Ankara, 22 ago 16:45 - (Agenzia Nova) - La Turchia prevede che le importazioni di energia diminuiranno in modo significativo dopo l'importante scoperta di gas naturale nel Mar Nero e potrebbero arrivare nuove sorprese da un'altra area in fase di valutazione. Lo ha detto oggi il ministro dell'Energia turco, Fatih Donmez. Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha annunciato ieri la scoperta di un giacimento di gas da 320 miliardi di metri cubi (11.300 miliardi di piedi cubi) che dovrebbe entrare in funzione nel 2023. Se il gas estratto potrà essere usato per scopi commerciali, la Turchia potrebbe diminuire la dipendenza da Russia, Iran e Azerbaigian per le importazioni di energia, costate al paese 41 miliardi di dollari nel 2019. La riduzione delle importazioni di energia potrebbe rimpinguare le casse pubbliche della Turchia e contribuire ad alleviare il deficit delle partite correnti, il quale ha portato ad affossare la lira turca, ormai ai minimi storici contro il dollaro. "Con questa scoperta ci aspettiamo un sensibile calo delle importazioni. Abbiamo gettato le basi affinché i nostri cittadini utilizzino il gas naturale a costi molto più economici", ha detto Donmez ai giornalisti. "C’è una nuova area di 6.000 chilometri quadrati davanti a noi. La valutazione dei nostri esperti è che potremmo vedere strutture simili anche lì", ha detto il ministro parlando con la stampa a Istanbul. "Possiamo già dire che il gas che produrremo sarà più economico del gas che importiamo. È inevitabile che i prezzi scendano", ha aggiunto il ministro. La Turchia sta effettuando esplorazioni di idrocarburi anche nelle acque contese del Mediterraneo orientale, incurante delle vibranti proteste di Grecia e Cipro. (Tut)
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