Stato
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negusneg

New Member
Nella tabella che si raggiunge in prima pagina sotto "Negus original" il titolo Fortis XS0362491291 presenta un post call che non sono riuscito a trovare nel prospetto.
Può qualcun altro verificare se questo post call c'è e sono io imbranato a non trovarlo?
Se poi non ci fosse proprio, allora il Negus dovrebbe gentilmente correggere.

Infatti, il vero e unico negus original (che è il file xls allegato in fondo al post) riporta cedola post call invariata. :-o :D

Mi sa che deve correggere reef :lol:
 

yquem

Nuovo forumer
Nella tabella che si raggiunge in prima pagina sotto "Negus original" il titolo Fortis XS0362491291 presenta un post call che non sono riuscito a trovare nel prospetto.
Può qualcun altro verificare se questo post call c'è e sono io imbranato a non trovarlo?
Se poi non ci fosse proprio, allora il Negus dovrebbe gentilmente correggere.


per me è 8% tf
 

no perpetual no party

Forumer storico
BES - nuovo tier1 da 500mln

ecco forse il motivo del calo di questo ultimo periodo (oltre ai soliti tds, per i quali tra l'altro mi sembra d'aver letto che il governo portoghese ha trovato l'accordo per i tagli al bilancio con le varie opposizioni e parti sociali...)


vado di traduttore google:
http://www.bes.pt/sitebes/cms.aspx?plg=1ce5dac7-6935-497f-a98d-a349bff1e699

Il subordinato perpetuo Obbligazioni a Tasso Condizionatori BES 2.010 (Complesso di strumenti) sono emesse da Banco Espirito Santo nell'ambito del programma per l'emissione di titoli titoli di debito di BES.

L'opportunità di investire con la possibilità di pagare gli interessi semi-annuale del 8,5% AGNR senza garanzia di pagamenti di interessi o in conto capitale (vincolata dai limiti di pagamenti di interessi e rimborso del capitale, come indicato nelle Condizioni Definitive).

Multipli di € 1.000, un minimo di € 1.000 e un massimo pari al totale delle emissioni.

Tasso fisso di AGNR 8,5% (tasso nominale lordo) *, il pagamento di interessi a due tagliandi finanziaria semestrale al 15 marzo ed il 15 settembre, condizione che l'iniziativa e la discrezione dell'Emittente.
Pagamento degli Interessi
interesse di pagamento semestrale, previa delibera del Comitato esecutivo del BES e limitazioni sui pagamenti di interessi.

Se ci sono le condizioni per il pagamento degli interessi, come indicato nelle Condizioni Definitive, il Comitato esecutivo del BES solo dopo essersi assicurato il pagamento di interessi ai sottoscrittori di titoli subordinati perpetui BES 2010 l'Assemblea Generale può proporre il pagamento di dividendi agli azionisti.
tradotto: prima i bond e poi gli azionisti? grandi:up:

Che si verificano il pagamento dei dividendi agli azionisti, sarà riservata l'importo degli interessi da pagare su una data successiva, che sarà pagata se non ci sono limitazioni sui pagamenti di interessi in particolare dalla necessità di coprire le perdite.
Rimborso
Queste subordinato perpetuo Securities BES 2010, essendo perpetua, non hanno una data di scadenza non sono rimborsabili se non con la discrezione dell'emittente. Esse possono tuttavia essere rimborsato di sei mesi dalla 5 ° anno (il, o dopo il 15 marzo 2016) in quanto il BES (Emittente) prendere l'iniziativa e la Banca del Portogallo è permesso. Se ci sono rimborso verrà effettuato al valore nominale.

Perpetual titoli subordinati BES 2010 viene utilizzato per assorbire le perdite dell'Emittente, se necessario per consentirle di continuare la sua attività e non sono garantiti il recupero del capitale investito. Se ciò accadesse, tornando alla Società di soddisfare i rapporti patrimonio di vigilanza che è necessario, il capitale investito sarà recuperato in proporzione al capitale permettere. quindi SI LOSS ABS

Ammissione alla negoziazione e di transazione
Al fine di consentire l'operazione di acquisto e di vendita in qualsiasi momento di ammissione del Perpetuo titoli subordinati BES 2010, relativa alla borsa Euronext di Lisbona e contratti sono stati stipulati transazioni con gli istituti di credito.

