Al momento il risultato elettorale francese non è stato ancora metabolizzato dai mercati, anzi in queste ultime sedute la politica è stata rimessa da parte e si è tornati ad analizzare i dati macro e le prospettive legate ai tassi, all’inflazione ed alla crescita. In effetti l’imprevisto risultato nei sondaggi del Nuovo fronte popolare ha bloccato il tentativo di Marine Le Pen di portare l’estrema destra francese al potere, ma l’esito consegnato dalle urne nel secondo turno è stato quello di un’assemblea parlamentare frammentata dove nessun partito si è assicurato la maggioranza per governare. Il risultato pone molta incertezza sul presidente Macron, con il Paese in una sorta di “limbo italico”, dove la parola governo tecnico non sarebbe più la sola prerogativa del nostro paese. Si preannuncia quindi un periodo di instabilità politica in un contesto che è destinato a indebolire il ruolo di Parigi nell’Unione europea e in altri Paesi.
La prospettiva di un parlamento in stallo non è di conforto per gli investitori, con il rischio di una paralisi politica che potrebbe rendere ancora più difficile migliorare i parametri francesi, sotto procedura d’nfrazione da parte dell’Unione Europea. La maggior parte degli analisti prevede un periodo di volatilità e incertezza sui mercati obbligazionari, per il momento però i mercati hanno reagito diversamente.
Sul fronte Usa, parlando davanti alla commissione per i Servizi finanziari del Senato, il governatore della Fed ha detto esplicitamente che non avrebbe fornito alcuna tempistica sui tagli dei tassi, sottolineando che la Fed continuerà a decidere le sue mosse in base ai dati, meeting per meeting, e che in questo momento è impegnata nel bilanciare rischi che vengono su due fronti. Allentare troppo presto potrebbe avere effetti negativi sul processo di disinflazione in corso, farlo troppo tardi avrebbe riverberi indesiderati sulla crescita e sull’occupazione. I commenti di Powell, che ha riconosciuto i progressi effettuati sul fronte prezzi e parlato di un’economia più stabilizzata, lasciano aperta la porta all’eventualità che il Fomc del 30-31 luglio torni ad indicare la possibilità di una riduzione dei tassi già a settembre, fattore che gli investitori prezzano al momento al 70% circa negli ultimi sondaggi.
Passando quindi ai numeri, si è evidenziato un
andamento positivo per i titoli obbligazionari governativi con rendimenti che sono calati rispetto alla scorsa settimana. Lo
spread tra Btp e Bund è rimasto
in area 130 ma il nostro benchmark decennale è sceso ben al di sotto del 4% su cui quotava la scorsa settimana fino a livelli minimi in area 3,85%. In discesa anche gli altri titoli principali dell’Eurozona con l’Irlanda che torna sotto il 3% a far compagnia a Germania ed Olanda, la media EU scende al 3,08%,
per UK e Usa sempre livelli in linea con le ultime sedute rispettivamente a 4,13% e 4,3% sulla curva decennale.
I nuovi bond governativi sotto la lente
Per quel che riguarda le nuove emissioni governative si evidenzia il nuovo
Bot a 12 mesi Isin IT0005603342), per un importo di otto miliardi di euro, con
scadenza del
14 luglio 2025 ha spuntato un prezzo di aggiudicazione di 96,571, corrispondente a un
rendimento lordo del
3,483%. All’asta di giugno il rendimento era stato del 3,584%, dunque, un calo dello 0,10%.
Grande successo da parte dell’
EU con un doppio deal breve e lungo. Il
nuovo benchmark a cinque anni ha spuntato una
cedola del
2,875% con un prezzo di 99,64 per cinque miliardi, Isin EU000A3L1CN4, mentre molta attenzione da parte del mercato è stata data al “tap” ossia l’
incremento della EU lunga 2054 con cedola del 3,375% al prezzo d’emissione di 96,418. La prima tranche di questo deal era stata fatta a inizio di maggio al prezzo di 99,825, quindi molti investitori hanno trovato attraente l’attuale livello che proietta il rendimento a scadenza oltre il 3,5%. Isin del titolo EU000A3K4EY2, ottima performance nel grey market successivo con prezzi oltre quota 97, taglio super retail da 1 singolo euro per titolo.
