Eni sui minimi di giornata, nessuna novità di rilievo dal dialogo con Gazprom
21/06/2006 12.25
Eni sui minimi di giornata all'indomani dell'incontro a Mosca tra il Ceo Scaroni e Miller, Ad di Gazprom, per portare avanti il dialogo in ordine alla cooperazione tra i due gruppi. Il titolo del Cane a sei zampe al momento scende in Borsa a quota 21,78 euro e perde l'1,31%, trascinato al ribasso dalle quotazioni petrolifere in ripiegamento in attesa dei dati settimanali sui livelli delle riserve strategiche negli Usa e di nuovi sviluppi sulla disputa internazionale che circonda il programma nucleare dell'Iran.
Intanto ieri Scaroni ha confermato che il gruppo è interessato a collaborare nello sfruttamento di giacimenti in Russia, anche in zone di frontiera, dove le sue competenze possono rivelarsi preziose per il partner russo. In particolare, ci sono almeno 3 o 4 progetti nell'upstream russo in cui Eni è interessata ad avere un ruolo.
A fronte delle concessioni da parte russa nell'upstream, Eni è disposta a consentire lo sbarco di Gazprom nel business della distribuzione/trasmissione del gas (Italgas, Snam Rete Gas) e nella generazione elettrica in Italia (Eni Power). "In questo caso, riteniamo che Gazprom potrebbe essere interessata all'eventuale cessione di Italgas e a quote in Snam Rete Gas", sostiene Roberto Ranieri di Caboto.
"Meno probabile la possibilità di cessione di Enipower", aggiunge l'esperto. "Riteniamo la notizia positiva per il titolo, ma con effetti nel lungo termine. Confermiamo il rating di hold (tenere in portafoglio, ndr) su Eni con un target a 26,1 euro per azione". In parallelo all'incontro di ieri si è svolto un colloquio tra il Presidente del Consiglio, Romano Prodi, e il suo omologo russo, Vladimir Putin.
I due leader hanno confermato i buoni rapporti tra i due Paesi, il che non può che agevolare il dialogo tra Eni e Gazprom. Il dialogo sull'intesa industriale Eni/Gazprom va avanti ormai da un anno. Comunque, "l'incontro di ieri non pare aver portato grandi elementi di novità: lo stesso Scaroni ha affermato che per arrrivare a un accordo sull'upstream occorreranno dei mesi, dato che Eni dovrà verificare la consistenza delle riserve russe oggetto di una possibile collaborazione", sottolinea Gabriele Gambarova di RasBank che sul titolo Eni ha un rating di outperform (sovraperformerà il mercato) con un target price a 25,3 euro.
Il target price è cambiato rispetto al precedente a 26 euro per effetto dello stacco della cedola di 0,65 euro, avvenuto lunedì scorso.
Su un altro fronte, si segnala che ieri l'Autorità Antitrust italiana ha comminato una multa di 315,4 milioni di euro a sei compagnie che svolgono attività di stoccaggio e carico del carburante negli scali aeroportuali italiani. Le compagnie sono accusate di essersi scambiate informazioni e di aver impedito l'accesso di nuovi operatori nel business.
La parte della multa che si riferisce a Eni ammonta a 117 milioni di euro. In realtà questa notizia era già trapelata nei giorni passati (l'istruttoria è stata chiusa il 15 giugno scorso). Quindi anche se la notizia è negativa, "è probabilmente già scontata, dato che era stata anticipata da alcuni rumor nei giorni scorsi", afferma Gabriele Gambarova.
Inoltre, "l'impatto sugli utili sarà molto contenuto", aggiunge un altro esperto di una sim milanese. "Più importante l'accordo preso tra Prodi e Putin in tema di energia. Restiamo convinti che la società sia la miglior scelta tra i petroliferi mondiali. L'attuale debolezza di Eni è per noi un'opportunità d'acquisto con un target price a 30 euro".
Francesca Gerosa