Le operazioni di acquisto e la vendita sarà di gran lunga il prezzo di mercato di vendita in vigore al momento. Gli ordini di acquisto e di vendita può essere effettuata attraverso il BES ed è soggetto alla tariffa in vigore, che si trova a www.cmvm.pt.
Come e quando ti iscrivi
Per iscriversi alla Subordinati Perpetual Obbligazioni a Tasso Condizionatori BES 2010 dovrebbe andare ad un contatore di BES o BES Azzorre, il migliore o il suo manager, che emetterà eventuali chiarimenti.

I Titoli saranno assegnati in ordine di iscrizione, entro la scadenza o fino a quando la quantità di emissioni e sono esenti da tasse. Il periodo di sottoscrizione si svolgerà in tre serie consecutive tra 8 novembre e 27 dicembre 2010.

Questo investimento è adatto solo per investitori che intendono assumere un alto livello di rischio, e la conoscenza necessaria e sufficiente per prendere decisioni informate.
Questa informazione presenta alcune delle caratteristiche del prodotto subordinato perpetuo Obbligazioni a Tasso Condizionatori BES 2.010 rilasciato nell'ambito del programma denominato "EURO € 20000000000 Note Programme di medio termine. Il documento è meramente esemplificativa e non fare a meno di consultare il Prospetto datato 3 novembre 2010, la loro sintesi in inglese e la finale condizioni applicabili. Tutti i documenti sono disponibili su richiesta dell'emittente o BES o www.cmvm.pt.


ALLEGO PROSPETTO IN INGLESE (quello che ho trovato...)
lho letto velocemente il tutto, ma oggi sono stanchissimo dal lavoro.. quindi lascio ai maestri dei prospetti l'analisi specifica, io ho postato solo le mie considerazioni da profano
:ciao:
 
Ultima modifica:

yquem

Nuovo forumer
ripricing di tutto il sub debt delle ciofec banks : RUMBA ?

Ristrutturazione del debito in cambio degli aiuti. Allied Irish bank con 13 miliardi di meno in depositi

di Andrea Franceschi (IL SOLE 24 ORE)


Fmi e Commissione europea sono pronti a venire in soccorso dell'Irlanda a patto che Dublino imponga una ristrutturazione del debito subordinato (quello che garantisce meno diritti in caso di insolvenza) alle banche in difficoltà. L'indiscrezione, anticipata dalla stampa irlandese, ha già fatto impennare gli indici che misurano la rischiosità delle obbligazioni.
35373134326363663463626230643030

L'indice Markit iTraxx Financial, che monitora i prezzi dei credit default swap (i derivati che assicurano in caso di insolvenza) sul debito subordinato di 25 tra banche e assicurazioni europee, si è impennato di 11 punti base a metà giornata, stando a quanto sostengono gli analisti di Jp Morgan. Ma è in generale il comparto bancario a soffrire in Borsa. L'indice settoriale Eurostoxx 600 cede oltre il 2% a metà giornata.
Se questa voce fosse confermata, si avvererebbe in qualche modo la volontà espressa da esponenti dei governi di Francia e Germania nei giorni scorsi. Dopo l'accordo raggiunto in sede Ue per la creazione di un fondo anticrisi permanente per sostenere Paesi della zona euro in difficoltà, prima Angela Merkel e altri esponenti del governo tedesco poi la francese Christine Lagarde, avevano chiesto che anche i privati si facessero carico delle eventuali perdite derivanti dal salvataggio di uno stato. In questo caso la ristrutturazione interesserebbe non i titoli di stato dei paesi a rischio, ma le obbligazioni delle banche in difficoltà.
D'altronde è da qui che è partita la crisi irlandese. Il deficit di Dublino è esploso perché il paese è dovuto intervenire a tamponare le difficoltà del settore in gravi difficoltà per i contraccolpi della finanziaria globale, accentuati dallo scoppio della bolla immobiliare. I costosissimi piani di salvataggio pubblico delle banche faranno lievitare il deficit 2010 dell'Irlanda oltre il 32 per cento del Pil. Un caso molto diverso da quello della Grecia dove il buco di bilancio fu generato soprattutto da una gestione scriteriata della spesa pubblica.
Non stupisce quindi che il governo irlandese continui a insistere su questo punto nel suo braccio di ferro con Unione europea e Fondo monetario internazionale. Un tentativo forse di evitare una contropartita politicamente meno accettabile: l'aumento della tassazione sulle aziende, storicamente molto competitiva. Grazie ad aliquote molto basse (12,5 per cento) il paese ha potuto attrarre in questi anni tante aziende straniere che qui hanno stabilito il quartier generale.

