Trump nomina Kennedy alla sanità

Kennedy Jr contro effetti avversi del vaccino Covid Pfizer: “È pericoloso, ha ucciso più vite di quante ne abbia salvate”

Categoria: Medicina & Salute 19 Febbraio 2025 Visite: 15721
Secondo il segretario della Salute USA il vaccino "non avrebbe dovuto essere approvato".

Robert Francis Kennedy Jr., da poco nominato segretario della Salute USA, torna a parlare degli effetti dannosi del vaccino Covid. In particolare, il politico ha parlato del vaccino a mRNA sviluppato da Pfizer, il quale secondo lui sarebbe "pericoloso".

Il neo segretario della Salute ha dichiarato, rimanendo fedele alle opinioni che ha sempre sostenuto, che il vaccino in questione avrebbe "ucciso più vite di quante ne ha salvate" e che "non avrebbe mai dovuto essere approvato". Ha dichiarato inoltre che non si possono sapere "con certezza" quali danni avrebbe procurato il vaccino, perchè il sistema di segnalazione di questi danni, il VAERS, "non è efficiente". Da qui RFK Jr. ha annunciato la proposta di un nuovo e migliore sistema di segnalazione dei danni da vaccino.
 

Ingegnerizzare il dissenso​


di Joshua Stylman
(Versione audio della traduzione disponibile qui: https://open.substack.com/pub/fsimoncelli/p/ingegnerizzare-il-dissenso)

Come spesso faccio la domenica mattina, stavo bevendo il mio caffè e scorrendo il mio feed di notizie quando ho notato qualcosa di sorprendente. Forse era il mio algoritmo, ma i contenuti erano inondati da un'insolita dose di veleno contro la nomina di Robert F. Kennedy Jr. a Segretario dell'HHS. Il messaggio coordinato era impossibile da ignorare: voci di corridoio su tutte le reti lo etichettavano uniformemente come “complottista” e un “pericolo per la salute pubblica”, senza mai affrontare le sue reali posizioni. Gli attacchi concertati dei media su Kennedy rivelano molto più della loro opinione sulla sua nomina: espongono una profonda crisi di credibilità all'interno di istituzioni che un tempo godevano della fiducia del loro pubblico.

Il paradosso della credibilità

L'ironia di chi ha guidato questi attacchi non mi è sfuggita: si trattava in gran parte delle stesse voci che hanno sostenuto le linee di politica pandemiche più distruttive. Come ha giustamente osservato Jeffrey Tucker su X questa mattina:
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La risposta coordinata

Questa ipocrisia diventa ancora più evidente nella recente copertura del New York Times, dove una retorica sprezzante sostituisce sistematicamente un impegno concreto per la notizia. In un articolo recente il quotidiano riconosce le tendenze preoccupanti nella salute dei bambini, dichiarando con disprezzo che “vaccini e fluoro non sono la causa”, senza però prendere in considerazione le prove. In un altro pezzo, Zeynep Tufekci – che in particolare ha sostenuto alcune delle misure più draconiane contro il Covid – avverte che Kennedy potrebbe “distruggere una delle più grandi conquiste della civiltà”, dipingendo scenari apocalittici e ignorando le sue reali posizioni politiche.

Nel frattempo la loro redazione politica ipotizza come la sua posizione sulle grandi aziende alimentari potrebbe “alienare i suoi alleati repubblicani”. Ogni articolo affronta il tema da una prospettiva diversa, ma lo schema è chiaro: messaggi coordinati volti a minare la sua credibilità prima che possa assumere la carica istituzionale.