Per la terza volta quest’anno, la
Turchia ha emesso un
bond sui mercati internazionali, denominato
in dollari Usa. Ha raccolto 1,75 miliardi di dollari a condizioni migliori rispetto a quelle inizialmente attese. A marzo era stato il turno di un’emissione in euro, la prima in tre anni, per 2 miliardi. Il mese prima un decennale in dollari con cedola 7,875%. Il Paese punta a raccogliere 10 miliardi di dollari entro l’anno. Il nuovo bond della Turchia in dollari ha una
durata di
otto anni ed ha spuntato un
rendimento del
7,30%, inferiore al 7,625% inizialmente atteso dalla guidance.
Le nuove obbligazioni corporte sotto i riflettori
Molto attivi anche gli altri settori con
Cassa Depositi e Prestiti che è tornata sul mercato obbligazionario. L’ente ha collocato un
bond sindacato a sette anni (scadenza 12 luglio 2031). A fronte di ordini pari a oltre 2,8 miliardi di euro, la guidance di rendimento è stata abbassata e fissata a 37 punti base sul Btp 15 luglio 2031 da prime indicazioni in area +45 punti base poi riviste a +40 punti base. Le richieste sono arrivate a 2,8 miliardi di euro, mentre l’importo offerto è stato di 750 milioni. Pertanto, la domanda è stata di oltre 3,7 volte l’offerta. Il nuovo bond di Cdp ha una durata di sette anni, arrivando a scadenza in data 12 luglio del 2031. La
cedola è stata fissata al tasso annuo lordo del
3,875%. Il rendimento esitato è risultato a premio di 37 punti base sul BTP 2031, in calo dai 45 punti ipotizzati con la guidance iniziale. I rating sono
BBB/BBB+. Ai bond emessi da Cdp viene riservato lo stesso trattamento fiscale previsto per i titoli di stato: 12,50%. Isin IT0005603284 e lotto minimo di 100mila euro con multipli di 100mila. Risale poi ad aprile l’ultima emissione di Cdp, in questo caso si trattava di un bond in dollari, destinato ad investitori istituzionali, per un ammontare complessivo pari a 1,5 miliardi di dollari. Con ordini che hanno superato 9,9 miliardi di dollari, la cedola lorda è stata fissata al 5,875%.
Iberdola ha collocato un
green bond a dieci anni di importo 750 milioni di euro. Gli ordini hanno raggiunto 2,2 miliardi di euro. Ciò ha consentito all’emittente di ridurre il rendimento offerto a +83 punti base sul tasso midswap dai +120 ipotizzati con la guidance iniziale. L’obbligazione green ha
durata di
dieci anni, arrivando a scadenza in data 5 giugno 2034, paga una
cedola annua lorda del 3,625%, prezzo 99,777 e
rendimento del
3,652%. Lotto minimo 100mila euro ccon multipli di 100mila e rating
Baa1/BBB- con Isin XS2861000235.
Toyota Motor Corporation è tornata sul mercato con un’obbligazione senior, ammontare 1 miliardo di euro e
scadenza 15 luglio 2031. Molti gli ordini raccolti sul titolo con ordini che hanno superato 3.4 miliardi, ciò ha permesso di abbassare la guidance a +85 punti base dai +115/120 iniziali. L’obbligazione (Isin XS2857918804) offre una
cedola annua lorda del 3,625%, prezzo 99.921,
rendimento 3,638%. Lotto minimo100mila euro con multipli di mille e rating
A1/A+.
