Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... - Cap. 4 bis

Obbligazioni: i nuovi collocamenti sotto i riflettori​

18/10/202416:10 Carlo Aloisio

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Finalmente, ieri, è arrivata la giornata della Bce, la cui riunione è stata il driver delle ultime sedute, con i mercati che davano pressoché per certo un taglio dei tassi da 25 punti base, che si è confermato alle 14,15 nell’orario di routine che è stato fissato qualche mese fa, al posto delle 13,30 precedenti. A rafforzare l’ipotesi di un allentamento monetario più rapido del previsto da parte di Francoforte, il protrarsi del ciclo deflativo nella zona dell’Euro a fronte di un’economia in difficoltà.
I mercati nelle ultime sedute hanno anticipato il taglio del tasso, con maggiore recupero dell’Europa periferica, infatti lo spread tra Btp e Bund è sceso di 10 punti base da 130 a 120 con maggiore recupero del nostro titolo di Stato, il cui Btp benchmark è arrivato al minimo del 3,39%, avvicinando la Slovacchia di poco sotto al 3,31%. Restano ancora sopra il 3% la Lettonia e la Lituania, oltre a Grecia e Croazia, il resto è sceso sotto con media EU al 2,82%. Restano invece a rendimenti più elevati la sterlina ed il dollaro, entrambi sul 4,08% nei rispettivi titoli di Stato Gilt e Treasury.

Le nuove emissioni governative sotto la lente​


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Sul primario, da registrare le aste a medio lungo della Francia, che ha offerto fino a un massimo di 12 miliardi di euro in quattro titoli, oltre agli indicizzati; anche la Spagna ha messo a disposizione fino a 5,5 miliardi in tre Bonos.
I titoli di Parigi sono stati sotto la luce dei riflettori nelle ultime sedute, infatti l’agenzia Fitch ha tagliato al ribasso l’outlook per i titoli francesi da stabile a negativo. Il rating è stato mantenuto invariato ad AA-, quarto giudizio più elevato della sua scala di valutazione.
Altre emissioni governative dalla Finlandia che ha aumentato rispettivamente di 600 e 900 milioni i titoli già in circolazione 3% con scadenza 2034 Isin FI4000571104 e 2,5% scadenza 2030 con Isin FI4000577952. La Grecia ha incrementato di 250 milioni il titolo 3.875% con scadenza 2029, Isin GR0124035693, portandolo a un totale di 4,5 miliardi. Questa tranche è stata collocata al prezzo di 106,14 che significa un rendimento a scadenza del 2,38% circa, a significare i grandi passi avanti del paese nel suo recupero di credibilità internazionale.
Nuovi deal in euro dalla Polonia che ha emesso 1,75 miliardi sulla scadenza 2031 con cedola del 3,125%, Isin XS2922763896 e prezzo d’emissione fissato a 99,555. Il secondo titolo ha scadenza nel 2039 con cedola del 3,875% per un totale di 1,25 miliardi e prezzo di 99,742, iIin XS2922764191. Tagli per retail da mille euro con multipli di mille e buona performance in grey market con prezzi saliti mediamente di mezzo punto.
Il Ghana è uscito formalmente dal default dopo due anni. Il Paese dell’Africa occidentale è riuscito a fare meglio di altre economie del continente, che da molto più tempo cercano faticosamente di arrivare ad un accordo con i creditori. Agli investitori sono state concesse due opzioni; prima prevede nessun “haircut”, in cambio di un taglio forte della cedola; la seconda invece prevede l’accettazione di un “haircut” importante, in cambio della fissazione di cedole in media del 5-6%. Con la fine del default il Ghana può tornare a rifinanziarsi sui mercati internazionali. Il rischio sovrano resta altissimo. Le agenzie di rating classificano i bond ghanesi Selective Default (S&P), Restricted Default (Fitch) e Ca (Moody’s).
In Argentina, a poco meno di un anno di distanza dall’elezione del presidente Milei, i risultati raggiunti sui mercati, stanno portando ad un “market talk” per un possibile ritorno nei prossimi mesi del paese sui mercati internazionali del credito. Quando il criticato e deriso dai nostri salotti “radical chic” presidente ha preso il potere, la media dei titoli in circolazione quotava poco sopra quota 22, valga ad esempio il benchmark in euro (Isin XS2917067204), titolo step up rinegoziato nel 2020 dal precedente governo sulle ceneri di quelli già rinegoziati nel 2004 dopo lo storico default. Ebbene dopo meno di 12 mesi il prezzo è salito sul secondario a circa 52 centesimi, una performance di oltre il 100%. Si tratta comunque di piccoli passi per un paese sempre sul filo del rasoio, condiderando che il nominale è a 100, la strada per un recupero della fiducia è ancora tanta da percorrere.