L'effetto camera di risonanza
Si può quasi sentire il nastro trasportatore editoriale che si apre mentre i redattori elaborano la realtà approvata del giorno per il loro pubblico. Il tono tra gli articoli non rivela un'analisi indipendente bensì un modello molto familiare: i media beffardi ancora in azione. Come ho spiegato nel mio pezzo L'industria dell'informazione, questo approccio a catena di montaggio rispetto la produzione della realtà è diventato sempre più evidente a chiunque presti un minimo di attenzione.
Ciò che questi guardiani non riescono a comprendere è che un tale e compiaciuto sdegno, questo rifiuto di confrontarsi con argomentazioni sostanziali, è proprio ciò che alimenta il crescente scetticismo del loro pubblico. Il panico sembra crescere in modo direttamente proporzionale alla vicinanza di Kennedy al potere reale. Questo sdegno orchestrato è più di un difetto giornalistico: riflette un dilemma istituzionale più ampio, che diventa inevitabile con l'aumento del consenso per Kennedy.

La trappola istituzionale
Il Times si trova di fronte a un dilemma: a un certo punto dovrà affrontare la sostanza delle argomentazioni di Kennedy piuttosto che affidarsi a caratterizzazioni sprezzanti, soprattutto se assumerà il controllo dell'apparato sanitario americano. Proprio stamattina i conduttori della MSNBC urlavano letteralmente che “Kennedy farà uccidere delle persone” – l'ennesimo esempio di come si faccia ricorso a melodrammi e paura invece di confrontarsi con le sue reali posizioni. La strategia della ridicolizzazione si ritorce loro contro, proprio perché evitano di confrontarsi con le prove e le preoccupazioni che coinvolgono genitori e cittadini di ogni orientamento politico. Ogni tentativo di mantenere il controllo narrativo attraverso l'autorità, piuttosto che attraverso le prove, accelera il collasso della credibilità istituzionale.

Oltre Kennedy: ridefinire le linee di politica

L'analisi del NYT sul potenziale alienamento degli alleati repubblicani a causa di Kennedy evidenzia in particolare la loro incomprensione del mutevole panorama politico. Da democratico di lunga data che continua a sostenere molti valori progressisti tradizionali, Kennedy trascende i confini politici convenzionali. Il suo messaggio – “Dobbiamo amare i nostri figli più di quanto ci odiamo a vicenda” – viene accettato proprio perché chiunque liquida questa crociata per ripristinare la vitalità americana come mero teatrino politico è cieco di fronte all'ondata di persone stanche di vedere le proprie comunità sgretolarsi sotto il peso di un declino artificiale.
Non si tratta solo di Kennedy, ma dell'incapacità dei media di affrontare le legittime preoccupazioni di un pubblico disilluso. Quando le istituzioni si rifiutano di confrontarsi con le voci dissenzienti, accrescono la sfiducia e incrinano il fondamento condiviso necessario per un dibattito democratico. Mentre il messaggio di RFK Jr. ha risuonato oltre i confini politici, l'incapacità dei media di affrontare questioni fondamentali, come le carenze normative, rivela quanto siano ormai fuori dal mondo.

L'arte di mancare il punto
Prendete in considerazione questa verifica dei fatti tratta dal sopraccitato articolo. Il Times tenta di screditare l'esempio di Kennedy sui Fruit Loops, ma inavvertitamente conferma il suo punto: ingredienti vietati nei mercati europei sono in effetti consentiti nei prodotti americani. Concentrandosi sulla precisione semantica invece che sulla questione più ampia – perché le autorità di regolamentazione statunitensi consentano ingredienti non sicuri – i media distolgono l'attenzione dai dibattiti sostanziali.

La senatrice Elizabeth Warren ha dichiarato questa settimana: “RFK Jr. rappresenta un pericolo per la salute pubblica, la ricerca scientifica, la medicina e la copertura sanitaria per milioni di persone. Vuole impedire ai genitori di proteggere i propri figli dal morbillo e le sue idee accoglierebbero con favore il ritorno della poliomielite”. Eppure questa inquadratura allarmistica elude la semplice domanda che Kennedy in realtà solleva: perché non dovremmo volere test di sicurezza adeguati per le sostanze chimiche che dovremmo iniettare nelle vene dei nostri figli? Il silenzio in risposta a questa domanda la dice lunga sulle priorità istituzionali e sulla loro paura di qualcuno con il potere di esigere risposte.
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Un referendum sull'ingegnerizzazione del consenso

