UN BEL GIORNO TUTTO AVRA' UN SENSO. QUINDi, PER IL MOMENTO, NON FARTI DEPRIMERE DALLA

Se gli abbonati sono 16 milioni, il 27% sono 4 milioni circa x 2000 euro = 8 miliardi.
Invece che darli alla rai, li vadano a spendere per costruire carceri ........

Sulla testa di quel 27 per cento di italiani che non ha mai pagato il canone Rai pesa la spada di Damocle di una cartella della Agenzia delle Entrate particolarmente salata. Tra il recupero di dieci anni di mancati pagamenti e di interessi e multe varie potrebbe aggirarsi attorno ai duemila euro. “Nei giorni scorsi ero convinto che questa notizia fosse il frutto solo di terrorismo mediatico. Non solo perché mi sembrava che fosse fondata su una illegittima retroattività della legge che mette il canone Rai nella bolletta elettrica e su una presunzione di colpevolezza degli evasori che ancora non figura nella nostra carta costituzionale”, scrive Arturo Diaconale
 
“Ma soprattutto perché una circolare del ministero dell’Economia, all’indomani della divulgazione della notizia, aveva chiarito che nella bolletta di luglio, quella in cui figurerà la prima rata di settanta euro del canone, non ci sarà alcuna maggiorazione per gli evasori emersi degli anni precedenti. Ne ero talmente convinto che non avevo esitato a fare della facile ironia sostenendo che una idea del genere era talmente balzana da far immaginare che l’Agenzia delle Entrate potesse richiedere agli evasori del canone gli arretrati dal 1954, data di nascita della televisione pubblica in Italia, o, addirittura, dal 1923, cioè dal momento delle prime trasmissioni radiofoniche dell’Eiar. Se nel prezzo della benzina c’è ancora il contributo per la guerra d’Abissinia, come non escludere una follia del genere?”.

“Bene – continua Diaconale – la mia ironia era fuori luogo ed il mio spirito decisamente sprecato. Perché la circolare del ministero dell’Economia ha escluso la richiesta di risarcimento ai morosi nella bolletta di luglio ma non ha affatto negato che in futuro l’Agenzia delle Entrate possa far partire raffiche di richieste del genere. I debiti tributari, mi è stato spiegato, si prescrivono i dieci anni. E nella vicenda del canone Rai e quel 27 per cento di cittadini che non lo ha pagato o interviene un condono o una qualche forma di amnistia fiscale, o il rischio che lo stato bussi alla porta rivendicando cir duemila euro di tassa e sanzioni varie in piedi. È follia ma è così!”
 
Grazie anche all'europa, si ripeterà questa parte di Storia ?

Fra il IV° e il V° secolo d.C. L’Impero Romano entrò nella sua fase terminale.
Crisi demografica ed economica, autolesionismo ideologico, moralità impazzita ed immigrazione fuori controllo furono i principali tarli che riuscirono a rodere la struttura di uno Stato che da sei secoli reggeva l’intero bacino del Mediterraneo.

Il punto di svolta fu nel 378 d.C. con il disastro di Adrianopoli, una sconfitta in cui l’Imperatore stesso venne ucciso da quei Goti cui, pochi anni prima aveva dato asilo in territorio romano in quanto “rifugiati in fuga da una guerra”.

Da allora in poi, il destino di Roma, fu segnato.
Se uno sostituisce alla parola Impero Romano e alla data del 378 gli anni attuali il quadro macro-storico è assolutamente lo stesso.

Allora c’era la grande civiltà romana; in seguito venne la crisi demografica e morale, minata da movimenti religiosi ed ideologici litigiosi e nichilisti, dal rifiuto degli ideali e dei costumi che l’avevano resa grande, da problemi monetari, distratta da divertimenti ed eventi sportivi, coi suoi maschi effeminati e le sue donne non piu’ fertili e finì per schiantarsi sotto la pressione migratoria di barbari stranieri, inizialmente accolti come profughi e poi divenuti padroni di casa.
 
:lol::lol::lol: Povero don Abbondio....sempre tirato per la giacchetta ....

Quaranta senatori hanno annunciato di voler presentare un ricorso per conflitto di attribuzione alla Corte costituzionale, perché sarebbero stati violati i loro diritti di parlamentari a causa del mancato rispetto delle normali procedure parlamentari nell’esame del ddl Cirinnà sulle unioni civili. Il ricorso è stato presentato in una conferenza stampa da Carlo Giovanardi, primo firmatario, Gaetano Quagliariello, Luigi Compagna, Massimo Mauro, Andrea Augello che hanno criticato il ruolo del presidente Pietro Grasso. Secondo i senatori ricorrenti l’iter del ddl Cirinnà ha violato l’articolo 72 della Costituzione, il quale prevede che ogni disegno di legge sia esaminato prima in Commissione e poi in aula. Nel caso delle unioni civili invece la commissione Giustizia non ha esaurito l’esame che è stato concluso senza mandato al relatore. In particolare sul ddl Cirinnà, che è stato congiunto a quelli in precedenza depositati, non c’è stata alcuna discussione in Commissione. Di qui il ricorso perché i singoli parlamentari, in quanto rappresentanti del popolo, non hanno potuto svolgere la loro funzione assegnatagli dalla Costituzione. Grande accusato è il presidente Grasso che è colui che deve assicurare la legittimità delle procedure del Senato. Giovanardi ha detto di aver sollevato la questione con Grasso sia con una lettera che in aula. «Abbiamo messo lì – ha detto Mario Mauro – uno che non sa fare l’arbitro». «Grasso – ha affermato Compagna – nemmeno ci prova a fare l’arbitro e dà la sensazione della contiguità». «Grasso – ha ricordato Quagliariello – è stato eletto dal Pd e da M5s; faccio appello a lui perché tuteli i diritti delle minoranze, specie di quelle che non lo hanno eletto».