I nuovi bond corporate sotto i riflettori​

Tra i titoli finanziari North Rhine-Westphalia (Land NRW), che ha collocato un’obbligazione sustainable con scadenza 15 ottobre 2029. Prime indicazioni di rendimento in area +17 punti base sopra il tasso midswap, abbassato a +15 a fine collocamento. Ammontare emesso 1.25 miliardi di euro con ordini raccolti che hanno raggiunto 2.4 miliardi. Nel dettaglio: cedola 2,50%, prezzo 99,88 e rendimento 2,526%. Lotto minimo mille euro con multipli di mille, Isin DE000NRW0PR8. Rating AA/AAA.
Banco Comercial Português ha collocato un bond senior preferred 5NC4, Isin PTBCPCOM00049, taglio benchmark e cedola fissa, con scadenza 21 ottobre 2029 e possibilità di rimborso a ottobre 2028. Le prime indicazioni di prezzo erano di 115 punti base sopra il midswap di pari lunghezza. Gli ordini raccolti durante il collocamento hanno raggiunto 1,2 miliardi. Il taglio minimo di investimento è di 100mila euro, più multipli di 100mila. A fine collocamento lo spread è stato fissato a 85 punti base sopra il tasso midswap. Ammontare dell’emissione 500 milioni di euro, cedola 3,125%, prezzo 99,66 e rendimento 3,217%. Rating assegnato all’emissione BBB/BBB-.
E’ stata completata con successo la nuova emissione obbligazionaria covered di DZ HYP che ha collocato un covered bond a 6,5 anni e ammontare 500 milioni di euro. Le prime indicazioni di rendimento erano in area +37 punti base sultasso midswap, abbassate a +31 punti con ordini che hanno superato 1.4 miliardi. Nel dettaglio: il nuovo bond covered di DZ HYP è stato emesso a 99,861 e con cedola annua lorda del 2.625% corrisposta su base annuale e un rendimento del 2.65%. Lotto minimo mille euro con multipòii di mile, Isin DE000A3825M9. L’obbligazione gode del massimo rating: AAA.
HIME ha iniziato il collocamento di un bond high yield sulla scadenza a cinque anni, 24 ottobre 2029. Ammontare dell’emissione 500 milioni di euro. Prime indicazioni di rendimento in area 5,375%-5,50%. Lotto minimo 100mila eureo con multipli di mille e Isin XS2918553855. Rating assegnato all’emissione BB+.
UniCredit ha lanciato una nuova obbligazione retail direttamente sul mercato MOT di Borsa italiana. La nuova obbligazione è caratterizzata da una durata di 13 anni e un tasso misto. Prevede infatti cedole annuali fisse per i primi tre anni, pari a 5,20%, successivamente dal quarto al trdicesimo anno le cedola sono legate all’andamento del tasso Euribor a tre mesi, con un cap massimo fissato al 5,20%, che significa il limite massimo in caso di salita dei tassi nella fase in cui il bond diverrà variabile, cioè dal 14 ottobre 2027. Dal 14 al 31 ottobre l’obbligazione sarà offerta sul mercato MOT e Bond TLX al prezzo di emissione di 100 e il taglio minimo negoziabile è pari a mille euro, Isin IT0005617375.