Dite quello che volete di Trump, ma le sue dichiarazioni sulle “fake news” hanno toccato un nervo scoperto che emana sempre più dolore ogni giorno che passa. Chi un tempo derideva queste affermazioni ora osserva con gli occhi spalancati le narrazioni coordinate che si diffondono sulle piattaforme mediatiche. Il gaslighting è diventato troppo evidente per essere ignorato. Questo risveglio trascende i tradizionali confini politici, gli americani di ogni estrazione sociale sono stanchi di sentirsi dire di non credere ai propri occhi, che si tratti di linee di politica pandemiche, realtà economiche o soppressione delle voci dissidenti.
«Il partito vi ha detto di rifiutare l'evidenza dei vostri occhi e delle vostre orecchie.

Fu il suo ultimo, e più essenziale, comando.»

~ George Orwell, 1984

Il momento della verità

Con Kennedy a capo dell'infrastruttura sanitaria americana, le istituzioni mediatiche si trovano di fronte a un punto di svolta cruciale. Campagne di paura e attacchi ad hominem non saranno sufficienti quando le sue posizioni politiche richiederanno un esame approfondito. Il meccanismo del licenziamento coordinato – visibile in identici punti di discussione su tutte le reti – rivela più sulla fedeltà istituzionale che sull'integrità giornalistica.
Questo momento richiede qualcosa di diverso. Quando Kennedy solleva questioni sui test di sicurezza farmaceutica o sulle tossine ambientali – questioni che coinvolgono famiglie di ogni orientamento politico – un dibattito critico deve sostituire la ridicolizzazione delle posizioni altrui. Le sue posizioni reali, ascoltate direttamente piuttosto che attraverso i filtri dei media, spesso si allineano con le preoccupazioni di buon senso sull'influenza delle aziende farmaceutiche riguardo la salute pubblica.

Questo modello istituzionale di autorità artificiale si collega direttamente ai temi che ho esplorato in un altro articolo intitolato Tutto svuotato: sistemi basati su decreti piuttosto che su un valore dimostrato. Non vendono armi, vendono paura. Le stesse forze che controllano la politica monetaria ora cercano di dettare il dibattito sulla salute pubblica.

Rompere la macchina del consenso

La soluzione non verrà dai guardiani istituzionali (sono loro che ci hanno portati fin qui), ma da un esame diretto. Dobbiamo tutti:

• Ascoltare i discorsi completi di Kennedy piuttosto che frammenti audio editati;

• Leggere le sue posizioni politiche piuttosto che le caratterizzazioni dei media;

• Esaminare le prove che cita piuttosto che i riassunti dei fact-checker;

• Capire perché alcune questioni relative alla sanità pubblica siano considerate off-limits.

Non sto suggerendo di accettare ogni posizione contraria, ma piuttosto che la fiducia e l'autorevolezza debbano essere guadagnate attraverso un'analisi rigorosa piuttosto che essere presunte tramite l'autorità. Fino ad allora, articoli come quelli segnalati qui continueranno a esemplificare gli stessi fallimenti istituzionali che alimentano i movimenti che cercano di screditare. Con l'avvicinarsi del vero potere istituzionale di Kennedy, aspettatevi che questi attacchi si intensifichino: un chiaro segnale di quanto i guardiani del nostro consenso artificiale e ingegnerizzato abbiano da perdere.

