Obbligazioni: i collocamenti della settimana sotto la lente
21/06/202417:06 CARLO ALOISIO
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Messe per il momento da parte le conseguenze elettorali europee e in attesa del responso delle urne francesi, t
assi d’interesse e inflazione tornano in primo piano, con altre riunioni di banche centrali, tra cui
la Bank of England, che
ha lasciato invariati i tassi al 5,25%, anche qui in attesa di definire le prossime mosse politiche dopo le elezioni anticipate che sono in programma il prossimo 4 luglio ed i cui sondaggi darebbero per favoriti i laburisti. Nel Paese principe delle scommesse, un taglio dei tassi sulla sterlina è previsto dall’aumento delle quote per il mese di agosto.
Nel frattempo
la Banca centrale svizzera ha abbassato per la seconda volta nell’anno i tassi d’interesse di 0,25% portandoli all’1,25%. Un’altra banca centrale in Europa che aveva la riunione giovedi era quella di
Norvegia che ha
confermato i tassi al 4,50%, record degli ultimi 16 anni. Gli economisti sono però sempre più divisi sulla tempistica del primo taglio: alcuni lo vedono nel terzo trimestre, altri nel quarto se non addirittura il prossimo anno, visto il buon stato di salute dell’economia segnalato dagli ultimi dati macro, ciò ha anche rafforzato la corona norvegese rispetto all’euro.
La procedura d’infrazione che ha colpito alcuni Paesi dell’Unione Europea, non ha intaccato in maniera particolare gli scambi, anche perché era attesa e quindi scontata nei prezzi dei titoli scambiati nei giorni scorsi.
Lo spread tra il Btp ed il Bund si è confermato anche nel corso di questa settimana in area 150, con il
rendimento del nostro benchmark decennale in area 3,95%. Più sotto pressione i titoli francesi con le aste di questa settimana che hanno evidenziato un rialzo dei rendimenti, per esempio sulla scadenza 2030 salita al 3,01% rispetto al 2,77% dell’asta precedente. Nel complesso dell’Eurozona i rendimenti si sono spostati al rialzo, soprattutto molti paesi sono saliti sopra il 3% alzando di fatto lo spread contro la Germania che rimane al 2,45% circa, migliorando nello spostamento verso “fly to quality”, il rendimento rispetto ad un paio di settimane fa. I titoli EU decennali sono al 3,1% circa; per quel che riguarda
Treasury Usa e Gilt, i
rendimenti sono rispettivamente al 4,28% e 4,06%.
Le nuove emissioni governative sotto la lente
Non era una settimana di aste del Tesoro, ma vi è stata un’
offerta di titolo governativi da parte di Francia e Spagna. Detto prima dei rendimenti francesi, per la
Spagna si è trattato di un incremento di oltre due miliardi del
benchmark ottobre 2034 con
cedola 3,45% e Isin ES0000012N35. Incrementi su titoli in circolazione anche da parte della Slovacchia sulle scadenze 2033, 2034 e 2035. Il Belgio ha rinforzato di un miliardo circa ciascuno le scadenze 2029 e 2034.
Nuovo deal invece per
Cipro che ha emesso un milardo con
scadenza 2031 con
cedola del 3,25%, le rischieste ai lead manager sono state decisamente superiori, permettendo di abbassare il rendimento che alla fine è stato del 3,32% circa con il prezzo d’emissione a 99,631. Isin del titolo XS2849767202 con taglio minomo da mille euro con multipli di mille.
In Germania
Federal State of Schleswig-Holstein ha collocato un nuovo
bond senior sulla
scadenza a
cinque anni e ammontare 750 milioni di euro. L’obbligazione offre una
cedola unua
lorda del 2,875%, prezzo 99,793, rendimento 2.92% equivalente a 8 punti base sopra il tasso midswap. Rating
AAA e lotto minimo mille eurocon multipli di mille, taglio appetibile anche alla clientela retail. Isin DE000SHFM949.
Sul fronte degli emergenti, l’
Ucraina non ha trovato un accordo con i creditori internazionali su bond per 20 miliardi di dollari che hanno una scadenza negoziale al 1 agosto, data in cui furono sospesi per due anni allo scoppio della guerra con il consenso dei creditori. Il punto riguarda la sostenibilità dei rimborsi di fronte allo stato di crisi del Paese, si parlava di “hair cut” fino al 30% e su questo punto l’accordo non è stato ancora trovato. E’ probabile che prima della scadenza del 1° agosto una sorta di accordo sarà trovato soprattutto per non creare un ulteriore problema al Paese in questa fase critica.
Sul fronte argentino, vi è stato un recupero dei prezzi dopo un paio di settimane incerte e volatili, il presidente Milei è riuscito ad ottenere il sostegno del senato al suo progetto di riforme e questo era uno dei passaggi chiave per attuare il piano di sviluppo del Paese. Il termometro di riferimento è il titolo legato al Pil che fu emesso nel corso della ristrutturazione al default del 2001, isin XS0209139244 passato in una decina di giorni da quotazioni intorno ai 5 centesimi fino a oltre 6,5.
I nuovi bond corporate sotto i riflettori
Discreta l’operatività sui corporate con alcuni nomi di nicchia per la rarità delle emissioni. E’ il caso della
Campari che piazza con successo presso investitori istituzionali un’obbligazione senza rating con durata sette anni e
scadenza 25 giugno 2031 da 220 milioni di euro. Il gruppo intende ottimizzare la struttura del debito. Il titolo paga una
cedola fissa annuale del 4,256%, con Isin XS2845835318 e taglio minim da 100mila euro con multipli di mille. Le obbligazioni verranno emesse a un prezzo di emissione pari al 100. La domanda è stata molto positiva tra gli investitori sia domestici sia internazionali.