Intesa Sanpaolo ha emesso nuove obbligazioni in dollari Usa in tripla tranche, rivolte ai piccoli investitori, con taglio minimo fissato in 2mila dollari e rating BBB/Baa. La prima tranche delle nuove obbligazioni Intesa Sanpaolo riguarda la scadenza 11 ottobre 2030 (Isin XS2918234670). Il bond offre una cedola annua lorda del 7% per il primo anno, del 4,50% per il secondo e terzo anno e del 3,50% dal quarto al sesto anno. Nell’intera durata, la cedola media media annua si attesta al 4,42% lordo, il 3,27% netto. La seconda tranche delle obbligazioni Intesa Sanpaolo ha scadenza 11 ottobre 2032 (Isin XS2918233276). In questo caso, la cedola iniziale resta al 7% per il primo e secondo anno, scendendo al 4,50% al terzo e quarto anno e, infine, al 3,50% dal quinto all’ottavo e ultimo anno. La cedola media annua risulta pari al 4,625%, circa il 3,42% netto. Infine, la terza tranche delle obbligazioni ha scadenza 11 ottobre 2034 (Isin XS2918234084). Cedola molto generosa per i primi due anni al 9%, che scenderà al 5% per il terzo e quarto anno, dopo ancora al 3,50% dal quinto al decimo anno. In questo caso, cedola media annuale del 4,90% lordo, pari al 3,63% netto. Nella sua valutazione, l’investitore deve tener conto del rischio di cambio per il caso in cui il dollaro perdesse valore contro l’euro. Se ciò dovesse accadere, il capitale e le stesse cedole intaccherebbero il rendimento medio atteso, ovviamente è migliorativo il tutto se il dollaro si apprezzasse contro euro.
Prossime emissioni attese da Telekom Serbia che è pronta a collocare un’obbligazione 5NC2, ammontare benchmark. Si tratta del maggiore operatore telefonico in Serbia con una partecipazione del 58% dello stato serbo. Rating atteso BB-/B+. Sarà interessante vedere l’approccio degli investitori anche verso i corporate del paese, dopo che i titoli governativi sono stati “upgradati” ad investment grade nella scorsa settimana.
Per quanto riguarda il dollaro, i Paesi emergenti sono stati sugli scudi, infatti uno dei deal di maggior rilievo è stato quello della compagnia telefonica Africell Holding che ha collocato 300 milioni di tipologia “secured” con cedola del 10,5% e scadenza 2029. Isin XS2855412479, taglio minimo da 200mila dollari con multipli di mille con prezzo di emissione a 100 e ottima performance in grey market di quasi un punto pieno.
Development Bank of Kazakhstan ha emesso 500 milioni di dollari con scadenza 2029 e cedola fissata al 5,25%. Taglio da 200mila dollari con multipli di mille e prezzo d’emissione fissato a 99,783. Isin del deal XS2917067204 con valori medi che nel grey market hanno portato il titolo in area 100.
 