Insomma è probabile che Dublino voglia scaricare sulle banche (e quindi sui risparmiatori non solo irlandesi) il costo del salvataggio. In questa lettura si spiegano anche le parole pronunciate dal ministro delle finanze Brian Lenihan. «Le banche sono cresciute in misura tale da diventare ingestibili per lo Stato - ha affermato - è chiaro che avremo bisogno di qualche tipo di aiuto esterno per affrontare queste difficoltà». Le incertezze da questo punto di vista sono molteplici. Si interverrà allungando le scadenze o tagliando le cedole? Quale impatto avranno queste decisioni sul mercato obbligazionario? Ma soprattutto, come la prenderanno gli obbligazionisti?
Per farsi un'idea governanti e banchieri guardano con attenzione alla banca irlandese Anglo Irish. Molto prima che si parlasse di salvataggio, lo stesso governo irlandese aveva imposto all'istituto nazionalizzato a gennaio del 2009, di ristrutturare circa 2 miliardi di euro di debito subordinato. Proprio oggi i creditori dovranno votare l'offerta prendere o lasciare che la banca gli ha fatto alla fine di ottobre: o accettano di convertire le loro obbligazioni in titoli di stato irlandesi, che valgono l'80% in meno, oppure si vedranno liquidare una cifra pari a un centesimo del valore nominale del loro titolo. L'offerta è stata accolta con prevedibile rabbia, ma la banca non ha concesso alcuno spiraglio di trattativa. Perché l'accordo vada in porto è necessario che almeno due terzi dei creditori partecipino alla votazione e che due terzi dei votanti dia il loro ok. I risultati della prima votazione (ne seguiranno altre due il prossimo mese) saranno resi noti lunedì 22 novembre. Un banchiere, citato dal Financial Times, ha definito questa ristrutturazione «cannibalismo degli obbligazionisti». Un altro ha commentato: «I mercati sono spesso darwiniani».

Allied irish bank ha sempre meno raccolta
Peraltro, un'altra cattiva notizia è arrivata oggi dal mondo della banche irlandesi. Allied Irish Banks ha reso noto che, dall'inizio dell'anno, i depositi dei clienti presso le sue filiali sono calati di complessivi 13 miliardi di euro a causa delle turbolenze finanziarie che hanno coinvolto il paese.

Allied ha poi detto di essere dipendente in misura sempre maggiore dai fondi messi a disposizione della Bce tramite le aste straordinarie ad ammontare illimitato, un segnale di difficoltà che peraltro era già stato lanciato nelle scorse settimane da altre big del settore bancario irlandese. Allied Irish Bank ha infine comunicato di aver alzato da 5,4 a 6,6 miliardi di euro il previsto aumento di capitale: l'incremento della manovra é dovuto all'annullamento del processo di vendita di Aib Group.
 

onik

Forumer attivo
riassunto settimana 46

settimana 46 (up and down)
----------------------------

solo 40 pagine questa settimana

top10:
----------------------------
user # msg
-----------------------------
zorba 28
mais78 23
riccio43 22
bosmeld 22
ferdo 17
zeta59 16
fabbro 16
pier_pat 14
bia06 14
vet 12
negusneg 12

-------------------
Ricordo che, se qualcuno volesse cercare i messaggi di un particolare utente basta che cerchi e.g. "user=zorba" oppure "user=mais78" ...
 

