Arena (ARE) ultime news! (6 lettori)

tradermen

Forumer storico
Finanza&mercati del 21 Marzo 2006

Ristrutturazione Arena-Roncadin alla stretta finale
Lunedì Deutsche B. ha presentato l’offerta Ma domani il patron Di Dario tenta la carta delle banche. La soluzione entro il weekend

CHEO CONDINA

La ristrutturazione di Arena- Roncadin appare ormai alla stretta finale. L’altro ieri, la divisione distressed di Deutsche Bank, dopo avere concluso la due diligence svolta con Alix Partners, ha presentato ufficialmente la propria offerta al presidente Dante Di Dario. Sui contenuti vige il più stretto riserbo, anche se - stando a fonti vicine al dossier - la banca tedesca vorrebbe rilevare la maggioranza di Roncadin, attualmente controllata complessivamente (da Arena Holding e da Di Dario) al 70 per cento. Una soluzione drastica alla recente crisi dell’azienda avicola (depressa dall’aviaria), che deve anche affrontare il rimborso di un bond (in capo ad Arena Finance) da 135 milioni in scadenza il prossimo giugno. C’è tuttavia un’altra possibilità. Ed è legata all’incontro, in programma per domani, tra il patron Di Dario e le 33 banche legate ad Arena-Roncadin, tra cui spiccano Unicredit, Carime, Popolare di Milano e Bnp Paribas. Ufficialmente il meeting è stato convocato per illustrare agli istituti di credito il nuovo piano industriale del gruppo alimentare. In realtà, insieme all’advisor finanziario Ubs, si parlerà soprattutto del bond in scadenza a giugno. In particolare, Di Dario verificherà quanto e come le banche saranno disposte a finanziare (e ristrutturare) l’obbligazione.Difficile prevedere l’esito della riunione, ma una cosa è comunque certa: il maxi-prestito bancario è alternativo all’ingresso di Deutsche Bank nel capitale. La prima soluzione consentirebbe all’attuale presidente di restare in sella, mantenendo il controllo della società;l’altra lo vedrebbe passare in secondo piano. In ogni caso, la ristrutturazione della società alimentare -salvo ritardi dell’ultima ora - dovrebbe essere decisa ufficialmente entro il weekend. Anche perché per lunedì 27 marzo è in programma il consiglio d’amministrazionedi Roncadin, che potrebbe ratificare e approvarela decisione sulla ristrutturazione stessa. All’ordine del giorno del cda ci sono l’approvazione del bilancio 2005, del piano industriale e ovviamente varie ed eventuali. E dietro quest’ultima voce potrebbe nascondersi la spinosa scelta sul futuro finanziario del gruppo. Ieri, nel frattempo, Roncadin a Piazza Affari ha perso il 2,2%, scendendoa quota 0,31 euro.
 

tradermen

Forumer storico
Finanza&mercati del 24 marzo 2006

Roncadin,sì delle banche
Svolta nella ristrutturazione di Arena-Roncadin.
Nel maxi-vertice di ieri, il presidente Dante Di Dario avrebbe convinto le banche a concedere importanti finanziamenti per sostenere il nuovo piano industriale di Roncadin e superare la crisi aviaria. Gli istituti sarebbero stati spinti alla decisione anche dalle buone ragioni addotte dall’advisor finanziario
del gruppo alimentare, Ubs. Che sta mettendo a punto la ristrutturazione del bond Arena (parte sarà rimborsato, parte dilazionato) da 135 milioni in scadenza a giugno. Sembra allontanarsi, dunque, l’ipotesi Deutsche Bank, che ha presentato un’offerta a Di Dario per rilevare la maggioranza di Roncadin.
 

Asereje

Forumer attivo
Roncadin: Di Dario pronto a scendere al 53%-55% (MF)

ROMA (MF-DJ)--Dante Di Dario, presidente e a.d. di Roncadin e' pronto a
diluire la sua quota di controllo al 53%-55% (dal 69,99%), attraverso la
conversione di obbligazioni in azioni.

