UN BEL GIORNO TUTTO AVRA' UN SENSO. QUINDi, PER IL MOMENTO, NON FARTI DEPRIMERE DALLA

Anche questa è la storia del nostro Paese, bella o brutta che sia, è la Storia.

La storia ha inizio a Valdobbiadene (nel Trevigiano), a guerra finita, nella notte fra il 4 e 5 maggio del 1945, quando una cinquantina di prigionieri, in gran parte della X Mas, che si erano arresi, vengono passati brutalmente per le armi dai partigiani «rossi». Lo scorso settembre la sezione Piave dei paracadutisti d'Italia inaugura una lapide a Saccol grazie all'interessamento dell'ex senatore di An, Antonio Serena, e di Luciano Sonego nel mirino della sinistra, che li bolla come «pseudo storici» nostalgici. «A 100 metri da qui il 5 maggio 1945 partigiani della Mazzini rinchiusero in una galleria fatta poi esplodere 23 civili e militari R.S.I. - In loro memoria i familiari posero - 2015» era inciso sul marmo. Prima della cerimonia si alzano gli scudi antifascisti dei partigiani dell'Anpi e della Cgil di Treviso. La senatrice Pd, Laura Puppato, emette un comunicato-sentenza: «No a raduni fascisti! (...) è un pretesto per rivisitare la storia».

Antonio Zanetton, classe 1930, che ospita sul suo terreno la lapide, è un testimone della strage. La storia sembra essere finita, ma in ottobre un vigile troppo zelante del Comune bussa alla porta di Zanetton con un verbale di abuso edilizio. La colpa è l'«installazione di una lapide in pietra (...) in zona sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico». Il sindaco, Luciano Fragonese, scende in campo e ribadisce: «Non strumentalizzate la vicenda. Davanti ad un abuso i vigili non possono far finta di non vedere».L'assessore regionale Donazzan tuona con il Giornale: «Il presunto abuso è un grimaldello burocratico che nasconde una stortura ideologica». L'ex senatore Serena sostiene che «sono state messe delle lapidi dei partigiani senza permessi particolari. Il Comune con la presenza dava il via libera e all'inaugurazione di Soccol c'era un assessore. Poi si è messo di mezzo il vigile troppo zelante».

«Prima però l'anziano proprietario ha subito un vero e proprio stalking. Era ossessionato da questa storia. Per questo faremo un esposto in procura».
Il Comune intima di pagare una sanzione di 2.000 euro per farla finita, ma gli organizzatori vogliono andare davanti ad un giudice. «Ogni volta che arrivavano i vigili Zanetton mi chiamava palesando il suo disagio. Preoccupazione continua, il riposo notturno oramai un dormiveglia e la sua famiglia accusava il colpo di queste denunce dal sapore intimidatorio» .
Zanetton, impaurito e cardiopatico, vuole disfarsi della grana, ma in gennaio finisce in ospedale. Il poveretto muore mercoledì scorso, il giorno dell'ultimatum del Comune, che ha portato alla rimozione della lapide «abusiva».
 
Il Portogallo lancia la sfida a Bruxelles. Il governo socialista ha approvato la legge di bilancio senza attendere il parere preventivo della Commissione europea.
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Non è la prima volta che l'esecutivo di Lisbona, con le sue politiche economiche anti-austerity, causa pesanti frizioni con la Troika.
Bruxelles aveva chiesto al Portogallo di rivedere la bozza di legge di bilancio in quanto non rispettava gli obiettivi di consolidamento fiscale e riduzione della spesa ma Lisbona ha reagito approvando il testo senza attendere il parere della Commissione sulle modifiche. Dopo il via libera del consiglio dei ministri, il testo andrà venerdì al vaglio del Parlamento
 
Sui mercati la percezione può essere spesso tutto e allora un altro grafico, stavolta di Bloomberg, pone seri interrogativi sulla fiducia che gli investitori, specie stranieri, hanno nei confronti del nostro sistema bancario, se è vero che tra le 30 banche più rischiose in Europa, le prime 2 sono italiane. Trattasi di Unicredit e di Mediobanca.

La percezione del rischio è qui espressa attraverso i rendimenti dei “credit default swaps” (cds) a 5 anni, i titoli assicurativi contro il pericolo di un crac dell’emittente i bond. Ebbene, Piazza Cordusio mostra uno spread di ben 425 punti base, seguita da Piazzetta Cuccia con 397 bp. Ciò significa che il mercato considera queste 2 banche le più rischiose d’Europa.
Ma non sono le uniche italiane: all’ottavo posto troviamo Intesa-Sanpaolo con uno spread di 297 bp e al nono Assicurazioni Generali con 268 bp. Nelle prime 10 posizioni troviamo anche due colossi tedeschi: Deutsche Bank è sesta con 343 bp e Commerzbank è settima con 318 bp.


Ripetiamo, questo grafico non significa che Unicredit e Mediobanca siano effettivamente le 2 banche più rischiose in Europa, ma che siano percepite come tali dal mercato.
 
Quando un titolo cade - se non fallisce - prima o poi si rialza.

Landi Renzo è stata sospesa dalle contrattazioni per eccesso di ribasso. La quotata sta segnando una flessione teorica del 10,2%. Appena ieri Landi Renzo ha comunicato i conti preliminari 2015. Lo scorso esercizio si è chiuso per la società quotata sul segmento Star con un fatturato di circa 205 milioni di euro che si raffronta con i 233,2 milioni realizzati nel 2014. L’indebitamento netto al 31 dicembre 2015 dovrebbe essersi attestato a quota 60 milioni di euro
 
Avvio di seduta traumatico per Saipem. Le azioni della quotata, infatti, stanno registrando una flessione del 5,76%% mentre diritti relativi all’aumento di capitale non fanno prezzo per eccesso di ribasso (-50% il calo teorico) nell’ultimo giorno di quotazione a Piazza Affari.
 
Forti vendite su Finmeccanica che a Piazza Affari sta segnando una flessione di oltre 3 punti percentuali contro un Ftse Mib che invece avanza di un frazionale 0,08%. La raffica di vendite sta portando il gruppo di Piazza Monte Grappa sui livelli di un anno fa. Il rosso è da mettere in relazione con la decisione adottata ieri dalla Consob di rivedere al rialzo il prezzo dell’OPA Hitachi su Ansaldo STS.
 
Restano sotto pressione le obbligazioni subordinate di Banca Popolare di Vicenza. Alla vigilia della prossima assemblea dei soci, che verrà convocata per deliberare in merito alla trasformazione della Banca in una Spa quotata e all’aumento di capitale fino a 1,5 miliardi, gli investitori restano alla finestra. Le obbligazioni high yield 9,5% 2025 (XS1300456420) lanciate sul mercato lo scorso mese di ottobre 2015 al prezzo di 95,53 hanno perso visibilmente terreno e prezza oggi 72% del valore nominale. Il che corrisponde a un rendimento del 13,6% a scadenza. Ad appesantire i corsi è l’incertezza che serpeggia fra gli investitori, non tanto sulla riuscita dell’aumento di capitale e la quotazione in borsa, quanto il monte sofferenze che non è quantificabile con esattezza e che pesa sui bilanci della maggior parte delle banche italiane. A questo bisogna aggiungere l’inquietudine degli azionisti che potrebbe fare esplodere nuovi scandali come per il caso di Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, a rischio bancarotta.
 

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