«Sono pessimista – ha detto in proposito Augello – perché la figura del presidente non lascia sperare vista la fibra che ricorda quella di don Abbondio».
 
Che bella l'Italia :lol::lol::lol::lol: ma uno Stato Confederale, no è ?

La politica litiga, i sindaci delle precedenti amministrazioni si rimpallano le responsabilità, i Cinque Stelle vanno all’attacco del Pd sulle sedi di partito morose. Ma, intanto, giorno dopo giorno emergono ulteriori dettagli sull’Affittopoli del Campidoglio, lo scandalo delle case (e i locali, bar, ristoranti, B&B, hotel di lusso…) affittate a pochi euro in zone di pregio. Nell’immenso patrimonio immobiliare, circa 43 mila beni di proprietà, esiste anche un «esercito» di occupanti abusivi: circa 9 mila inquilini che abitano un immobile senza contratto, ma che – si legge su “Il Corriere della Sera” – ogni mese versano al Comune una forma di indennizzo per evitare lo sfratto.

Una procedura regolare? Lo stabilirà la task force istituita dal commissario Francesco Paolo Tronca. Nel frattempo, però, questa Affittopoli diventa il primo argomento della campagna elettorale per le comunali. Beppe Grillo carica a testa bassa; «Sfrattiamo il Pd da Roma. Roma va disinfestata, se l’ingiunzione di Tronca non basta ci penseranno i romani a cacciarli con il voto». Ma contro il centrosinistra del passato si scaglia anche Stefano Fassina, candidato sindaco di Sinistra italiana: «Rutelli e Veltroni hanno governato per 15 anni. Perché non si è fatto un censimento degli immobili? Dove erano Giachetti e Morassut?». Cioè i due principali competitor alle primarie del Pd: uno capo di gabinetto con Rutelli, l’altro assessore all’Urbanistica con Veltroni. Terzo affondo, quello dell’ex sindaco Ignazio Marino: «L’operazione trasparenza che ho fatto io nel 2013 potevano farla anche Rutelli e Veltroni». E l’iniziativa di Tronca? «È astuto, ma i dati li ho messi io online a marzo scorso».
 
E qualcuno già mette il carro davanti ai buoi .....:lol::lol::lol:

Il prefetto Franco Gabrielli commenta: «Ben venga il lavoro di Tronca, ma bisogna vedere caso per caso»
 
ROMA – Roma: alcuni tassisti usavano un telecomando per manipolare il tassametro e truffare i turisti che dovevano recarsi all’aeroporto di Fiumicino o che dall’aeroporto dovevano raggiungere la città. Scrive l’Ansa che nove tassisti romani avevano elaborato un sistema fraudolento per accaparrarsi il maggior corse in aeroporto, ma sono stati scoperti dopo che uno di loro aveva abbandonato in autostrada una passeggera che pretendeva il rispetto delle norme comunali. La polizia di Frontiera indaga, anche per accertare l’eventuale coinvolgimento di altre persone.
Intanto, sono state elevati 114 verbali di accertamento di violazioni al codice della strada ed al codice della navigazione, per un totale di 195 mila euro, con il sequestro di 14 ‘transponder’ e di un’autovettura. La vicenda è stata posta all’attenzione anche del Comune di Roma e dell’ENAC per gli eventuali rispettivi adempimenti di competenza, tra i quali la revoca delle licenze e l’interdizione ad operare nello scalo romano, nonchè al gestore aeroportuale, società ADR Spa, che ha collaborato nell’attività.


Dall'indagine è emerso che un gruppo di tassisti aveva escogitato un sistema grazie al quale riuscivano sempre a mantenere la priorità nelle chiamate rispetto agli altri tassisti.
 
Banconota da 500 euro addio: la Banca centrale europea sta pensando di toglierla dalla circolazione. Il motivo? Non tanto per l’uso a livello di evasione fiscale e riciclaggio di denaro, ma perché rischia di facilitare il finanziamento del terrorismo.
Il comitato esecutivo della Bce (quello che gestisce gli affari correnti, attua la politica monetaria ed esercita poteri anche normativi per conto del consiglio direttivo guidato da Mario Draghi) sta seriamente pensando di eliminarla. Al momento non si è deciso ancora niente, ma presto le banconote da 500 euro potrebbero non essere emesse più, con lo stop alla loro stampa da parte delle banche centrali nazionali.
 
Roma: vivevano in condizioni di povertà, ma in casa loro sono stati trovati 200 mila euro tra contanti. E’ mistero sulle due anziane trovate in condizioni da indigenti ma con un vero e proprio “tesoretto” nascosto in casa.

una delle due, la più anziana di 93 anni è morta in seguito ad una caduta. Il loro appartamento però custodiva un tesoro di circa 200 mila euro in contante e vari oggetti preziosi.
A soccorrerle, dopo alcune chiamate al numero di soccorso pubblico effettuate dai vicini di casa che da alcuni giorni non riuscivano a contattarle, sono stati gli agenti del Commissariato San Giovanni
 
Gli agenti hanno provveduto ad attivare le idonee strutture, ed alla 80enne sopravvissuta, attualmente in stato confusionale, è stato nominato un amministratore di sostegno che ha provveduto a depositare la somma di danaro e gli altri oggetti di valore rinvenuti in un istituto bancario.
 

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