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Banche, a dicembre gelata sul credito alle imprese in Italia. Prestiti in calo di 14 miliardi
di Francesco Ninfole
Secondo i dati Bankitalia la variazione annua è stata nulla rispetto al +2,7% di novembre. Tassi in rialzo al 3,55%. Hanno inciso la frenata economica e le politiche Bce | Ok Bce ai dividendi delle banche. Ma 24 istituti sono sotto le attese sugli npl
Forte battuta d’arresto per il credito alle imprese in Italia a dicembre. Nell’ultimo mese c’è stato un calo di 14 miliardi, su uno stock complessivo che è ora di 649 miliardi. Una discesa così rilevante nei flussi mensili non si vedeva da dicembre 2018, secondo i dati della Banca d’Italia. Le flessioni più significative si verificano in genere a fine anno o alla...




Lentamente, il rialzo dei tassi comincia a produrre i suoi effetti e adesso, con pazienza, attendiamo che il processo si inverta perchè, nulla rimane come prima per sempre...!
 
(Alliance News) - I prezzi al consumo in Cina sono diminuiti a gennaio rispetto al mese precedente, secondo i dati resi noti dall'Ufficio nazionale di statistica del Paese venerdì, ma l'inflazione è accelerata su base annua. L'indice dei prezzi al consumo ha visto un calo mensile dello 0,8% a gennaio dopo che i prezzi sono rimasti invariati a dicembre rispetto al mese precedente. Il dato era inferiore al consenso di mercato dello 0,7%, come citato da FXStreet. Su base annua, l'inflazione è stata del 2,1% a gennaio, in salita rispetto all'1,8% di dicembre. Questo dat o era leggermente al di sotto del consenso di mercato del 2,2%. I prezzi alla produzione sono diminuiti dello 0,8% su base annua rispetto al calo dello 0,7% di dicembre e alle aspettative del mercato di un calo dello 0,5%. I prezzi erano in calo dello 0,4% a gennaio rispetto a dicembre dopo il calo dello 0,5% su base mensile di dicembre rispetto a novembre. Di Elizabeth Winter, Alliance News senior markets reporter, e tradotto da Giuseppe Fabio Ciccomascolo Commenti e domande a [email protected] Copyright 2023 Alliance News IS Italian Service Ltd. Tutti i diritti riservati.

Emissione News: 2023-02-10 08:48:28
 
Alcuni Paesi Ue molto chiusi a idea fondo sovrano europeo - Meloni
Oggi 13:27 - RSF
MILANO, 10 febbraio (Reuters) - Alcuni Paesi Ue sono chiusi all'idea di creare un fondo sovrano europeo.

A dirlo è la premier Giorgia Meloni.

"Non è una discussione facile. Ci sono nazioni che sono molto chiuse rispetto a queste ipotesi, ma non credo sia uno schema diverso da quello visto nel Next Generation Ue", ha sottolineato la presidente del consiglio nella conferenza stampa al termine del consiglio europeo straordinario.
 