E' quanto si legge su MF che specifica come questa sia una delle tre
linee guida del piano di riscadenzamento del prestito da 135 mln di euro,
in scadenza il 15 giugno, che la banca svizzera Ubs ha elaborato per
trovare la quadratura del cerchio a Di Dario, che sta lavorando a sua
volta al rilancio e alla ristrutturazione della societa'.

Le altre due linee guida consistono nella dismissione di altri asset,
soprattutto immobiliari e nel ripagamento di una parte (non consistente)
del bond con le disponibilita' di cassa. Tutte soluzioni che sarebbero
state trovate ieri nel vertice tra l'imprenditore e i responsabili del
restructuring group londinese di Ubs.
red/gug
(fine)
 

tradermen

Forumer storico
MF 24 marzo 2006

Roncadin, Di Dario disposto a scendere
Nel piano studiato da ubs l'imprenditore avrÀ il 53-55%.


Diluizione della quota di controllo dell'azionista di maggioranza attraverso la conversione delle obbligazioni in azioni. Dismissione di altri asset, soprattutto immobiliari, del gruppo. E, infine, ripagamento di una parte (non consistente) del bond con le disponibilità di cassa.
Sono queste le tre linee guida del piano di riscadenziamento del prestito da 135 milioni di euro, in scadenza in 15 giugno, che la banca d'affari svizzera Ubs ha elaborato per trovare la quadratura del cerchio per il presidente e a.d. Dante di Dario che sta lavorando al rilancio e alla ristrutturazione di Roncadin. Una soluzione che, secondo quanto appreso da MF, sarebbe stata trovata ieri nel vertice tra l'imprenditore e i responsabili del restructuring group londinese di Ubs. In pratica, gli step sarebbero tre. Una parte consistente del bond sarebbe portato a capitale, ossia si procederebbe alla conversione delle obbligazioni in nuove azioni emesse da Roncadin o dalla controllante Agria Holding (ex Arena). Una mossa questa che porterebbe lo stesso Di Dario a vedere limitata di parecchio la propria quota che scenderebbe dall'attuale 69,99% (63,043% Agria, 6,947% diretta) a una partecipazione oscillante tra il 53 e il 55%. Opzione che gli permetterebbe sempre di mantenere il controllo.

Un'altra fetta consistente del valore del prestito sarebbe riscadenziata e, in qualche modo coperta e garantita con la vendita di alcuni asset ancora in portafoglio a Roncadin. Si tratterebbe, secondo le prime indiscrezioni, soprattutto di una quota parte del patrimonio immobiliare, gli stabilimenti produttivi.

Infine, Di Dario procederebbe direttamente al pagamento di una fetta del bond.

Questo piano farebbe cadere tutte le altre opzioni sul tavolo: intervento di agenzie pubbliche, ingresso nel capitale di fondi speculativi o hedge funds, interessamento di qualche partner industriale. Bisogna vedere, però, se il mercato obbligazionario risponderà positivamente a queste indicazioni sul riscadenziamento. Certo è che ieri qualcuno iniziava a scommettere sulla buona riuscita dell'operazione: il bond prezzava 71-74. E il titolo è rimasto stabile a 0,31 euro.

Ristrutturazione produttiva. Di pari passo con l'aspetto finanziario, procede sempre con l'affiancamento di Ubs, il processo di ristrutturazione industriale. Il piano denominato Alpha è stato presentato ieri e consentirà di non bruciare la cassa del gruppo. Verranno rafforzate la produzione di carni (e prodotti) di fascia alta che vede Roncadin tra i big del settore in Europa, quella di animali da cortile (anatre, conigli e faraone) e la cosiddetta terza-quarta lavorazione. Al contempo, è previsto un potenziamento dell'area surgelati. Mentre sarà ridotta drasticamente la produzione di quel pollame a rischio psicosi-aviaria. Si passerà da 1 milione a 500 mila polli a settimana, con la sospensione della produzione in alcuni stabilimenti.

La Confederazione agricoltori ha reso noto che a gennaio-febbraio il consumo di carne avicola è calato del 35% (riproduzione riservata)
 

Users who are viewing this thread

Alto