Allegati

  • perpetue_week_46_2010.pdf
    1,7 MB · Visite: 649

discipline

Forumer storico
Anglo Irish Bank bondholders have given initial support for a debt exchange offer launched by the troubled lender that would require them to share the pain of its rescue.
In a vote held in London on Friday, a majority of subordinated creditors holding the bank’s 2016 bonds, who have been targeted by the bank in the proposed debt exchange, backed resolutions that will allow the tender to go ahead.
Il voto di oggi sulla 2016 (500m) non produceva un effetto diretto sui bond oggi stesso, se non quello di variare il prospetto e rendere possibile l'offerta di scambio già attiva sulla 2014 (325m) e la 2017 (750m). Da un certo punto di vista (ovvero il mio, non avendo ancora venduto la 2014, sulla quale pare ci sia un fronte contrario importante in termini percentuali) la cosa è positiva: un voto contrario oggi avrebbe probabilmente attivato contromisure legislative da qui alla messa ai voti di dicembre; al crescere delle adesioni forzate sulle altre emissioni (sulla 2017 sembrano esserci poche speranze), si riduce l'ammontare dei subordinati a poche (si fa per dire...) centinaia di milioni di euro, per i quali una legge ad hoc di cancellazione potrebbe essere forzata.
Mi rendo conto di fare un ragionamento fin troppo ottimistico in una situazione più che disperata: diciamo che, grosso modo, alla riuscita di questa operazione assegno la stessa percentuale che la banca offre a chi non accetta lo scambio...
 

ferdo

Utente Senior
ecco forse il motivo del calo di questo ultimo periodo (oltre ai soliti tds, per i quali tra l'altro mi sembra d'aver letto che il governo portoghese ha trovato l'accordo per i tagli al bilancio con le varie opposizioni e parti sociali...)
....
:ciao:

di BES quale hai preso?
caratteristiche?
Questa esce il 2 dicembre ... da monitorare
La trimestrale come era? Anzi l'utile da inizio anno quanto sta?
 
Ultima modifica:

Zorba

Bos 4 Mod
se ho frainteso , mi scuso.
Probabilmente anzi sicuramente, questo mio misunderstanding dipende che in uno scritto non si può capire il tono ,come scrive Rottweiler .
Non ho compreso ,difatti, il tono che voleva essere ironico di Mais ,da cui ho imparato ad apprezzare le "sue" AXA 174 ,tanto che le ho anche io in PTF .
Una chiosa : Pasquale Bruno non è un mio idolo , caso mai lo potrebbe essere il suo quasi omonimo Giordano grande filosofo campano ,ma mi piaceva accomunare i due .E forse ,anzi certamente, anche qui ho un po' trasceso .
Sarà perchè stamane ho perso a tennis da uno più scarso ?
Un saluto a tutti e in particolare a Mais che con i suoi anni potrebbe essere quasi mio figlio. Anzi ,mi pare di aver capito che molti di voi siano sotto i 30-35 , contraddicendo quello che ho sempre sostenuto ,cioè che i giovani fanno le azioni e più si incanutisce , più ci si rivolge alle obbligazioni . Ma d'altra parte le perpetual sono le obbligazioni più vicine alle azioni ancora di più delle convertibili e questo spiega i vostri anni.