Oltre che sui governativi, c’è stata attività di corporate spagnoli e francesi. Il leader della vendita al dettaglio spagnola
El Corte Ingles, che gode di rating
BBB-, ha emesso 500 milioni di euro con
scadenza 2031, anche in questo caso si tratta di un nome raro sul mercato dei titoli ed è andato molto bene salendo da un prezzo di emissione di 99,721 a oltre quota 100 nel grey market successivo.
Cedola fissata al 4,25% ed isin XS2848960683 con taglio minimo da 100mila euro con multipli di 100mila.
La società di costruzioni edili francese
Legrand con rating
A-, ha emesso 600 milioni con
cedola del 3,5% al prezzo d’emissione di 99,494. Buona performance anche qui sul grey market successivo con quotazioni in rialzo di una ventina di cents. Isin del titolo FR001400QQ30 e taglio minimo da 100mila eureo con multipli di 100mila.
L’emissione
Tamburi Investment Partners (TIP), con taglio minimo mille euro e
tasso del 4,625%, si è chiusa con oltre 280 milioni di euro raccolti. Dopo aver raggiunto la soglia dei 250 milioni in pochissimo tempo, l’obbligazione TIP è stata riaperta per altri 50 milioni. Il prestito andra in secondario sul sistema di
Borsa Italiana a partire dal 21 giugno. Le obbligazioni sono emesse alla pari, Isin XS2799786848.
Enel ha collocato un bond da due miliardi di
dollari in più tranche della categoria sustainability-linked. L’emissione è legata al raggiungimento dell’obiettivo di sostenibilità relativo alla riduzione dell’intensità delle emissioni di
GHG Scope 1 relative alla produzione di energia elettrica. L’emissione ha ricevuto richieste in esubero per circa tre volte, totalizzando ordini complessivi per 5,6 miliardi di dollari. Il ricavato dell’emissione sarà utilizzato per finanziare l’ordinario fabbisogno del gruppo, incluso il rifinanziamento del debito in scadenza. Più in dettaglio, l’operazione è suddivisa in
due tranche: la prima da 1,25 miliardi
scadenza 26 giugno 2029 offre un tasso di interesse fisso del
5,125%, Isin USN30707AW86. Il prezzo di emissione è stato fissato a 98,878% e il
rendimento effettivo alla scadenza è pari a 5,384%. La seconda da 750 milioni scadenza
26 giugno 2034 offre un tasso di interesse fisso del
5,5%, Isin USN30707AX69. In questo caso il prezzo di emissione è stato fissato a 98,379% e il
rendimento alla scadenza è pari al 5,715%. Il bond, che ha una durata media di circa sette anni, presenta un costo medio del 4%, in linea con il costo di raccolta sul mercato europeo. All’obbligazione è stato assegnato un rating di
BBB/BBB+, taglio minimo da 200mila dollari con multipli di mille.
In ambito dollaro, maxi deal della casa automobilistica
Hyundai che ha emesso un multi bond su varie scadenze, tutte con taglio minimo da 2mila dollari con multipli di mille e rating
BBB+. Si parte con i 750 milioni
scadenza 2026 cedola del 5,45% e Isin US44891CDA80; stessa size
scadenza 2027 Isin US44891CDB63 e
cedola del 5,275%; idem per il
2029 cedola del 5,3% Isin US44891CDC47 e infine gli ultimi 750 mioni sono stati piazzati al
2031 con
cedola del 5,4% e Isin US44891CDD20.
Intesa Sanpaolo ha dedicato al canale retail ben
quattro bond denominati in valuta estera. Di questi,
tre sono in dollari Usa e uno in dollari canadesi. In tutti i casi, l’investimento minimo richiesto è di 2mila dollari (Usa o canadesi). Un’altra caratteristica che accomuna tutti i quattro nuovi bond è la
cedola trimestrale. Iniziamo con la
scadenza del 12 giugno 2027 in dollari Usa (Isin XS2837717417): la durata è di tre anni e la c
edola “step-down” annuale lorda è fissata al 5,50% per il primo anno, al 5% per il secondo e al 4,50% per il terzo. Il rendimento medio all’emissione risulta essere, quindi, del 5% e il prezzo è sotto la pari, a 99,50. Decrescente anche la cedola dell’altro bond di Intesa Sanpaolo
in dollari Usa, ma con scadenza in data 12 giugno 2030 (Isin XS2837718654). In questo caso, la
cedola lorda è del
6% per i primi due anni, del 5% per il terzo e quarto anno e del 4% per il quinto e sesto anno. Stesso rendimento iniziale del primo, ma a fronte di una durata diversa. L’ultimo bond di Intesa Sanpaolo in
dollari Usa, anche stavolta con cedola decrescente e con
durata di dodici anni (Isin XS2837717250). Scadenza fissata per il 12 giugno 2036, offre l’
8% lordo per i primi due anni, il 6% per i successivi cinque anni e il 4% per gli ultimi cinque anni. In media, il rendimento lordo iniziale risulta del 5,50%. Infine, il
bond di Intesa in dollari canadesi ha una
durata di appena
due anni con
scadenza 12 giugno 2026 e tasso fisso del 4,25% (Isin XS2837716369).