Bella Ciao dagli altoparlanti della moschea
Oggi le autorità turche hanno avviato un'indagine dopo che persone sconosciute sono intervenute nel sistema audio delle moschee di Izmir ed hanno trasmesso la canzone italiana "Bella Ciao" dai minareti della città.
L'inno antifascista è stato suonato ieri, mercoledì pomeriggio, dagli altoparlanti di diverse moschee al momento della chiamata alla preghiera, che viene eseguita cinque volte al giorno.
La direzione locale di Diyanet, l'autorità turca per gli affari religiosi, ha confermato l'incidente in una dichiarazione pubblicata ieri, mercoledì sera, sul suo account Twitter e ha annunciato di aver avviato un'indagine interna e di aver presentato un reclamo alla polizia.
Bella Ciao è stata trasmessa dopo che "gli stranieri hanno sabotato e sono intervenuti illegalmente nel sistema di chiamata per la preghiera", ha detto Diyanet.
Izmir, la terza città più grande del paese, è una roccaforte dei sostenitori del carattere popolare dello stato, così come il Partito popolare repubblicano (CHP), il principale partito di opposizione fondato dal "padre" della Turchia, Mustafa Kemal.
Omer Celik, portavoce dell'AKP per il Partito conservatore islamista del presidente Tayyip Erdogan, ha fortemente condannato la pirateria, sottolineando su Twitter che "saranno trovati gli autori di questo atto odioso".
I media filo-governativi hanno anche condannato la pirateria, definendola uno "scandalo" e un "attacco vizioso alle moschee".
L'incidente è avvenuto durante il Ramadan, il mese sacro musulmano del digiuno, mentre le moschee sono state chiuse per due mesi per limitare la diffusione del corona virus in Turchia.
(Fonte Ana-MPA)