Dai Fabbro, non fare il matusa:D Qua siamo ragazzacci terribili:-o: dovrebbe farti piacere il fatto che ti trattiamo come uno della cumpa:vicini::up:

PS: Pasquale Bruno era diventato un buon difensore con Mondonico....:lol:
 

Zorba

Bos 4 Mod
Ristrutturazione del debito in cambio degli aiuti. Allied Irish bank con 13 miliardi di meno in depositi

di Andrea Franceschi (IL SOLE 24 ORE)


Fmi e Commissione europea sono pronti a venire in soccorso dell'Irlanda a patto che Dublino imponga una ristrutturazione del debito subordinato (quello che garantisce meno diritti in caso di insolvenza) alle banche in difficoltà. L'indiscrezione, anticipata dalla stampa irlandese, ha già fatto impennare gli indici che misurano la rischiosità delle obbligazioni.
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L'indice Markit iTraxx Financial, che monitora i prezzi dei credit default swap (i derivati che assicurano in caso di insolvenza) sul debito subordinato di 25 tra banche e assicurazioni europee, si è impennato di 11 punti base a metà giornata, stando a quanto sostengono gli analisti di Jp Morgan. Ma è in generale il comparto bancario a soffrire in Borsa. L'indice settoriale Eurostoxx 600 cede oltre il 2% a metà giornata.
Se questa voce fosse confermata, si avvererebbe in qualche modo la volontà espressa da esponenti dei governi di Francia e Germania nei giorni scorsi. Dopo l'accordo raggiunto in sede Ue per la creazione di un fondo anticrisi permanente per sostenere Paesi della zona euro in difficoltà, prima Angela Merkel e altri esponenti del governo tedesco poi la francese Christine Lagarde, avevano chiesto che anche i privati si facessero carico delle eventuali perdite derivanti dal salvataggio di uno stato. In questo caso la ristrutturazione interesserebbe non i titoli di stato dei paesi a rischio, ma le obbligazioni delle banche in difficoltà.
D'altronde è da qui che è partita la crisi irlandese. Il deficit di Dublino è esploso perché il paese è dovuto intervenire a tamponare le difficoltà del settore in gravi difficoltà per i contraccolpi della finanziaria globale, accentuati dallo scoppio della bolla immobiliare. I costosissimi piani di salvataggio pubblico delle banche faranno lievitare il deficit 2010 dell'Irlanda oltre il 32 per cento del Pil. Un caso molto diverso da quello della Grecia dove il buco di bilancio fu generato soprattutto da una gestione scriteriata della spesa pubblica.
Non stupisce quindi che il governo irlandese continui a insistere su questo punto nel suo braccio di ferro con Unione europea e Fondo monetario internazionale. Un tentativo forse di evitare una contropartita politicamente meno accettabile: l'aumento della tassazione sulle aziende, storicamente molto competitiva. Grazie ad aliquote molto basse (12,5 per cento) il paese ha potuto attrarre in questi anni tante aziende straniere che qui hanno stabilito il quartier generale.

Insomma è probabile che Dublino voglia scaricare sulle banche (e quindi sui risparmiatori non solo irlandesi) il costo del salvataggio. In questa lettura si spiegano anche le parole pronunciate dal ministro delle finanze Brian Lenihan. «Le banche sono cresciute in misura tale da diventare ingestibili per lo Stato - ha affermato - è chiaro che avremo bisogno di qualche tipo di aiuto esterno per affrontare queste difficoltà». Le incertezze da questo punto di vista sono molteplici. Si interverrà allungando le scadenze o tagliando le cedole? Quale impatto avranno queste decisioni sul mercato obbligazionario? Ma soprattutto, come la prenderanno gli obbligazionisti?
Per farsi un'idea governanti e banchieri guardano con attenzione alla banca irlandese Anglo Irish. Molto prima che si parlasse di salvataggio, lo stesso governo irlandese aveva imposto all'istituto nazionalizzato a gennaio del 2009, di ristrutturare circa 2 miliardi di euro di debito subordinato. Proprio oggi i creditori dovranno votare l'offerta prendere o lasciare che la banca gli ha fatto alla fine di ottobre: o accettano di convertire le loro obbligazioni in titoli di stato irlandesi, che valgono l'80% in meno, oppure si vedranno liquidare una cifra pari a un centesimo del valore nominale del loro titolo. L'offerta è stata accolta con prevedibile rabbia, ma la banca non ha concesso alcuno spiraglio di trattativa. Perché l'accordo vada in porto è necessario che almeno due terzi dei creditori partecipino alla votazione e che due terzi dei votanti dia il loro ok. I risultati della prima votazione (ne seguiranno altre due il prossimo mese) saranno resi noti lunedì 22 novembre. Un banchiere, citato dal Financial Times, ha definito questa ristrutturazione «cannibalismo degli obbligazionisti». Un altro ha commentato: «I mercati sono spesso darwiniani».

