* Il segretario di Stato Usa Mike Pompeo è in visita oggi ad Istanbul, ma non ha programmato incontri con i leader turchi.
* Pompeo ha iniziato la visita, il cui programma ha attirato le critiche di Ankara, con un incontro con il Patriarca ecumenico greco-ortodosso Bartolomeo, prima di fare un giro alla vicina Moschea Rustem Pasha.
* Il segretario di Stato discuterà di "questioni religiose in Turchia e nella regione" e sottolineerà la "posizione ferma" degli Stati Uniti su questi temi, che Mike Pompeo ha attribuito al tema dei diritti umani.
* "Ci sono certamente cose di cui possiamo parlare" riguardo alla libertà religiosa in Turchia, ha detto ai giornalisti un funzionario Usa.
* La Turchia ha suscitato un'ondata di critiche nel mondo cristiano a luglio quando ha trasformato l'ex Hagia Sophia, patrimonio dell'umanità, in una moschea, revocando il suo status di museo.
* Un piccolo gruppo di persone, rispondendo all'appello di un sindacato nazionalista, ha protestato vicino al patriarcato contro la visita di Pompeo, gridando "Yankee, go home", secondo un fotografo dell'Afp che è stato testimone oculare.
* La diplomazia turca ha espresso risentimento per il programma di Pompeo ed ha assicurato che la libertà religiosa è "protetta" in Turchia. "Sarebbe più appropriato che gli Stati Uniti si guardassero allo specchio e affrontassero il razzismo, l'islamofobia e i crimini d'odio nel loro paese", ha detto Ankara.
* "Il presidente Macron ed io (Pompeo) abbiamo passato molto tempo a discutere delle recenti azioni della Turchia e abbiamo convenuto che erano molto aggressivi", ha detto al quotidiano francese Le Figaro.
* Ha citato il "sostegno" della Turchia all'Azerbaigian nel conflitto del Nagorno-Karabakh o "il fatto che avesse dispiegato anche forze siriane nella regione". "Abbiamo anche fatto riferimento alle sue azioni in Libia, dove sono stati schierati anche paesi terzi, o anche alle sue azioni nel Mediterraneo orientale, e potrei continuare quella lista", ha continuato Mike Pompeo.
* Secondo lui, "Europa e Stati Uniti devono collaborare per convincere Erdogan che tali azioni non sono nell'interesse del suo popolo".