Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 4 bis

Obbligazioni: l’incertezza sui mercati e i nuovi collocamenti della settimana​

02/08/202409:08 Carlo Aloisio

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Nessuna novità dalla riunione della Fed che era il fulcro economico della settimana, la banca centrale statunitense ha mantenuto il tasso di interesse di riferimento fermo nella fascia 5,25%-5,50%, ma ha ammorbidito la descrizione dell’inflazione con un linguaggio che apre la porta a un calo dei tassi a settembre, nell’ultima riunione prima del voto per la Casa bianca.
Nella conferenza stampa successiva al Fomc, Jerome Powell ha spinto il messaggio oltre, evidenziando che le pressioni sui prezzi si stanno raffreddando in maniera generalizzata, dando la definizione di una disinflazione di qualità, inoltre, se i dati in arrivo si evolveranno come previsto, crescerà il sostegno per un allentamento monetario dopo più di due anni di stretta creditizia.

Attenzione anche intorno alle mosse della Bank of England, dove per tutta la settimana vi è stata incertezza sul verdetto. Gli analisti erano in dubbio quanto all’eventualità che l’istituto potesse dar corso già in questa settimana ad un allentamento, vista la persistenza di prezzi elevati soprattutto nel settore dei servizi. Si tratterebbe, in caso, del primo taglio dal 2020, che porterebbe i tassi al 5% dall’attuale 5,25%, massimo da 16 anni.
Mentre i listini azionari soffrono della volatilità legata ad alcune trimestrali inferiori alle attese, i dati macro di alcuni paesi sono risultati migliori delle previsioni, compreso il nostro paese dove il pil uscito in settimana ha migliorato le previsioni.
Conseguenza diretta di questa situazione un raffeddamento dei rendimenti con il benchmark del nostro Btp al 3,65% ed uno spread che rimane in area 137 bp, con il Bund ai minimi al 2,28%. Sotto il 3% sulla curva decennale sono ora Austria, Belgio, Olanda, Portogallo ed il titoli EU al 2,86%. Grande recupero anche per il Gilt sceso dopo molti mesi sotto il 4% ed il Treasury al 4,05%.
Non è un periodo di grande liquidità sui mercati, in genere il mese di agosto è simile a quello di dicembre e le nuove emissioni vengono rimandate alla ripartenza post vacanze nei primi giorni di settembre, dove i “big name” dovrebbero fare il funding finale per il 2024.
A livello governativo tante riaperture in Eurozona su titoli già in circolazione, tra cui la Spagna, con increase delle scadenze 2027 0,65% e 5,15% 2044.
A livello corporate, la Vodafone è uscita con 600 milioni di euro con scadenza 2033 e cedola fissata al 3,375%. Isin del titolo XS2872349613 con taglio da 100k+1k, rating invest grade Baa2/BBB/BBB, prezzo d’emissione a 99,405 e prezzo che si è portato verso l’area 100.
Doppio deal per la società farmaceutica Astrazeneca, che ha rating A2, con 650 milioni sulla scadenza 2030 con cedola del 3,121%, isin XS2872909697 emesso a 100 con prezzi in grey market verso 100,5; la tranche da 750 milioni è stata emessa al 3,278% con scadenza 2033, isin XS2872909770 e prezzo sempre a 100 per un valore di grey market in area 100,60; entrambe le emissioni hanno taglio minimo da 100k+1k. L’azienda intende utilizzare i proventi per rifinanziare il debito e per scopi aziendali generali.
Nel settore finanziario, l’inglese Natwest Group Plc si è affacciata sul mercato primario con un green bond 7NC6. Prima indicazioni di rendimento in area +140 punti sul tasso midesap di riferimento, abbassate a +105 punti. Gli ordini raccolti hanno superato i 3.5 miliardi di euro a fronte di un ammontare emesso di 750 milioni. L’obbligazione verrà rimborsata a 100 alla scadenza fissata il 8 agosto 2031, l’emiittente ha però la facoltà di richiamare l’obbligazione al sesto anno, agosto 2030. Nel dettaglio: cedola 3.673%, prezzo 100, lotto minimo negoziabile 100k+1k. Isin XS2871577115 e rating A3/BBB+.
Compagnie de Saint Gobain ha collocato due obbligazioni, con richieste arrivate per oltre 5,1 miliardi di euro. Il primo con durata 5 anni ha scadenza il 9 agosto 2029 e prevede una cedola annuale (ISIN XS2874384279. In avvio del collocamento, il rendimento si collocava a 105 punti sopra il tasso midswap per poi scendere in chiusura a 75 punti base, con ordini per 2.7 miliardi. Il secondo bond è più a lungo termine, a 12 anni, con scadenza 9 agosto 2036. La cedola è annuale (ISIN XS2874381333). In questo caso il rendimento viaggiava in area tasso midswap + 140 punti base per poi scendere a 110 punti base con ordini totali per 2.4 milairdi. I bond hanno un taglio minimo di 100k+100k e rating Baa1/BBB+. Nel dettaglio: per il bond ad 5 anni il prezzo di emissione è stato fissato al 99.633 con cedola al 3.25% e rendimento 3.331%; per il bond a 12 anni, il prezzo di emissione è stato poi fissato a 99.046 con una cedola del 3.625% e rendimento3.725%.
Banco Santander ha collocato una nuova obbligazione in dollari, si tratta di un bond subordinato AT1 PNC10. Prime indicazioni di rendimento in area 8.375%. L’obbligazione perpetual non ha scadenza ma presenta una prima call esercitabile dall’emittente al decimo anno, l’1 agosto 2034. Rating atteso Ba1/BBB-. Lotto minimo negoziabile 200k+1k. Alla fine la cedola è stata fissata al 8% con prezzo di 100 che ha sovraperformato nel grey market, arrivando oltre quota 101. Isin US05964HBH75 con taglio minimo da 200k+200 per investitori professionali.
Il clima estivo si evince anche dalla mancanza di offerta per il retail, laddove lo si ritiene in questa fase dell’anno meno attento alle dinamiche di mercato e più concentrato su altre dinamiche di periodo.
 
** NIBC H1 24 results
- NIBC reported its H1 24 results this morning with a net profit amounting to EUR99m; a positive result driven by higher net interest income (NII) and a contained cost of risk. The Return on Equity (RoE) amounted to 11%.
- Net Interest Margin amounted to 207bps in H1 24, broadly unchanged HoH. In terms of efficiency metrics, the Cost/Income ratio amounted to 44%
- Cost of Risk declined HoH reaching just 19bps in H1 24, down from 28bps in FY23. The NPL ratio amounted to 1.8%, slightly up from 1.7% in FY23.
- Liquidity metrics remained robust, with LCR at 306%, and NSFR at 138%.
- Looking at capital metrics, the CET1 amounted to 19.7%, up from 18.8% in FY23
- A couple of events to highlight in the period are the sale of the shipping portfolio, which we see as credit positive reducing the risk profile of NIBC’s loan book, and the planned legal merger of NIBC Bank and NIBC Holding.
 

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