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bosmeld

Forumer storico
IRS 10 Anni
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06/09
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2.614


a poco a poco si é ripreso.

io volevo andare long, su irs, ma non ho trovato nessuno strumento interessante, l'unica possibilitá é lo short bund, ma non é la stessa cosa.



intanto l'irs é salito di oltre il 10% e io non sono riuscito a longarlo...:sad:
 

Imark

Forumer storico
Ci sono molte problematiche su Anglo:

In caso di graduale liquidazione cosa forzerebbe i depositanti a tenere il denaro nella banca? E, se lo ritirassero, il governo avrebbe a dispizione il liquido?

In caso di default, anche solo sui perpetual, scatterbbe l'incrocio, per cui tutti i residui bonds dovrebbero essere pagati insieme ed instantaneamente?

Un default di una banca che effetto avrebbe sui titoli delle altre e sul sovereign?

La garanzia illimitata sui depositi, a prescindere dal loro ammontare: che è quello che lo stato irlandese accorderebbe in ogni caso (così riporta la stampa).

Sulla domanda dei default, per legge possono modificare i termini normativi dei prospetti, semplici pattuizioni contrattuali che hanno valore di norma solo fra le parti (issuer e bondholders). Gli avvocati qui presenti ti direbbero: è la gerarchia delle fonti del diritto, bellezza !

L'ultima è interessante: secondo me, se il mercato coglie il messaggio per cui lo Stato irlandese salva i propri conti facendo fare un bagno agli obbligazionisti subordinati, probabilmente lo spread dei Tds irlandesi su quelli tedeschi si va a ridurre...

Anche perché, con circa 2,5 mld euro di debito subordinato, 25 mld circa (vado a grana grossissima) di debito senior unsecured e almeno 10 mld di ulteriori svalutazioni da effettuare sugli asset detenuti, oltre a quelle già coperte dallo stato (e c'è chi ipotizza siano 20 mld euro), il punto non è quanta copertura sia offerta ai creditori juniores dal patrimonio della banca, ma fino dove può spingersi la capacità degli irlandesi di svenarsi, considerando che questa è la più piccola delle 3 banche principali.

Le altre due sono messe meglio in termini di qualità di asset, ma hanno una mole di attivi patrimoniali superiore, per cui basta un abbattimento di valore su tali asset di livello percentualmente inferiore a quello stimato sugli asset di Anglo Irish a creare problemi non di poco conto ai conti dello stato.
 

Topgun1976

Guest
Anglo Irish Bank: Ceo, Commissione favorevole a liquidazione banca
MILANO (MF-DJ)--Il Ceo di Anglo Irish Bank, Mike Aynsley, ha ammesso che la Commissione europea e' propensa a decidere in favore di una liquidazione dell'istituto di credito. Il Ministro delle finanze irlandese, Brian Lenihan, domani incontrera' a Bruxelles il Commissario europeo per la concorrenza, Joaquin Almunia. Lenihan difendera' la causa della divisione della banca in due, chiudendo almeno l'80% della vecchia "bad bank" e creando una nuova"good bank" con gli asset migliori. Aynsley ha dichiarato al Sunday Business Post che "la Commissione europea afferma che 'questa banca ha perso 25 mld euro e non merita di sopravvivere', e ha ragione. Ma ci troviamo di fronte a un sistema bancario anomalo...Non possiamo biasimare l'agenda politica. La Commissione ha i propri motivi di preoccuparsi della creazione di un precedente". Anglo e' la banca irlandese maggiormente colpita dal crollo del settore immobiliare del Paese, avendo prestato miliardi di euro a imprenditori immobiliari, molti dei quali non verranno mai restituiti. Ma i 25 mld euro richiesti per mantenere a galla la societa' potrebbero non essere sufficienti. Standard & Poor's stima che potrebbero servire altri 10 mld gbp e percio' ora potrebbe essere solo una questione di tempo prima che il governo stacchi definitivamente la spina. Una cosa e' certa: sia la divisione della banca tra "good" e "bad bank" che la sua liquidazione nel corso di 10/15 anni costeranno ai contribuenti miliardi di euro. Di quanti miliardi si tratti, nessuno lo sa con precisione. Quello di cui ha bisogno l'Irlanda adesso e' almeno una parvenza di certezza che le permetta di evitare ulteriori downgrade da parte di banche d'affari e aumenti del costo del credito. Emer Lang, analista di Davy Research (Dublino) afferma che sono gia' stati arrecati abbastanza danni: "l'incertezza sul futuro e soprattutto sul costo di Anglo continua ad essere un agente chiave del sentiment negativo nei confronti dell'Irlanda nei mercati finanziari". L'esperta aggiunge che "e' necessario un chiarimento" ed e' proprio quello che chiede anche Lenihan. Secondo un sondaggio condotto da Sunday Independent e Quantum Research, circa i 3/4 del pubblico credono che la banca nazionalizzata portera' il Paese alla bancarotta e fara' cadere il governo. Il Primo ministro irlandese Brian Cowen ha dichiarato che la liquidazione di Anglo costerebbe 70 mld gbp. Si tratta di una cifra impressioannte, ma non si puo' non pensare che serve a convincere Bruxelles a dare il via libera alla ristrutturazione della banca. Sarebbe un duro colpo per Cowen se la Commissione europea si opponesse alla divisione dell'istituto tra good e bad bank. Il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, ha affermato che "e' responsabilita' del governo e delle autorita' irlandesi trattare con le proprie banche". Il presidente ha inoltre aggiunto che e' compito del governo prendere le decisioni "appropriate". Questo fino a un certo punto, poiche' spetta a un'autorita' piu' alta, la Commissione europea per l'esattezza, stabilire se il governo stia investendo denaro in una causa persa con la ricapitalizzazione di Anglo. In casa, secondo la stampa, c'e' un crescente divario sulla sorte della banca. Finche' la crisi finanziaria va avanti, il portafoglio collettivo dei contribuenti e' l'unica cosa che mantiene a galla la societa'. Non ci sono state dimostrazioni di disappunto come quelle che hanno coinvolto la Grecia poco tempo fa, ma a giudicare da quanto si legge sul Sunday Independent di ieri, i contribuenti ne hanno gia' abbastanza. L'incontro di Lenihan con Almunia e' cruciale. Il Commissario europeo ha dichiarato che dovrebbe esserci una ripartizione dei doveri, senza pesare troppo sulle spalle dei contribuenti. Non per essere ovvi, ma e' gia' un po' troppo tardi per questo. red/est/son (END) Dow Jones Newswires September 06, 2010 08:22 ET (12:22 GMT) Copyright (c) 2010 MF-Dow Jones News Srl.