[*] traduzione di Francesco Simoncelli: Francesco Simoncelli's Freedonia
 

Paolo Lanzi è con Comitato Liberi di Muoversi e
altri 2
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𝐃𝐀𝐋 𝐌𝐈𝐍𝐈𝐒𝐓𝐑𝐎 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐒𝐀𝐋𝐔𝐓𝐄 𝐔𝐒𝐀
𝐑𝐎𝐁𝐄𝐑𝐓 𝐊𝐄𝐍𝐍𝐄𝐃𝐘 𝐉𝐮𝐧𝐢𝐨𝐫
𝐃𝐄𝐋 𝟐𝟓 𝐆𝐈𝐔𝐆𝐍𝐎 𝟐𝟎𝟐𝟓 𝐎𝐑𝐄 𝟏𝟔.𝟏𝟕
𝑸𝒖𝒊 𝒔𝒆 𝒏𝒆 𝒑𝒓𝒐𝒑𝒐𝒏𝒆 𝒖𝒏𝒂 𝒕𝒓𝒂𝒅𝒖𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒊𝒏 𝒊𝒕𝒂𝒍𝒊𝒂𝒏𝒐 :
“In conformità con il rituale mantrico dei media mainstream finanziati dall'industria farmaceutica, che ripetono a pappagallo i luoghi comuni propagandistici propinati dai loro produttori di vaccini e dai loro enti regolatori, "@Guardian " venerdì ha dichiarato "sicuro" il Timerosal, il conservante per vaccini a base di etilmercurio.
Sotto il titolo "Il comitato per i vaccini del CDC esaminerà l'ingrediente che RFK Jr ha preso di mira per la rimozione",
il Guardian assicura autorevolmente:
"Il conservante è stato dichiarato sicuro". Il Guardian non si è preoccupato di citare alcuno studio sottoposto a revisione paritaria.
𝑰 𝒈𝒊𝒐𝒓𝒏𝒂𝒍𝒊𝒔𝒕𝒊 𝒏𝒐𝒏 𝒔𝒆𝒎𝒃𝒓𝒂𝒏𝒐 𝒑𝒊𝒖̀ 𝒍𝒆𝒈𝒈𝒆𝒓𝒍𝒊. 𝑰𝒏𝒗𝒆𝒄𝒆, 𝒉𝒂 𝒇𝒂𝒕𝒕𝒐 𝒓𝒊𝒇𝒆𝒓𝒊𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒂 𝒖𝒏 𝒔𝒊𝒕𝒐 𝒘𝒆𝒃 𝒅𝒊 𝒇𝒂𝒄𝒕-𝒄𝒉𝒆𝒄𝒌𝒊𝒏𝒈 𝒈𝒆𝒔𝒕𝒊𝒕𝒐 𝒅𝒂𝒍𝒍'𝑨𝒎𝒆𝒓𝒊𝒄𝒂𝒏 𝑨𝒄𝒂𝒅𝒆𝒎𝒚 𝒐𝒇 𝑷𝒆𝒅𝒊𝒂𝒕𝒓𝒊𝒄𝒔, 𝒇𝒊𝒏𝒂𝒏𝒛𝒊𝒂𝒕𝒂 𝒅𝒂𝒍𝒍'𝒊𝒏𝒅𝒖𝒔𝒕𝒓𝒊𝒂 𝒇𝒂𝒓𝒎𝒂𝒄𝒆𝒖𝒕𝒊𝒄𝒂.
Anche @AmerAcadPeds non cita alcuno studio sottoposto a revisione paritaria a supporto di questa affermazione o della sua altrettanto concisa affermazione secondo cui "Il Timerosal è stato rimosso da tutti i vaccini infantili di routine". Questa è un'altra menzogna trita e ritrita dell'industria vaccinale.
I vaccini antinfluenzali contengono elevate dosi di mercurio
in bolo, che il CDC raccomanda alle donne in gravidanza in qualsiasi trimestre di gravidanza e come vaccino di routine per i bambini a sei mesi e in ogni anno di vita.
Tra il concepimento e i 18 anni, un bambino americano che rispetta le raccomandazioni potrebbe oggi assumere un carico cumulativo fino a 500 mcg di etilmercurio da vaccini antinfluenzali multidose, quasi il doppio di quello che riceveva un tempo da tutti i vaccini infantili messi insieme. Esaminiamo ora l'affermazione del Guardian secondo cui il Thimerosal è sicuro.
Una rapida ricerca sui siti PubMed e Pub Chem della National Library of Medicine consente di trovare migliaia di studi su termini di ricerca quali: neurotossicità del mercurio, mercurio e sviluppo, mercurio e cervello, e centinaia di studi che identificano il Thimerosal come una potente neurotossina, un cancerogeno, un mutageno e un interferente endocrino.
Non è mai stato condotto uno studio che dimostri la sicurezza del Thimerosal.
All'inizio del 2001, il direttore dell'Ufficio di Ricerca e Revisione sui Vaccini della FDA, il defunto William Egan, ammise sotto giuramento davanti al Congresso che la sicurezza del Thimerosal non era mai stata studiata sugli esseri umani. Lascio al lettore la possibilità di ipotizzare il motivo per cui il CDC non abbia eseguito tali studi nei 24 anni successivi, mentre somministrava a centinaia di milioni di bambini americani e di mamme incinte vaccini antinfluenzali carichi di mercurio. Inoltre, il CDC non ha linee guida esistenti per l'esposizione sicura all'etilmercurio.