Allied irish bank ha sempre meno raccolta
Peraltro, un'altra cattiva notizia è arrivata oggi dal mondo della banche irlandesi. Allied Irish Banks ha reso noto che, dall'inizio dell'anno, i depositi dei clienti presso le sue filiali sono calati di complessivi 13 miliardi di euro a causa delle turbolenze finanziarie che hanno coinvolto il paese.

Allied ha poi detto di essere dipendente in misura sempre maggiore dai fondi messi a disposizione della Bce tramite le aste straordinarie ad ammontare illimitato, un segnale di difficoltà che peraltro era già stato lanciato nelle scorse settimane da altre big del settore bancario irlandese. Allied Irish Bank ha infine comunicato di aver alzato da 5,4 a 6,6 miliardi di euro il previsto aumento di capitale: l'incremento della manovra é dovuto all'annullamento del processo di vendita di Aib Group.

Io non sono così sicuro che AIB debba per forza tagliare il nominale dei subordinati. Deve fare un AUK di 6,6bn, di cui 2,9 sono la conversione dei Tremonti-Bond irlandesi (quindi no esborso cash) e il residuo 3,7 in cash (se non sottoscritto dal mercato). Mi sembrano cmq cifre alla portata.
E' molto probabile, invece, che continui la sospensione/taglio delle cedole.

E' cmq da seguire bene.

*.*.*

CAPITAL
The losses that we are incurring continue to reduce our capital. In our announcement of 30th September we outlined plans to raise additional equity capital before the end of 2010. The Central Bank of Ireland’s requirement for AIB to raise €10.4bn capital will significantly improve our capital position and ratios.
Significant components of this capital raising have already been achieved, including the sale of M&T and the agreed sale of our Polish interests which is subject to shareholder and regulatory approval. These sales generate a combined total of c.€3.4bn of equivalent equity capital.
In view of our decision to halt the current sales process of AIB Group (UK) p.l.c. AIB intends to increase the size of its planned capital raising from €5.4bn to €6.6bn. As outlined previously, the capital raising will be structured as an open offer and placing at a fixed price of €0.50 per new ordinary share with existing qualifying shareholders invited to subscribe for all or part of their pro rata entitlements. New institutional shareholders may also be permitted to subscribe for new shares under the offer. The National Pensions Reserve Fund Commission (“NPRFC”) has agreed to underwrite the total transaction size of €6.6bn. The NPRFC’s revised underwriting commitment will be met through a conversion, if required, of up to €2.9bn (previously €1.7bn) of the existing 2009 Preferences Shares held by the NPRFC and a cash contribution of up to €3.7bn from existing cash resources of the NPRFC. Consistent with AIB’s announcement on 30th September 2010, the additional capital raising of €1.2bn will be met by the conversion of an equivalent amount of 2009 Preference Shares and no new cash will be provided by the NPRFC. Assuming a conversion of €2.9bn of 2009 Preference Shares the NPRFC would hold €0.6bn of 2009 Preference Shares following the capital raising. As previously announced, AIB is considering additional capital generating measures to meet the residual capital requirement by 31 March 2011 as determined by the Central Bank of Ireland on 30th September 2010 and, to the extent required, a portion of the remaining 2009 Preference Shares held by the NPRFC may be converted into equity capital to meet any capital shortfall at that time. The terms of the capital raising are subject to the approval, inter alia, of the European Commission under State Aid regulation.
The total capital equivalent of €10.4bn places the bank on a more robust footing from which it can target sustainable growth in the future.
 
Stato
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