TRUFFA.......LEGALIZZATA !!!!!!!!!!!!!

SINIBALDO

Forumer attivo
SONO UNA VITTIMA DELLA TRUFFA LEGALIZZATA DEI TANGOBOND !!!!!!!!!!!!!!!!!!


Come al solito, si rischia perchè si è lasciati soli.

Vi lascio leggere il testo per intero.

E' lungo ma ne vale la pena, perchè il pericolo di fregature esiste tuttora.

"Quello che ci è capitato non è un penosissimo e involontario incidente:
i responsabili ci sono e devono pagare !!!!!!!!

In questo momento, i detentori di bonds argentini italiani stanno portando sul groppone ben il 17% del debito pubblico dell’intero stato

sudamericano: ma noi non siamo il Fondo Monetario Internazionale, non siamo uno Stato sovrano, siamo 450.000 famiglie italiane composte, per la maggior parte da gente comune.

Impiegati, operai e tantissime persone anziane. Eppure stiamo facendo da banca.

Una comoda banca perché, purtroppo, facciamo fatica a difenderci, malauguratamente non siamo così potenti: tutt’altro, siamo soli e vulnerabili.

Ci hanno scippato i nostri risparmi, quelli di una vita, quelli che abbiamo messo da parte per il nostro futuro.

Provate a pensare agli anziani coinvolti, per i quali il domani è già difficilissimo oggi…

Il quotidiano, comunque sia, è un’odissea per tutti…...........

Immaginate cosa vuol dire, quale stato d’animo d’ansia comporti l’avere poco o nulla da parte per affrontare gli imprevisti che la vita può mettere sul nostro percorso, il non poter far fronte ad impegni finanziari che

ci si era assunti PRIMA, il dover affrontare senza mezzi una malattia imprevista: c’è chi per questo problema ci ha perso di fatto la salute.

Ora tutti sanno che si deve stare alla larga dai bond argentini, ma vi assicuro che, quando ce li hanno proposti, la verità è stata volutamente e

vergognosamente occultata per spingere il risparmiatore a comprare e, praticamente a tutti, è stata propinata la stessa zuppa: “SONO SICURI COME BOT E CCT ITALIANI”. Questo era lo slogan delle banche!

Tv e giornali spesso ci fanno l’appunto dell’alto tasso di interesse, che di lì avremmo dovuto capire… ma fino a poco tempo prima gli stessi

rendimenti li davano anche i titoli di stato italiani, e la gente, inesperta e impreparata, è caduta nella trappola.

L’Argentina, lo Stato sovrano che ha emesso queste obbligazioni, ad un certo punto - a dicembre 2001 - decide di non pagare più le cedole e, fino a febbraio dello scorso anno, non si è più saputo cosa ne sarebbe stato del nostro capitale.

L’offerta capestro che l’Argentina ha fatto a febbraio 2005 imponeva il sacrificio del 70% del nostro capitale, ed il restante 30% ci sarebbe stato

restituito dopo moltissimi anni (si parla da 15 a 30): questo per chi, ovviamente ha accettato la proposta, ma la stragrande maggioranza degli italiani l’ha rifiutata, trattandosi soprattutto di persone ultra settantenni ...

Inoltre, non vi è comunque alcuna garanzia di pagamento certo: chi vieta all’Argentina di dichiarare un nuovo default e di tenersi anche quell’ulteriore 30%?

L’Argentina, nonostante il default, sta attualmente emettendo obbligazioni senza che la comunità internazionale abbia fatto nulla per vietarlo!

La decisione, badate bene, UNILATERALE di questo paese non è stata osteggiata da nessuno: né dalla comunità internazionale, né dall’FMI, né dal Governo del nostro paese.

Dal 2001 ad oggi siamo senza risposte e nessuno degli organi sopra menzionati si è preoccupato di difenderci.

Ad oggi è praticamente impossibile trattare con l’Argentina: è di qualche settimana fa la notizia, che ha tra l’altro avuto pochissima eco nei media,

che ha interamente pagato il suo debito con il Fondo Monetario Internazionale e, quindi, l’unico strumento per far pressione è stato volutamente tolto di mezzo.

La situazione italiana è atipica.

Sappiate che SOLO in Italia sono stati coinvolti i piccoli risparmiatori.

Negli Stati Uniti, in Gran Bretagna la vendita di questi titoli era vietata.

In altri paesi sono stati coinvolti solo investitori specializzati.

Ma perché? Perché, dopo tante ricerche, si è scoperto che le banche italiane erano il lead manager, cioè incaricate proprio dall’Argentina

del collocamento di questi titoli sui mercati, guadagnando da questa operazione provvigioni altissime.