Commerzbank ha collocato un’obbligazione
8NC7 senior non preferred, ammontare 750 milioni di euro. L’obbligazione (Isin DE000CZ45YV9) verrà rimborsata a 100 alla bfinale fissata il
16 luglio 2032, l’emittente ha la
facoltà di richiamare il bond alla scadenza del settimo anno. Prime indicazioni di rendimento in area +170 punti sopra il tasso midswap, abbassate a +125 a fine collocamento. Nel dettaglio:
cedola 4%, prezzo 99,611 e
rendimento 4,065%. Lotto minimo di negoziazione 100mila euro con multipli di 100mila e rating
A2/A-.
Da segnalare
Leasys con una nuova obbligazione senior sulla
scadenza a
tre anni e ammontare 500 milioni di euro. Prime indicazioni di rendimento in area +125/130 punti base sopra il tasso midswap, abbassate a +90 punti a fine collocamento. Gli ordini raccolti hanno superato i tre miliardi di euro.
Cedola 3,875%, prezzo 99,99 e
rendimento 3,883%. Isin XS2859392248, lotto minimo 100mila euro con multipli di mille e rating
A-.
Banco Bpm r
iacquista un’obbligazione At1 emessa nel gennaio 2020 per l’importo di 400 milioni di euro, con
cedola del
6,125% (Isin XS2089968270)
e ne ha lanciato una nuova, sempre
bond perpetuo AT1 con tasso fisso reset e sempre per l’importo di 400 milioni.
Tasso fissato al 7,25% con taglio minimo da 200mila euro con multipli di mille, è strumento per investitori professionali, la prima call è fissata nel 2031 dopodichè se non sarà richiamato, passerà a tasso variabile cinque anni EU +4,553%.
Mps ha collocato un
covered bond social a sei anni con
scadenza 16 luglio 2030 da 750 milioni di euro, boom di richieste dagli investitori esteri. L’emissione, destinata ad investitori istituzionali italiani ed esteri, ha ricevuto ordini che hanno superato la soglia di 1,2 miliardi di euro, permettendo di fissare la
cedola al livello d
i 3,375%, a un prezzo di re-offer di 99,445% corrispondente a uno spread di 65 punti base sul tasso mid swap a sei anni, spread inferiore a quello della precedente emissione di covered bond della banca con scadenza a cinque anni.
Aareal Bank ha collocato un
bond covered, ammontare 500 milioni di euro e
scadenza 17 maggio 2029. Prime indicazioni di rendimento in area +58 punti base sopra il tasso midswap, abbassate a +52 punti. Nel dettaglio:
cedola 3,25%, prezzo 99,507 e
rendimento 3,364%. Isin DE000AAR0421 e lotto minimo mille euro con multipli di mille. Rating
AAA.
Anche
Banca popolare Alto Adige ha collocato un
covered bond, ammontare 300 milioni di euro e
scadenza 17 luglio 2031. Prime indicazioni di rendimento in area 77 punti base sopra il tasso midswap, abbassate a +71 punti grazie ad ordini raccolti per 800 milioni di euro.
Cedola 3,375%, prezzo 99,321 e
rendimento 3,486%. Lotto minimo 100mila euro con multipli di mille e rating
AA.
Toyota Corporation è stata attiva anche sul dollaro offrendo agli investitori istituzionali un nuovo bond con scadenza 15 luglio 2031. Buono l’interesse degli investitori, con ordini che hanno raggiunto 3.4 miliardi di dollari. La spread guidance è stata abbassata a +85 punti base dai +115/120 punti base iniziali. L’obbligazione (Isin XS2857918804) offre una
cedola fissa 3,625%, prezzo 99.921 e
rendimento 3,638%. Lotto minimo 100mila dollari con multipli di mille. Ammontare emesso un miliardo di euro.
In rampa di lancio un maxi deal della compagnia petrolifera saudita
Aramco che coprirà quasi tutta la curva, sono previsti titoli a dieci anni, 30 e 40 anni, spread iniziali previsti contro benchmark
Treasury rispettivamente a +115,+155 e +165.