d'imposta) ma succede cosi anche all'estero che propinano fondi investendo un tot in 10 anni ,ogni anno a caricamento e ti rendono uno zero virgola alla fine purchè non disinvesti.:wall: Se prendiamo l'esempio degli ultimi "Futura" emessi(non mi pronuncio sulla loro bontà)chi è che si accolla un rischio cosi grande(ora perderebbe un 30% circa)dalla loro emissione ed una cedola bassa coi tempi che corrono ?! Io no di certo ed anche qui ho avuto modo di interloquire tempo fa. A proposito dei Btp lunghi anni fa quando andavo in tutte le banche dell'Emilia Romagna a testare i prodotti che propinavano(belle dipendenti giovani e istruite su cosa dovevano vendere al cliente) chiedendo lumi sul Btp 2037;4% (che manco lo conoscevano; parlo del 2006-2010 circa quando fu emesso )non mi hanno mai assecondato sull'acquisto dicendo che erano prodotti molto rischiosi per il cliente (ma non per loro).Se andiamo a vedere cosa detengono le istituzioni, fondazioni ecc. si scopre che hanno solo Btp lunghi in portafoglio ed a cedola alta . IL problema è che le emissioni vecchie ormai scadono e si devono per forza rinnovare con quelli a disposizione oggi. PS: Se un Btp 2072 è rischioso comprarlo adesso (2,15% cedola con tassi in rialzo e inflazione all'8% dovrebbe salire il premio ed sono in tanti a pensarlo)lo sarà anche un 2037;4% a 100 come quotazione .Le banche straniere ci mettono in guardia dicendocelo in tutte le lingue. Per avere un rendimento adeguato dovrebbero scendere ancora di un 10% o forse più e qui entra in gioco il debito pubblico italico monstre ed un possibile declassamento a "negativo" da parte delle agenzie di rating. Le date sono già acquisite ed ora la parola passerà alla politica che entro qualche mese dovrà rassicurare il mercato. Buona notte


B giorno si ne abbiamo gia discusso, il discorso è sempre quello. Io ho iniziato a capire di Btp dal 1996 fra Italia e obbligazioni in lire ECU e marchi. All' epoca in banca, 4 gatti avevano azioni derivati e fondi, mentre il 90% degli Italiani conosceva solo Bot CTZ BTP e soprattutto Buoni postali, piu le polizze vita al 29% di detrazione fiscale/anno (se non sbaglio) e negli anni 80 era al 41%.
Pazzesco, fatticonto che regali facevano quelli del PSI e del Pentapartito.
Anni 90, il rating dell Italia (valuta locale) era vicino alla AA, non eravamo alla BBB di adesso...Questo perchè eravamo come i giapponesi, proprietari di titoli italiani e la gente (forse non consapevole) teneva e portava a scadenza.
Conosco una persona che ha sottoscritto 10mln di lire in B Postali 30ennali del 1995, a scadenza 2025 avrà circa 45mila euro netti. Si comprava e si teneva.
Come han risolto tute le crisi italiane dagli anni 90 in poi? Con tasse + tasse e riforme per impoverire la popolazione e pagare. E' sempre stato cosi...

Di soldi liquidi nei C.C. ce ne saranno 1600mld o di meno, ma la gente ha sempre meno BTP per via dei tassi negativi degli ultimi 5 anni.
Io ricordo che negli anni 90 con l'inflazione al 5% avevamo i Bot al 6% e la banca ti dava un 5% sui soldi liquidi che avevi nel C.C. Adesso con inlfazione al 8%, non hai nulla, 0%.
E' da un anno (settem. 2021), che l'inflazione viaggia sopra il 3% fino al 8% di adesso, ma i tassi BCE non sono + saliti "paro paro" come succedeva negli anni '90...
Solo adesso il tasso BCE sta allo 0.5% anche per i tedeschi, troppo tardi per aumentare e pareggiare il conto.


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---- Il prelievo forzoso sui conti degli Italiani, Amato e il collasso della Lira. Per non dimenticare. Guarda che il prelievo forzono dello 6 per mille in un colpo solo di Amato del 1993, lo stanno facendo ogni anno al 0.2% dal 2012, per cui in 3 anni ti fai una tassa Amato dello 0.6%. ne consegue che abbiamo gia pagato 3 volte la Tassa Amato. La gente ha gia dimenticato..