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Nella settimana in cui la prima donna Presidente del Consiglio del nostro Paese, celebrava i primi due anni di Governo, non ci poteva essere regalo migliore dai mercati: a cavallo dello scorso week-end erano attese le prime pronuncie delle agenzie di rating, dove alcuni rumor precedenti davano come possibile qualche miglioramento. Per ora il rating non è stato modificato, ma è stato significativo che da parte di Fitch ci sia stato un cambiamento dell’outlook da stabile a positivo, grazie al piano fiscale credibile ed alla stabilità politica.

I nuovi bond governativi sotto la lente​

Il secondo “regalo” è arrivato dall’emissione via sindacato del nuovo Btp 2031 e di un “tap sulla scadenza 2054.

Nel corso di quest’anno il ricorso a questo tipo di collocamento si è rivelato vincente, non solo per il nostro Paese ma anche per molti stati dell’Eurozona, Grecia e Spagna in particolare, per raggiungere il massimo possibile degli investitori internazionali. A differenza della classica asta del Tesoro, il sistema via sindacato è del tutto simile al classico collocamento dei corporate e financial, con dei lead manager incaricati nel consorzio. In questo caso il consorzio è stato composto da Morgan Stanley, Deutsche Bank, JP Morgan, Goldman Sachs, Nomura e come presenza italiana da Banca Intesa. A fronte di 13 miliardi complessivi offerti sui due titoli, le richieste hanno superato il record di 200 miliardi. Questa domanda complessiva, posiziona il nostro deal, come secondo più alto in Europa per una vendita dual tranche, superato solo da un’offerta di obbligazioni Sure (Support to mitigate Unemployment Risks in an Emergency) dell’Unione Europea di quattro anni fa, per sostegno economico alla pandemia.

Nello specifico l’offerta era per 10 miliardi su nuovo sette anni e per tre miliardi sul 2054. Isin del nuovo Btp è IT0005619546 con cedola del 3,15%, emesso al prezzo di 99,831 con scadenza 15 novembre 2031. Per il titolo con le maggiori richieste, andiamo al 4,3% 1° ottobre 2054 già in circolazione, il cui incremento è stato al prezzo di 101,104 che esprime un rendimento a scadenza di circa il 4,26%. Per entrambi ottima performance negli scambi successivi al collocamento con prezzi saliti mediamente di 20-30 cents.

Sul fronte economico internazionale i mercati sono dominati dall’attesa delle elezioni presidenziali americani, laddove si andranno ad intrecciare anche risvolti politici legati alle situazioni di crisi. Le attese per un intervento della Fed si sono rallentate rispetto a qualche settimana fa e non ci sono particolari aspettative per il prossimo meeting del 6 novembre dopo il taglio di 50 basis nello scorso settembre. Il mercato prezza la possibilità di altri due ribassi da 0,25 ciascuno potenzialmente in novembre e dicembre. In questa attesa c’è stato un movimento di riallineamento dei rendimenti che scontavano questi ribassi, il Treasury è tornato sui massimi dell’ultimo trimestre in area 4,22% sul decennale, di pari passo con il Gilt inglese che si riavvicina a quota 4,2%.

Spread tra Btp e Bund che rimane in area 120 con rialzo verso metà setimana del Btp decennale di poco sopra il 3,5%, dopo che era stato toccato il minimo relativo di periodo sotto il 3.4%. Quindi rendimenti in leggero rialzo con la Spagna tornata sopra il 3% insieme alla Croazia che nella scorsa erano scesi al di sotto. La media dei titoli EU è salita al 2,9%, mentre dietro di noi troviamo la Slovacchia con un rendimento del 3,34%.

Oltre all’emissione di Btp, sui governativi si sono attivate la Germania con quattro miliardi di Bund agosto 2034 e la Grecia con 500 milioni di titoli brevi a sei mesi. Aumento anche per l’Austria sul titolo 1,5% 2047 e dal Belgio sulle scadenze 2029 con cedola 2.7%, 2034 al 2,85% e sul lungo 2057 con cedola del 2,25%, titolo emesso nel 2017 e che quotando ora in area 75,40 rende circa il 3.5% a scadenza. Da parte dell’UE sono arrivati due increase rispettivamente di 2,8 miliardi sul titolo 3,125% 2030, Isin EU000A3LNF05 che quota 102,70 circa e per 1.9 miliardi sul titolo 2,5% 2052, Isin EU000A3K4DT4, che quota in area 83,4 per un rendimento a scadenza del 3,45% circa.

La Repubblica Ceca ha annunciato l’emissione prossima del primo bond in euro da oltre due anni. A differenza degli altri stati dell’Europa centrale, Praga ha preferito concentrarsi sulle emissioni in valuta locale e da ben dodici anni non ricorre ai mercati internazionali. L’operazione avverrà per un importo di 500 milioni di euro e con durata dell’obbligazione tre anni. I rating sovrani sono particolarmente alti: AA-/Aa3.

