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Monte dei Paschi di Siena: fuori i nomi!



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>>> Oggi, 2 febbraio, sono a Bologna, piazza Maggiore, ore 17, e Modena, piazza Grande, ore 21. Domani 3 febbraio sarò a Imola, piazza Gramsci, ore 12, Reggio Emilia, piazza Prampolini, ore 17, e Parma, piazza Garibaldi, ore 21. Seguite le dirette su La Cosa! >>>

Per lo scandalo del Monte Dei Paschi di Siena qualche politico di primo piano potrebbe finire in galera. E' un'ipotesi molto plausibile. Una voragine di 21 miliardi (7 mld di sovrapprezzo sull'acquisto di Antoveneta, 7 di ulteriori versamenti su estero, 7 di debiti acquisiti in seguito all'operazione di acquisto, 42.000 miliardi di vecchie lire, due volte la Parmalat, un buco pari al valore di 5 IMU) senza l'avallo del Sistema è logicamente, materialmente, umanamente IMPOSSIBILE. Io non conosco le carte in mano ai magistrati ma, se in quelle carte, ci fossero dei futuri ministri, sarebbe il caso di fare emergere i loro nomi prima delle elezioni. Il problema è molto semplice, nessun governo, nessuna legislatura reggerebbe a un trauma giudiziario che si prospetta enorme nelle sue diramazioni e responsabilità se venissero chiamati in causa dei suoi esponenti di spicco.