Questi titoli erano corredati da offering circulars, cioè da documenti che spiegavano le caratteristiche di questi prodotti e dai quali si evinceva che

erano prodotti NON ADATTI A PICCOLI RISPARMIATORI ma rivolti esclusivamente ad INVESTITORI SPECIALIZZATI in grado di ben comprenderne il rischio insito.

Le vittime; guarda caso, sono invece proprio i piccoli risparmiatori.

Come mai allora è successo questo?

Perché la Consob non solo ha consentito ad alcune di tali emissioni di essere quotate sul mercato mobiliare italiano, ma ha permesso alle banche – tramite un escamotage – di rivendere ai propri clienti tali

obbligazioni, nonostante essere fossero espressamente destinate solo ad investitori istituzionali, in grado di gestire investimenti speculativi del grado di rischio implicito a tali strumenti finanziari.

Le banche, quindi, hanno continuato colposamente a sostenere coi propri clienti che si trattava di titoli sicuri, alla stregua di quelli di stato italiani.

Molte banche hanno agito furbescamente poiché, al momento della sottoscrizione dei titoli, hanno praticato un ulteriore raggiro:

i clienti, convinti di firmare solo i prospetti riguardanti l’operazione di acquisto, hanno finito inconsapevolmente per firmare anche documenti attestanti il rischio dell’operazione, negandosi la possibilità di difesa.

Questo sono le banche in Italia oggi, altro che trasparenza!

Eppure loro sostengono di aver agito in buona fede, che non sapevano!!!!!

No, signori, non è possibile.

L’Argentina nel novembre 2000 promulga la Ley de Emergencia Economico Financera, cioè la dichiarazione di default interno.

Secondo voi, la Banca d’Italia e la Consob potevano veramente non conoscere un fatto così grave? No, sapevano tutto.

A questo punto le nostre banche, al corrente del fatto che l’Argentina era prossima al default, hanno scaricato interamente la perdita economica - che sarebbero state costrette a subire visto che i loro portafogli erano

pieni zeppi di questi titoli - sul soggetto più debole e indifeso: i piccoli risparmiatori.

Questa è la verità.

Faccio parte di un gruppo che si ritrovava su un forum dedicato alla questione dei bond argentini sul sito del Sole 24 ore.

Ci hanno oscurati per ben due volte, forse abbiamo rotto le scatole a qualcuno ?????????

Insieme a queste persone ci siamo occupati di divulgare la verità, di dare agli altri 450.000 una speranza, una possibilità di difesa contro le banche.

La Costituzione all’art. 47 parla di tutela del risparmiatore, ma ditemi che tutela c’è stata in questa vergognosa vicenda da parte delle istituzioni del nostro paese!

Da quattro anni la politica non fa un passo per noi.

Siamo stati ricevuti in commissione finanze del Parlamento il 13/12/2005 per discutere del nostro problema.

Abbiamo chiesto che ne era dei fondi dormienti promessi con l’art. 46 della finanziaria 2006, destinati ai cittadini vittime dei vari crack finanziari abbattutisi in Italia dal 2001 ad oggi.

Ci è stato risposto che si trattava una mossa pre elettorale… adesso sembra che questi soldi ci siano, ma credere è difficile: in campagna elettorale tutti promettono, ma non ci sono fatti concreti.

Vedremo. Solo il tempo ci dirà se era verità o, ancora una volta, una promessa non mantenuta !!!!!!!!!!!!!

Tutti ci consigliano le cause contro la banca, se, ovviamente, la documentazione in nostro possesso è in grado di dimostrare il dolo subito.

Ma le cause costano tanti soldi.

E poi sappiate che, se disgraziatamente si incappa in un giudice impreparato - e il diritto bancario non è molto conosciuto dai giudici, come mi confermava l’On.Di Pietro che ho personalmente contattato -

non è affatto detto che, pur avendo le carte in regola, si vinca la causa! Il potere della banca è sempre lì in agguato a beffare ancora !!!!!!!!!!!!!!!

Porteremo avanti anche degli esposti alle procure italiane affinché venga fatta chiarezza: ma l’avremo ????????

Qualcosa si muove, ma…. chissà ancora quanto tempo ci vorrà per far valere le nostre ragioni.............

Noi non molliamo, ma abbiamo bisogno di essere aiutati anche da tutti gli altri cittadini italiani, che solidarizzino con noi per questa battaglia di dovere civile!!!!!!!!!!!!!!!
(da censurati.it)
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SINIBALDO
 

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