ALNEWS
15:46:07
UK evita per poco la recessione ma non si sa per quanto ancora
(Alliance News) - Nonostante gli scioperi nazionali, l'inflazione alle stelle e un inverno gelido, l'economia britannica è riuscita a evitare una recessione tecnica nell'ultimo trimestre del 2022. Tuttavia, con l'economia che non ha registrato alcuna crescita nel quarto trimestre, Craig Erlam di Oanda ritiene che il tempo dei festeggiamenti non è ancora giunto, poiché la recessione è stata evitata con un margine minimo, suggerendo che potrebbe essere stata semplicemente spostata più in là. Secondo una prima stima dell'Office for National Statistics, il prodotto interno lordo del quarto trimestre non ha registrato alcuna crescita rispetto al terzo trimestre. Questo dato segue la revisione della contrazione dello 0,2% registrata nel terzo trimestre. Ciò significa che il Regno Unito ha evitato una recessione tecnica, definita come due trimestri consecutivi di crescita negativa. Susannah Streeter di Hargreaves Lansdown ha suggerito che il Regno Unito, invece di "fare il salto temporale e prepararsi a un ritorno alla recessione degli anni Settanta", potrebbe ora dirigersi verso un "periodo di stagnazione in stile primi anni Duemila". Francesco Pesole di ING è ancora più pessimista. La debolezza del quarto trimestre si è concentrata a dicembre, ha osservato, il che significa che il punto di partenza per il primo trimestre è ora più basso. Questo, ha sostenuto, significa "quasi certamente" che l'economia britannica subirà una contrazione, "anche se l'attività nel trimestre dovesse effettivamente ristagnare". "La nostra opinione è che avremo un calo dello 0,3%-0,4% del PIL nel primo trimestre e probabilmente un leggero calo nel secondo. La recessione sembra ancora un'ipotesi di base limitata", ha dichiarato Pesole. Gli analisti di Pantheon Macroeconomics sono stati ampiamente d'accordo, prevedendo un calo del PIL di "quasi l'1%" tra il quarto trimestre 2022 e il secondo trimestre 2023. La contrazione, sostengono, sarebbe la risposta alla "stretta simultanea della politica monetaria e fiscale", che "comprimerà ulteriormente i redditi reali disponibili delle famiglie, spingerà le imprese a ridurre l'occupazione e gli investimenti e innescherà un forte calo degli investimenti residenziali". "Con altri Paesi che si trovano ad affrontare venti contrari meno severi da parte della politica monetaria e fiscale, il Regno Unito sarà probabilmente l'unico tra le economie avanzate a registrare un calo del PIL quest'anno", hanno aggiunto. Victoria Scholar, dell'interactive investor, ha dichiarato che la lettura del PIL di venerdì pone la banca centrale britannica nella "non invidiabile posizione" di cercare di aumentare i tassi di interesse nella misura in cui le pressioni sui prezzi si raffreddano senza far precipitare inavvertitamente l'economia in una recessione. Giovedì scorso, la Banca d'Inghilterra ha alzato i tassi di interesse di altri 50 punti base, portando il tasso bancario di riferimento al 4,00% dal 3,50%, in linea con le aspettative. Poco dopo, Catherine Mann, uno dei nove responsabili della fissazione dei tassi d'interesse presso la banca, ha dichiarato che è troppo presto per mettere in pausa i rialzi dei tassi bancari, avvertendo che ci sono ancora grossi rischi che l'inflazione possa rivelarsi ostinata, anche se l'aumento dei prezzi sembra aver superato il suo picco. Per Laura Suter, responsabile del settore finanza personale di AJ Bell, i dati di venerdì potrebbero essere visti come un segnale per la Banca d'Inghilterra di andare "più in alto e più forte" con i rialzi dei tassi alla prossima riunione del Comitato di politica monetaria del 23 marzo. Di Heather Rydings, Alliance News senior economics reporter, e tradotto da Claudia Cavaliere Commenti e domande a [email protected] Copyright 2023 Alliance News IS Italian Service Ltd. Tutti i diritti riservati.

Emissione News: 2023-02-10 15:45:17
 
(Alliance News) - Il sentiment dei consumatori dell'Università del Michigan per gli Stati Uniti è balzato a un massimo di tredici mesi di 66,4 nel febbraio del 2023 da 64,9 a gennaio, battendo le previsioni di mercato di 65, secondo le stime preliminari rese note venerdì. L'indicatore delle attuali condizioni economiche è migliorato a 72,6 da 68,4 del mese precedente, ma il sottoindice delle aspettative è sceso a 62,3 da 62,7. Dopo tre mesi consecutivi di aumenti, il sentiment è ora del 6,0% superiore a un anno fa, ma ancora del 14% inferiore a due anni fa, prima dell'attuale episodio inflazionistico. Nel frattempo, le aspettative di inflazione per l'anno a venire sono salite al 4,2% dal 3,9%, mentre le prospettive a cinque anni sono rimaste stabili al 2,9%. Nel complesso, i prezzi elevati continuano a pesare sui consumatori nonostante la recente moderazione dell'inflazione e il sentiment rimane di oltre il 22% al di sotto della media storica dal 1978. In combinazione con le preoccupazioni per l'aumento della disoccupazione all'orizzonte, i consumatori sono pronti a esercitare maggiore cautela con la loro spesa nei mesi a venire. Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter Commenti e domande a [email protected] Copyright 2023 Alliance News IS Italian Service Ltd. Tutti i diritti riservati.

Emissione News: 2023-02-10 16:53:06
 

ven 10 febbraio 2023 4:29 PM CET


FRANCOFORTE (Reuters) - La Banca centrale europea aumenterà ulteriormente i tassi d'interesse, il che dovrebbe ridurre l'inflazione e quindi aiutare i salari a recuperare parte del potere d'acquisto perduto.
Lo ha detto Isabel Schnabel, membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea, in un Q&A su Twitter.
"Ulteriori rialzi dei tassi contribuiranno a riportare l'inflazione verso il nostro target, il che - dati i salari nominali - aumenterà i salari reali", ha detto Schnabel. "I tassi devono raggiungere un livello sufficientemente restrittivo... (e) manterremo i tassi elevati finché non vedremo prove consistenti che l'inflazione sottostante torni al nostro target", ha aggiunto.

I salari stanno aumentando al ritmo più rapido degli ultimi decenni dopo che l'impennata dell'inflazione ha cancellato gran parte del potere d'acquisto della zona euro e alcuni policymaker temono che un'ulteriore accelerazione della crescita salariale possa effettivamente perpetuare l'inflazione attraverso una spirale salari-prezzi.
 

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