"Lo scandalo MPS e le domande che non vengono poste. Come mai?" di Sergio Di Cori Modigliani
Potrebbe (e a mio avviso dovrebbe) essere “la mamma di tutte le immondizie italiane”.
Parliamo qui, ancora, della vicenda relativa a Monte dei Paschi di Siena.
Stanno già facendo tutto per annacquare la vicenda, camuffarla, nasconderla, occultarla e infine insabbiarla.
Tireranno fuori le notizie più strane, in questi rimanenti giorni di campagna elettorale, per distrarre l’attenzione e fare in modo che l’opinione pubblica non si interroghi e che la gente non pretenda di voler sapere.
Dipende da noi tutti agitare le acque in modo tale da inondare il territorio mediatico (quantomeno sul web) di una valanga di domande alle quali è nostro diritto esigere delle risposte immediate e pertinenti.
Senz’altro avremmo saputo qualcosa da Corradino Mineo su rai news 24. Non è più possibile: è candidato capolista per il PD in Sicilia.
Qualcosa di davvero intelligente (perché l’uomo lo è senz’altro e molto, oltre ad essere molto pertinente essendo uno dei più grossi esperti italiani dei meandri del potere del nostro sistema bancario) avremmo potuto sapere leggendo sul Corriere della sera gli entusiasmanti editoriali finanziari di Massimo Muchetti ma non sarà possibile perché è candidato capolista a Milano nelle fila del PD. Avremmo (forse) potuto sapere qualcosa da altri 25, ma sono tutti candidati. Quindi staranno tutti zitti.
E’ per questo li hanno candidati (?) Ed è per questo che sulla stampa mainstream non leggeremo e non sapremo nulla. Basterebbe fare le domande giuste.
Perché nel campo specifico della professione giornalistica, ciò che conta per davvero consiste nella “qualità delle domande che si pongono”. E’ soltanto questa la differenza tra un bravo giornalista che onora la professione e i nostri impiegati della cupola mediatica.
Sono le domande, quelle che contano.
Domande che inchiodano, che obbligano a delle risposte che non possono essere evase. Ecco le tre domande che andrebbero poste all’on. Silvio Berlusconi, presidente del PDL.
1) “ Ci risulta, come confermato dagli atti ufficiali, che la società di intermediazione finanziaria statunitense Goldman Sachs abbia affidato al giornalista Gianni Letta, ai tempi deputato eletto nelle sue liste, la mansione di gestire, sovrintendere e chiudere la compravendita tra Monte dei Paschi di Siena e Banca Antonveneta. Come mai, non essendo l’on. Gianni Letta né un esperto di sistemi bancari, né un esperto in tecnica bancaria, né un banchiere, né ufficialmente parte in causa, è stato scelto per tale delicato lavoro che presuppone una corposa e specifica competenza tecnica?”
2) “ Ci risulta, come provato da atti ufficiali, che, strada facendo, sia stata accorpata anche la società di intermediazione finanziaria statunitense J. P. Morgan, attraverso, pare, la partecipazione attiva e personale del direttore responsabile marketing per le operazioni europee, Mr. Monti jr. Come mai? Perché sarebbero state scelte queste due società straniere essendo l’Italia piena di eccellenti società di intermediazione finanziaria ad alti livelli sia di merito che di competenza tecnica garantita?”
3) “ Come mai, essendo il Monte dei Paschi di Siena una banca di interesse nazionale, considerata “strategica” all’interno del mondo finanziario-economico italiano, l’on. Gianni Letta, venendo meno ai suoi obblighi di Legge, non ha riferito, punto per punto, l’intero percorso operativo al presidente della Consob, alla ABI (Associazione Bancaria Italiana) a Bankitalia, al Ministero del Tesoro, e –essendo coinvolte società non italiane in un ambito di rilevanza strategica- anche al Ministero della Difesa?”.
In seguito alla dichiarazione pubblica, rilasciata sabato 26 gennaio da Pier Luigi Bersani, che ha detto: “Se c’è qualcuno che osa sostenere che il PD c’entra in un qualunque modo in questa vicenda, ebbene, noi lo sbraniamo vivo” bisognerebbe porre le seguenti domande al Presidente del PD, on Rosy Bindi e quindi mettersi nelle condizioni di essere sbranato vivo:
1) “ Sulla base di atti provati e già in possesso sia delle autorità finanziarie che della magistratura che sta indagando sulle dubbie operazioni finanziarie del Monte dei Paschi di Siena, risulterebbero le seguenti emissioni di bonifico bancario a favore del partito da lei presieduto: da parte di Giuseppe Mussari, presidente della banca, versamento di 246.000 euro; da parte del vice-presidente della banca Monte dei Paschi di Siena, Ernesto Rabizzi 125.000 euro. Da parte del presidente della società denominata “Monte dei Paschi di Siena Capital Service” la cifra di 176.063 euro destinata – nello specifico - alla federazione del Partito Democratico di Siena. Da parte di Riccardo Margheriti, presidente di “Monte dei Paschi di Siena Banca Verde” la cifra di 132.890 euro con la specifica destinazione per investimenti nel settore della green economy a fronte dei quali non esiste nessuna fattura emessa. Infine, da parte di Alessandro Piazzi, consigliere della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, la cifra di 161.400 euro. Le domanda sono le seguenti: come mai sono stati versati questi soldi al PD? A quale titolo? A fronte di quali specifiche mansioni? Come mai risultano inviate ma non sono state immesse in bilancio? Come mai risultano incassate ma non sono state immesse nel bilancio del PD?”.