Ma lasciamo da parte tutta la scienza sottoposta a peer-review e guardiamo a ciò che il governo e l'industria dei vaccini dicono sul Thimerosal.
L'etichetta del Thimerosal ne sconsiglia l'uso in gravidanza, sottolineando che la sicurezza del Thimerosal non è mai stata dimostrata e che provoca mutazioni nei mammiferi.
La scheda di sicurezza del materiale del Thimerosal (MSDS) riconosce che il Thimerosal è “tossico”, ha “effetti sul sistema nervoso e sulla riproduzione” ed è “mutageno nelle cellule dei mammiferi”, e che l'esposizione al mercurio presente nel Thimerosal “nell'utero e nei bambini può causare un ritardo mentale da lieve a grave e una compromissione della coordinazione motoria da lieve a grave. La quantità di etilmercurio contenuta in un vaccino antinfluenzale è 25.000 volte superiore al livello di sicurezza dell'EPA per l'acqua potabile".
Le leggi federali e statali prevedono che ogni volta che i vaccini scaduti al Thimerosal vengono smaltiti, costituiscono un rifiuto pericoloso.
Nel 1998, la FDA ha vietato il Thimerosal in tutti i prodotti da banco, ponendo fine al suo uso in creme, farmaci per gli occhi e disinfettanti come il mercurocromo. È ironico che il CDC ne raccomandi ancora l'iniezione nei neonati. Uno studio del 2000 del Consiglio Nazionale delle Ricerche ha rilevato che l'esposizione prenatale e infantile al mercurio provoca molteplici impatti sullo sviluppo cerebrale di base, interrompendo la divisione e la migrazione delle cellule neuronali.
Secondo una presentazione in PowerPoint del National Toxicology Program intitolata “Comparative Toxicity of Ethyl and Methyl Mercury”: "L'etilmercurio è una neurotossina.
I neonati possono essere più sensibili degli adulti.
L'esposizione all'etilmercurio dei vaccini (sommata all'esposizione alimentare al metilmercurio) ha probabilmente causato risposte neurotossiche (probabilmente sottili) in alcuni bambini".
Uno studio dell'NIH del 2005, commissionato dal Center for Biologics Evaluation and Research (CBER) della FDA ed eseguito dal National Toxicity Program (NTP), ha demolito l'affermazione dell'industria secondo cui l'etilmercurio presente nei vaccini è meno tossico del metilmercurio pesantemente regolamentato presente nei pesci, scoprendo che l'etilmercurio presente nel Thimerosal attraversa la barriera emato-encefalica, si deposita nel cervello e si metabolizza nella forma più tossica di mercurio a una velocità doppia rispetto al metilmercurio.
Uno studio successivo ha rilevato che questo mercurio altamente tossico rimane nel cervello per oltre 27 anni.
Uno studio del 2000 pubblicato su Neurotoxicology dal Dr. William Slikker Jr., ex capo del Centro Nazionale per la Ricerca Tossicologica della FDA, ha anticipato direttamente i risultati di uno studio finanziato dal NIH nel 2005, riferendo che “il Thimerosal (etilmercuritosalicilato di sodio) attraversa la barriera emato-encefalica e placentare e determina un contenuto apprezzabile di mercurio nei tessuti, compreso il cervello”.
Uno studio NIH/CDC del 2017 collega l'aborto spontaneo ai vaccini antinfluenzali, in particolare nel primo trimestre.
Le donne incinte vaccinate nelle stagioni influenzali 2010/2011 e 2011/2012 avevano una probabilità due volte maggiore di avere un aborto spontaneo entro 28 giorni dal ricevimento del vaccino.