---- "Non potrebbero nemmeno detenere i Btp a cui fai riferimento te (si innescano vendite a go go con uno spread già a sti livelli hai voglia di credito d'imposta)"
Dagli l'incentivo e la gente compra e tiene, non vende. I BTP days senza commissioni del novembre dicembre 2011:

Ps una curiosita: che dire degli indignati che dicevano di non pagare il debito? --> Magari hanno studiato all Universita negli USA, grazie ai soldi di papà, fatti negli anni 80-90 con le polizze vita e i buoni postali. :rolleyes:

 
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stefanofabb

GAIN/Welcome
Stamane non avrei mai detto che che si partisse in questo modo. I future erano positivi ed pensavo ad un rialzo del 2% circa (Btp 2072)ma lo troviamo qui. Auspico chiusure almeno sulle precedenti ,buon giorno
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
(Teleborsa) - "Si percepisce grande preoccupazione. È evidente che il clima dei prossimi mesi è molto complesso. Serve responsabilità e capacità di decidere per il bene del Paese". Lo ha detto Emma Marcegaglia, presidente della Marcegaglia Holding ed ex numero uno di Confindustria, in merito al clima che si respira tra gli imprenditori al forum Ambrosetti, al via oggi.



"Questi prezzi del gas e dell'energia sono insostenibili. Servono soluzioni soprattutto a livello europeo e servono immediatamente. Non possiamo aspettare mesi ma nemmeno più giorni. Qui bisogna agire subito", ha aggiunto Marcegaglia secondo la quale "C'è il rischio, quasi la certezza di non riuscire più a fare alcune produzioni, il che vorrebbe dire anche cassa integrazione per i lavoratori e povertà per le famiglie".

"Ci sono produzioni che non stanno più in piedi ma in generale per un paese manifatturiero e di trasformazione come il nostro è tutto il sistema produttivo che rischia di non reggere", ha spiegato ancora.

"Il price cap europeo penso sia la soluzione migliori, Draghi la sta proponendo da mesi - ha proseguito -. Speriamo che al consiglio europeo dei prossimi giorni ci sia un avanzamento. Se questo non dovesse avvenire, c'è il rischio che l'Europa si rompa. Davanti a un problema come questo, che riguarda tutti, simile alla pandemia e alla crisi finanziaria, serve una soluzione congiunta". "Mi sembra che Putin apra e chiuda i rubinetti del gas seguendo logiche non legate ai prezzi ma a questioni assolutamente geopolitiche, sperando così di dividere l'Europa - ha sottolineato l'ex presidente di Confindustria -. Io vorrei vedere un price cap anche in presenza di queste minacce".

Se l'Europa non interviene, serve uno scostamento di bilancio? "Preferirei di no. Se però l'Europa non dovesse decidere, dovremo pensare di ragionarci", ha risposto Marcegaglia.

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Leggi la notizia sul sito teleborsa.it

Emissione News: 2022-09-02 14:33:02
 

bancor

Forumer storico
Ho presente che per gli industriali il mondo si divide in due categorie: gli industriali e quelli che devono aiutare gli industriali. Detto questo il ragionamento della Marcegaglia è corretto. Una situazione interna, europea e mondiale così complesse non può essere gestita - senza pagare pegno - da gente senza arte né parte. Chiunque, nella complessità attuale, possieda titoli di Stato non si accontenta certo dei tassi attuali. Se poi vede di cosa e con quale leggerezza parlano i nostri politici, si sconfortano ancor più. Il 4% netto sul Btp 72 non paga certo il rischio e i rendimenti sulle scadenze inferiori non pagano il rischio e manco l'inflazione. Per eccesso di ottimismo ho investito una parte dei miei risparmi (tutti liquidi) il Btp inflation linked, pur nella quasi certezza che andranno giù. Ma anche la liquidità è a rischio, vista la quantità di debito detenuta dalle banche.
 