praticamente ancora non si capisce come andrá a finire. l'unica cosa chiara é che stiamo CAMMINANDO SUI CARBONI ARDENTI




p.s ricevuta cedola alpha euribor


Mi sà che da QUi Partirà una Nuova Grecia,con Obbiettivo Irlanda?:rolleyes: 70miliardi x Liquidare:eek::eek: Spaventoso:rolleyes:
 

no perpetual no party

Forumer storico
prezzi al volo da DB

accidenti a me che non mi sono deciso su groupama e sns :wall::wall:

denaro
soc gen 619 111
ing 219 99,5
intesa 596 100

lettera
groupama 414 73,25
sns 155 73
rzb 862 63

per esperienza, poi mi eseguono a prezzi un po migliori di questi...

pero per chi puo vedere i prezzi dei vari MM... sembra stia salendo tutto!!!!
 

Zorba

Bos 4 Mod
l Sole 24 Ore Radiocor) - Francoforte, 06 set -
Massenberg ha ribadito la richiesta tedesca di un periodo di
transizione per i nuovi requisiti di capitale adeguatamente
lungo cosi' da evitare che i mercati finanziari vengano
inondati da aumenti di capitale bancari. Secondo Massenberg,
il Comitato di Basilea si sta orientando verso una fase di
transizione fra sei e otto anni mentre "sarebbe piu' sensato
pensare a 10-12 anni". "Se ci si spingera' troppo in la' -
ha sottolineato Massenberg - si mettera' in pericolo la
ripresa economica e l'andamento positivo del mercato del
lavoro in Germania". Esponenti della Bundesbank e
dell'Autorita' di vigilanza dei mercati, BaFin, prenderanno
parte all'incontro di domani come rappresentanti dell'unico
Paese che non ha sottoscritto a fine luglio un primo accordo
a Basilea sui metodi di calcolo dei nuovi standard
internazionali su requisiti di capitale e liquidita' per le
banche. La Germania aveva allora espresso riserve per la
mancanza di dettagli sulle norme e, in particolare, perche'
chiedeva un miglior riconoscimento delle 'riserve silenti',
un tipo di capitale molto diffuso tra le banche tedesche.
Riguardo al nuovo tetto per la leva finanziaria di ogni
singolo istituto bancario (leverage ratio), un principio
fortemente avversato dalla Germania, Massenberg ha stimato
che comportera' necessita' di capitale aggiuntivo per 36
miliardi alle banche tedesche e comportera' una diminuzione
del credito al sistema pari a circa 1.000 miliardi.
Red-mir-

(RADIOCOR) 06-09-10 14:07:23 (0152) 5 NNNN

Bene bene:) il 2018 sembra confermato. Per me, le P tedesche saranno tra le ultime ad essere richiamate...
 
Stato
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