(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 09 mar - La
disoccupazione continua a scendere gradualmente nell'area
Ocse, segnando un tasso del 6,5% a gennaio dal 6,6% di
dicembre. Rispetto al momento peggiore della crisi, nel
gennaio 2013, la flessione e' di 1,6 punti percentuali.
Nell'area Ocse sono 39,9 milioni le persone senza lavoro, 9
milioni in meno rispetto a tre anni fa, ma pur sempre 7,4
milioni piu' che nell'aprile 2008, prima della crisi. Anche
nell'area euro, dove i disoccupati sono 16,6 milioni, il
tasso segna una nuova flessione, registrando un tasso del
10,3% (-0,1 punti). I cali di maggiore rilievo sono avvenuti
nella Repubblica Slovacca (-0,3 punti al 10,3%), Irlanda
(-0,2 punti all'8,6%), Lussemburgo (-0,2 al 5,8%) e Spagna
(-0,2 al 20,5%). In Italia la flessione e' di 0,1 punti
all'11,5%, che resta il quarto peggior dato dell'area, alle
spalle di Grecia (24,6% a novembre, ultimo dato), Spagna e
Portogallo (12,2%). Gennaio ha portato un calo di 0,1 punti
della disoccupazione anche negli Usa (al 4,9%) e in Giappone
(al 3,2%). Il tasso di disoccupazione delle donne nell'intera
area Ocse e' rimasto al 6,6% come nei due mesi precedenti. In
Italia e' invece salito al 12,4% dal 12% di dicembre, quasi
il doppio rispetto alla media Ocse e superiore al 10,6%
dell'Eurozona. Il tasso di disoccupazione maschile Ocse e'
sceso al 6,4% dal 6,5%. In Italia e' calato al 10,9%
dall'11,2%. La disoccupazione dei giovani (15-24 anni) e'
diminuita al 13,1% medio nell'Ocse dal 13,6%. Nell'area euro
e' in calo al 22% dal 22,1%. In Germania e' stabile al 7,1% e
in Francia e' al 25,9%. L'Italia, con il 39,3% in aumento dal
38,7%, ha il terzo peggior tasso, alle spalle di Grecia (48%)
e Spagna 45%).