Le nuove emissioni corporate sotto i riflettori​

Per la parte dei titoli societari, molto interesse sulla Bpi France, che è una società con garanzia statale, simile alla nostr Cdp o alla Kfw tedesca. Il deal per 1,5 miliardi di euro con rating Aa2, ha visto un ottimo interesse degli investitori con una cedola che è stata fissata al 2,875% con prezzo d’emissione a 99,744. Taglio minimo da 1100mila euro con multipli di 100mila con Isin FR001400TML1.

Con il calo dei tassi di interesse, sono usciti molti corporate bond per rifinanziarsi: l’azienda di costruzioni Webuild ha collocato una nuova emissione di obbligazioni. La società ha organizzato un roadshow, dedicato a investitori qualificati italiani e internazionali, con l’obiettivo di rifinanziare il debito a condizioni più vantaggiose. Questa settimana, al termine del roadshow la società ha deciso di procedere all’emissione di un bond con scadenza aprile 2030 e ammontare 400 milioni di euro. Prime indicazioni di rendimento in area low 5%, rendimento finale fissato a 4.875%. Nel dettaglio: cedola 4,875%, prezzo 100, rating BB, lotto minimo 100mila euro con multipoli di 100milae Isin XS2922654418.

Tra i finanziari: Crédit Mutuel Arkéa con un bond green senior preferred a scadenza dieci anni e ammontare 500 milioni di euro. Prime indicazioni di rendimento in area +125 punti sul tasso midswap di riferimento, abbassate a +95 punti. Gli ordini raccolti hanno raggiunto due miliardi di euro. L’obbligazione green (Isin FR001400TL81) paga una cedola annua lorda del 3,309% e prezzo 100. L’obbligazione viene rimborsata alla scadenza alla pari il 25 ottobre 2034. Lotto minimo di negoziazione 100mila euro con multipli di 100mila, rating AA3/AA-.

BFF Bank dopo aver sistemato alcune valutazioni indicati dalla Banca Centrale è tornata sul mercato con un’obbligazione senior social a tasso fisso da 300 milioni, con scadenza 3.5NC 2.5 anni, da collocare presso investitori istituzionali qualificati. L’obbligazione rende quasi il 5%, essendo stata emessa a 99,861 con scadenza 2028 e cedola del 4.875%. Isin del titolo IT0005619140 e taglio minimo da 100mila euro con multipli di mille.

Continua l’attività sul mercato dei covered bond con BNP Paribas che ha collocato un covered bond a tre anni, ammontare 500 milioni di euro e scadenza 20 ottobre 2027. Durante la fase di collocamento del covered bond lo sperad finale è stato fissato a +22 punti sopra il tasso midswap di riferimento dai +28 iniziali, con ordini raccolti per 1,7 miliardi di euro. Cedola annua lorda pari a 2,519%, prezzo di emissione 100, lotto minimo 50mila euro e Isin FR001400TNF1.

La banca britannica Barclays ha collocato sul mercato un’obbligazione in due tranche, entrambe della durata massima di diciotto anni e con scadenza in data 16 ottobre 2042. Tuttavia, la prima è denominata in euro (Isin XS2861438815) e la seconda in dollari (XS28611438732). Le cedole rispettivamente al 5,3% e 8,3%. Il bond in euro è callable, in quanto l’emittente si riserva la facoltà di procedere al rimborso anticipato del capitale ogni anno dopo il primo e fino al penultimo. E la cedola non è pagata annualmente, bensì tutta alla scadenza o alla previa data di rimborso. Questo significa che l’obbligazionista accumulerà la cedola fino alla scadenza, nel caso in cui non ci fosse alcun rimborso anticipato. In quel caso, il 16 ottobre del 2042 riceverebbe il capitale al 100% del suo valore nominale e tutti gli interessi pari al 95,4% (5,3% x 18 anni). In questo secondo caso, il tasso annuo effettivo si abbassa al 3,79%, non ricevendo l’investitore il pagamento della cedola ogni anno ma l’intero importo alla scadenza dell’obbligazione. Per la tranche in dollari la cedola è dell’8.30% per la medesima durata e alle medesime condizioni, a parte la valuta di emissione. Call esercitabile dalla banca ogni anno dal primo fino al diciassettesimo e pagamento della cedola in un’unica soluzione solo in fase di rimborso del capitale alla scadenza o in anticipo. Anche in questo caso il tasso effettivo su base annua scenderebbe al 5,21% se l’obbligazione non venisse mai richiamata e l’investitore ricevesse il pagamento totale delle cedole alla scadenza del bond. Acquistando l’obbligazione in dollari, l’investitore si assume un rischio di cambio.

