Titoli di Stato Italia Trading Titoli di Stato (8 lettori)

stefanofabb

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[FONT=courier new,courier,mono]L'Istat comunica che nel mese di gennaio l’indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali diminuisce dello 0,7% rispetto al mese precedente e del 2,5% rispetto a gennaio 2015. Nel dettaglio, i prezzi dei prodotti venduti sul mercato interno diminuiscono dello 0,8% rispetto a dicembre e del 3% su base tendenziale. "Al netto del comparto energetico si registra una variazione congiunturale nulla, ed una diminuzione dello 0,8% su base tendenziale", si legge in una nota dell'istituto di statistica. Milano, Finanza.com [/FONT]
 

stefanofabb

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Ribasso dei BTP !

Bce aiuta ma su credito pesa aumento premio rischio banche

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 07 mar - Per Fitch
e' una sorta di dietrofront sull'Italia. Nello scorso
dicembre, l'agenzia aveva infatti innalzato le stime del Pil
tricolore a +1,3% dal precedente +1,1% per il 2016. Le
previsioni di Fitch per quest'anno sono in linea con quelle
dell'Ocse e sono ancora piu' severe per il 2017, considerando
che l'Ocse punta a +1,4%. Per il 2016 la stima governativa e'
attualmente di un aumento del Pil dell'1,4%. Nel rapporto
diffuso oggi Fitch prevede inoltre un aumento delle spese al
consumo dell'1,3% nel 2016 e dell'1,2% nel 2017 e un
incremento degli investimenti dello 0,8% e dell'1,9%
rispettivamente (dopo +0,5% nel 2015). Il contributo netto
del commercio e' stimato a -0,2 punti percentuali quest'anno,
dopo -0,3 punti nel 2015 e a +0,2% punti per il 2017.
L'inflazione e' attesa all'1% a fine 2016 (0,1% lo scorso
anno) e all'1,8% a fine 2017. Fitch rileva che la crescita
del reddito reale si avvantaggia del calo dei prezzi del
petrolio e che ulteriori misure straordinarie da parte della
Bce dovrebbero favorire le condizioni del credito. Tuttavia,
avverte l'agenzia, "un aumento del premio di rischio sulle
banche italiane potrebbe portare a una tendenza
all'irrigidimento" del credito. I livelli del debito privato
non sono eccessivi e quindi la loro riduzione avra' solo un
limitato effetto sul contesto. Secondo l'agenzia, la politica
leggermente espansionistica del governo dovrebbe dare
sostegno alla domanda domestica. La spesa pubblica potrebbe
essere, pero', piu' alta del previsto per effetto dei costi
legati alla crisi dei migranti. Sul fronte del lavoro, Fitch
vede "una lenta ripresa" dell'occupazione, con "solo un
graduale calo della disoccupazione dovuto all'aumento della
forza lavoro". La dinamica dei salari e' attesa debole.


(RADIOCOR) 07-03-16 15:09:53
 

stefanofabb

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[FONT=courier new,courier,mono]Netto miglioramento della produzione industriale tedesca. A gennaio la lettura segna infatti un inatteso +3,3% rispetto al -0,3% (rivisto da -1,2%) del mese precedente e soprattutto ampiamente sopra il +0,5% stimato dal mercato. A livello annualizzato la produzione industriale in Germania segna un +2,2%, dal -1,3% precedente e sopra il -1,6% atteso dal consensus degli analisti. Milano, Finanza.com [/FONT] BUON GIORNO
 

stefanofabb

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[FONT=courier new,courier,mono]In seconda lettura il dato relativo il Pil di Eurolandia del quarto trimestre ha evidenziato un +0,3% trimestrale. Il dato è in linea con le stime e con la lettura flash. Su base annua l’indice segna un +1,6%. Milano, Finanza.com [/FONT]
 

stefanofabb

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(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 09 mar - Forniamo
di seguito, in collaborazione con Intesa Sanpaolo il
calendario dei principali eventi in Europa e in Asia della
giornata (dati macroeconomici e appuntamenti istituzionali).

Mer 9/3
10,30 GB Produzione manifatturiera m/m, gennaio
precedente -0,2% / consenso 0,2%
11,00 ITA Banca d'Italia, pubblicazione del Suppl, al Boll,
Statistico, 'Moneta
16,00 CAD Bank of Canada annuncio tassi

BUON GIORNO
 

stefanofabb

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(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 09 mar - Queste le
date di pubblicazione della revisione del merito di credito
dei principali Paesi da parte di FitchRatings:

Prima pubblicazione

Italia 22 aprile
--
Grecia 11 marzo
Russia 15 aprile
Cipro 22 aprile
Olanda 6 maggio
Efsf 10 giugno
Francia 10 giugno
GB 10 giugno

Seconda pubblicazione

Italia 21 ottobre
--
Germania 1 aprile
Lussemburgo 15 aprile
Belgio 1 luglio
Irlanda 15 luglio
Spagna 29 luglio
Austria 5 agosto
Portogallo 19 agosto
Grecia 2 settembre
Russia 14 ottobre
Cipro 21 ottobre
Olanda 4 novembre
Efsf 9 dicembre
Francia 9 dicembre
GB 9 dicembre

Terza pubblicazione

Germania 23 settembre
Lussemburgo 14 ottobre
Belgio 23 dicembre


(RADIOCOR) 09-03-16 09:24:59
 

stefanofabb

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(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 09 mar - La
disoccupazione continua a scendere gradualmente nell'area
Ocse, segnando un tasso del 6,5% a gennaio dal 6,6% di
dicembre. Rispetto al momento peggiore della crisi, nel
gennaio 2013, la flessione e' di 1,6 punti percentuali.
Nell'area Ocse sono 39,9 milioni le persone senza lavoro, 9
milioni in meno rispetto a tre anni fa, ma pur sempre 7,4
milioni piu' che nell'aprile 2008, prima della crisi. Anche
nell'area euro, dove i disoccupati sono 16,6 milioni, il
tasso segna una nuova flessione, registrando un tasso del
10,3% (-0,1 punti). I cali di maggiore rilievo sono avvenuti
nella Repubblica Slovacca (-0,3 punti al 10,3%), Irlanda
(-0,2 punti all'8,6%), Lussemburgo (-0,2 al 5,8%) e Spagna
(-0,2 al 20,5%). In Italia la flessione e' di 0,1 punti
all'11,5%, che resta il quarto peggior dato dell'area, alle
spalle di Grecia (24,6% a novembre, ultimo dato), Spagna e
Portogallo (12,2%). Gennaio ha portato un calo di 0,1 punti
della disoccupazione anche negli Usa (al 4,9%) e in Giappone
(al 3,2%). Il tasso di disoccupazione delle donne nell'intera
area Ocse e' rimasto al 6,6% come nei due mesi precedenti. In
Italia e' invece salito al 12,4% dal 12% di dicembre, quasi
il doppio rispetto alla media Ocse e superiore al 10,6%
dell'Eurozona. Il tasso di disoccupazione maschile Ocse e'
sceso al 6,4% dal 6,5%. In Italia e' calato al 10,9%
dall'11,2%. La disoccupazione dei giovani (15-24 anni) e'
diminuita al 13,1% medio nell'Ocse dal 13,6%. Nell'area euro
e' in calo al 22% dal 22,1%. In Germania e' stabile al 7,1% e
in Francia e' al 25,9%. L'Italia, con il 39,3% in aumento dal
38,7%, ha il terzo peggior tasso, alle spalle di Grecia (48%)
e Spagna 45%).
 

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