Alle donne che avevano ricevuto il vaccino H1N1 nella precedente stagione influenzale, le probabilità di avere un aborto spontaneo entro 28 giorni erano 7,7 volte maggiori rispetto alle donne che non avevano ricevuto il vaccino antinfluenzale durante la gravidanza. Questi risultati sono ancora più significativi se si considera che 7 dei 13 autori dello studio avevano potenziali conflitti di interesse, come l'aver ricevuto supporto alla ricerca da GlaxoSmithKline, Sanofi, Pfizer, Merck, Novartis, Novavax e altre aziende di Big Pharma.
Un autore, Frank DeStefano, era a capo della sezione sicurezza delle vaccinazioni del CDC.
È degno di nota che questi autori abbiano scelto di non differenziare i risultati tra i vaccini antinfluenzali contenenti Thimerosal e quelli che non lo contenevano. Circa la metà delle iniezioni antinfluenzali disponibili all'epoca conteneva Thimerosal.
Il 1° ottobre 2001, l'Institute of Medicine della National Academy of Sciences Immunization Safety Review Committee (ISR) ha pubblicato un rapporto in cui concludeva che il legame tra il Thimerosal e l'aumento delle lesioni neurologiche nei bambini, compreso l'autismo, è “biologicamente plausibile” e raccomandava l'interruzione di tutti i vaccini conservati con Thimerosal. Un'intera bibliografia di studi farmacocinetici condotti da scienziati indipendenti, prestigiose università e importanti istituti di ricerca, pubblicati su riviste ad alta gravità, attestano la potente neurotossicità del Thimerosal e dimostrano che il mercurio tende ad accumularsi (e a rimanere per periodi di tempo considerevoli, da anni a decenni) nel cervello di primati e altri animali dopo l'iniezione di vaccini contenenti Thimerosal.
Vale la pena di citare solo uno di questi, un noto studio russo del 1977 condotto dalla dott.ssa N.D. Mukhtarova, ha rilevato che la maggior parte degli adulti esposti a concentrazioni di etilmercurio molto più basse di quelle attualmente somministrate ai bambini americani nei vaccini presentavano ancora lesioni neurologiche e neuropatologia diversi anni dopo l'esposizione.
Questi sintomi includevano diminuzione della vista, dell'udito, della memoria, vertigini, dolore e intorpidimento di mani e piedi.
𝐋𝐚 𝐫𝐢𝐩𝐞𝐭𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐢𝐞𝐜𝐚 𝐞 𝐬𝐜𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐢𝐧𝐟𝐨𝐧𝐝𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐆𝐮𝐚𝐫𝐝𝐢𝐚𝐧 𝐝𝐢 𝐯𝐮𝐨𝐭𝐞 𝐫𝐚𝐬𝐬𝐢𝐜𝐮𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐢𝐧𝐝𝐮𝐬𝐭𝐫𝐢𝐚 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐢𝐜𝐮𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐓𝐡𝐢𝐦𝐞𝐫𝐨𝐬𝐚𝐥 𝐞̀ 𝐥'𝐞𝐧𝐧𝐞𝐬𝐢𝐦𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐢 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐥𝐢𝐬𝐭𝐢, 𝐞 𝐢𝐧 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐢 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐥𝐢𝐬𝐭𝐢 𝐬𝐜𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐢, 𝐬𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐨𝐫𝐦𝐚𝐢 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐭𝐢 𝐢𝐧 𝐨𝐬𝐬𝐞𝐪𝐮𝐢𝐨𝐬𝐢 𝐬𝐭𝐞𝐧𝐨𝐠𝐫𝐚𝐟𝐢 𝐝𝐢
𝐁𝐢𝐠 𝐏𝐡𝐚𝐫𝐦𝐚.
Mr Robert Kennedy Junior
 

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