stefanofabb

GAIN/Welcome
I Btpi da quando sono stati emessi non hanno mai e poi mai pagato la percentuale degli omonimi a tasso fisso(sommando cedola fissa e indicizzazione si intende). Incassai dopo averlo venduto nei quasi 4 anni(Btpi 2041;2,55%) in mio possesso, un 3% circa lordo annualizzato. Dai calcoli "astrusi" fatti il coefficiente di indicizzazione non mi ha reso il dovuto perchè negli anni aggiornarono il paniere (HICP ) più volte mettendoci dentro capra e cavoli . Secondo il mio modo di vedere non seguiva la regola ,buona sera. . I Btp indicizzati sono ottimi titoli per fare cassa allo stato e pure tutti quelli che hanno emesso dopo(Italia, Futura, Green ecc..)hanno scambi molto bassi e prezzano meno degli omonimi a cedola fissa e rendono pure di meno.
 

camaleonte

Forumer storico
BREAKINGVIEWS-Bce ha ragioni per evitare rialzi da panico
Oggi 11:53 - RSF
(L'autore è un'editorialista Reuters Breakingviews. Le opinioni espresse nell'articolo sono le sue)
di Pierre Briancon
LONDRA, 2 settembre (Reuters Breakingviews) - Stretta tra il pericolo dell'inflazione e il rischio di recessione, la Banca centrale europea ha scelto di continuare ad aumentare i tassi nella speranza che i prezzi, che ora crescono del 9% all'anno nella zona euro, smettano di salire.

La questione è quanto velocemente e quanto duramente Francoforte debba affondare il colpo. Con il rischio di un grave rallentamento dell'economia l'anno prossimo, un rialzo troppo consistente la prossima settimana potrebbe apparire come un attacco di panico.

Non c'è dubbio che la Bce debba agire. La Bce ha tardato ad aumentare il suo tasso di riferimento, che è rimasto negativo per otto anni fino a luglio e che adesso è ancora allo 0%.

L'inflazione è stata spinta dal balzo dei prezzi dell'energia e dei generi alimentari, ma anche depurata da questi effetti, la cosiddetta inflazione "core" si è attestata ad agosto al 4,3% annuo, ben al di sopra dell'obiettivo ufficiale della Bce del 2%.

Isabel Schnabel, membro del Consiglio direttivo, ha indicato che la Bce si sta orientando verso il campo dei "falchi", affermando che, recessione o meno, è giunto il momento di combattere l'inflazione "con forza".

Gli analisti di Pictet si aspettano ora un rialzo dello 0,75% la prossima settimana, dopo un aumento dello 0,5% a luglio. I prezzi del mercato monetario suggeriscono che il tasso di base della Bce raggiungerà il 2,3% l'anno prossimo, secondo i prezzi di Refinitiv.

Queste ipotesi sono corroborate dal percorso scelto dalla Federal Reserve statunitense, che è stata più aggressiva nell'aumentare i tassi. Di conseguenza, l'euro si è indebolito rispetto al dollaro, creando un'altra fonte di inflazione importata di cui la Bce deve preoccuparsi.

Tuttavia, il capo economista della Bce Philip Lane ha sostenuto che, qualunque sia il livello dei tassi raggiunto alla fine del ciclo di inasprimento, l'importante è arrivarci gradualmente.

Aumenti regolari più contenuti consentirebbero alla banca centrale di adeguare la propria politica se il rallentamento previsto si trasformasse in una vera e propria recessione. In questo senso, aumenti regolari e moderati dello 0,25% o dello 0,5% in ciascuna delle prossime riunioni della Bce attenuerebbero le conseguenze del giro di vite sull'inflazione.

Vista la probabilità che la Bce non si curi eccessivamente dei timori di recessione, starà ai politici fare di più per combatterla. Ma tre anni di crisi, dalla pandemia alla guerra in Ucraina, hanno fatto lievitare il debito pubblico in tutta la zona euro dall'84% del Pil nel 2019 al 96% dello scorso anno - un aumento che potrebbe ancora proseguire.

I costi di rifinanziamento in tutta la regione continuano ad aumentare in modo significativo. Il pericolo principale per l'Europa è ora la recessione senza un cuscinetto fiscale. Per la Bce, un eccesso di zelo nel rialzare i tassi, rischia di essere seguito da una scomposta marcia indietro.
 

bancor

Forumer storico
Saranno un cattivo affare gli indicizzati, ma comprai il Btp Italia 25. Negli anni è stato sempre sopra la pari e, mentre l'equivalente fisso ha dato zero virgola, l'indicizzato sta pagando succose cedole.
 

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