Torna sul mercato anche la Iliad con un titolo a cinque anni green uscito alla fine con cedola del 4,25% e prezzo d’emissione a 99,424 che proietta il rendimento a scadenza al 4.375%. Il titolo era partito con rendimenti più alti sopra il 4,5%, ma l’alto livello di richieste hanno finito per abbassarne il rendimento. Isin FR001400TL99 con taglio minimo da 100mila euro con multipli di 100mila e buon interesse nel grey market col prezzo salito oltre quota 100.

Fineco rimborserà in anticipo un bond Additional Tier 1 (At1) con cedola 5,875% da 300 milioni di euro. La banca ha già ottenuto il via libera della Bce al riacquisto della quota residua, pari a 131,8 milioni dopo una tranche di riacquisto effettuata a marzo 2024, che avverrà il 3 dicembre 2024. Il rimborso sarà effettuato alla pari insieme agli interessi maturati.

Fressnapf Holding, il più grande rivenditore di alimenti per animali domestici in Europa, è pronto a collocare un nuovo bond 7NC3 in euro. Rumours di un ammontare di 800 milioni di euro e rendimento nell’area high 5%. Conferrmato il rating per le obbligazioni: Ba3/BB-.

Telekom Serbija Beograd, maggiore operatore telefonico in Serbia con una partecipazione del 58% dello stato serbo, ha collocato un’obbligazione 5NC2 in dollari. La scadenza dell’obbligazione è fissata al 28 ottobre 2029, il titolo è richiamabile alla parti dall’emittente al secondo anno. Boom di ordini su questo nome, oltre 5,2 miliardi di dollari raccolti durante il collocamento, 5,7 volte l’ammontare offerto di 900 milioni. Nel corso del collocamento si è registrato un restringimento dello spread e il rendimento finale è stato fissato al ribasso al 7% rispettto al 7,50% iniziale. Il titolo pagherà una cedola lorda a tasso fisso del 7% e prezzo 100. Lotto minimo 200mila euro con multipli di mille, Isin XS2921374273. Rating assegnato all’emittenre BB-/B+.
 
FR0012317758 CNP Assurances 4% fino al 18.11. 2024 poi IRS 5Y+4,10%

Finestra per richiamo chiusa il 18.10 e non si trova la call notice.
Emittente troppo solido (oltre a nuova cedola troppo alta) per non richiamare.

Qualcuno con BBG può dare un'occhiata se è stata richiamata ?
 

UniCredit S p A : Notice of early redemption UniCredit S.p.A. €100,000,000 6.30 per cent Fixed Rate Senior Notes due 14 November 2036 Isin IT0005571051

October 25, 2024 at 12:33 pm EDT
With reference to the above mentioned Notes, pursuant to the Condition 19 (Issuer Call) of the relevant Final Terms and to Condition 10.5 and 15 the Terms and Conditions for the Dematerialised Notes included in the Base Prospectus dated 10 May 2023 as supplemented from time to time, UniCredit S.p.A. announces that it will exercise the option to early redeem in whole the Notes on 14 November 2024 (the Optional Redemption Date).
 

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