2) “ Risulta agli atti che il presidente del Monte dei Paschi di Siena abbia provveduto a far avere al gruppo politico DS nell’arco di dieci anni, dal 1999 al 2009, la cifra complessiva di 682.000 euro. Come mai? In base a quale mansione specifica? Come mai non risulta iscritta in bilancio né in uscita presso la banca né in entrata presso il gruppo DS – tuttora esistente nonostante sia estinto - Tale gruppo estinto è confluito nel partito da lei presieduto, lei che cosa ha da dire al riguardo? Risulta, inoltre, che il presidente della fondazione bancaria abbia “personalmente” versato la cifra di 703.000 euro alla federazione del PD di Siena. A quale titolo? Come mai non sono stati conteggiati”.
Queste sono le domande (parliamo qui davvero di quisquilie e di robetta) che andrebbero poste. Non si tratta soltanto di curiosità. Queste sono le attività di una banca nazionale strategica che è posseduta al 39,6% da una fondazione che è stata identificata e definita da atti parlamentari ufficiali come “ente benefico” e di conseguenza gode del diritto di non subire alcuna forma di tassazione.
Da cui se ne ricava la seguente situazione: l’Italia è una nazione – “ed è ufficiale” - nella quale le banche possono non pagare le tasse se fanno beneficenza; tale beneficenza si manifesta nell’inviare dei bonifici bancari alle federazioni dei partiti direttamente da parte del management direttivo che considera tale pratica come norma consuetudinaria. Poiché non sono sottoposti ad alcun controllo, ritengono di non dover risponderne alla cittadinanza.
Con l’aggiunta della consueta pantomima elettorale mediatica, costruita per i gonzi, a firma del re degli imbonitori, il nostro Berluska, il quale –immagino- dinanzi al panico dei suoi amici e soci in affari (dal PD all’Udc, passando per tutti, nessuno escluso) deve averli tranquillizzati sostenendo il suo emblematico “ghe pensi mì”. E così, tira fuori una idiota gaffe da operetta a proposito del fascismo, con la cupola mediatica complice che si butta appresso riempiendo i giornali di opinioni, discussioni, distinguo, chiarimenti. Di tutto.
La mia serena opinione è che per tutti i grossi pescecani partitici, oggi, ciò che conta, è sviare l’attenzione dall’affaire Monte dei Paschi di Siena, “la mamma di tutte le immonde schifezze italiane”. Qualunque cosa purchè se ne parli sempre di meno. Qualunque diversivo, gossip, menzogna, fantasia. Va bene tutto. Basta che la gente non cominci a pretendere la verità su ciò che, ora dopo ora, comincia a delinearsi sempre di più come la autentica cassaforte del club dei club: il tavolo italiano dove la massoneria reazionaria, il vaticano, i partiti italiani e i colossi finanziari anglo-statunitensi, si sono sempre incontrati per decidere chi governa, come governa, chi deve contare, chi non lo deve. E soprattutto a chi è necessario dare soldi e quanti e quando e dove. Perché, per loro, ciò che conta, in questa campagna elettorale è soltanto questo: il profitto netto che i partiti-azienda sono in grado di assicurarsi grazie al voto di chi crede in loro. Questa è la realtà dei fatti, oggi.
Questa è la stessa banca che, nell’arco del solo 2012, ha provveduto a negare crediti a circa 15.000 piccole imprese nel territorio della regione Toscana e in Emilia Romagna, le quali sono andate in liquidazione e sono fallite.
Una banca che ha prodotto dissesto e disoccupazione, in nome della beneficenza.
Abbiamo il diritto di esigere e pretendere il default immediato di questa classe politica indecente, perché se non vanno in default loro, ci andiamo noi.
Ultima domanda a tutti: “Come mai un ente benefico rifiuta il credito alle imprese che danno lavoro e occupazione ma regala dei soldi a un partito?”.
Il titolo di MPS va al rialzo e la borsa gongola.
Si sono fatti i loro conti.
Non sarebbe splendido, il 26 febbraio, poter dire: ”Signori, avevate fatto i conti senza l’oste
Noi, siamo l’oste. Non dimentichiamolo.
Buona settimana a tutti." Sergio Di Cori Modigliani


Pubblicato daTataElisaI








 
PAOLO BARRAI .... ITALIA PRONTA A USCIRE DALL'EURO. SIENA E I SENESI POVERI. LA FONDAZIONE SENZA UN EURO. LE BANCHE FINANZIATRICI POTREBBERO DIVENTARE PROPRIETARIE DELLA BANCA...E QUESTO LE TERRORIZZA

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ITALIA PRONTA A USCIRE DALL'EURO. SIENA E I SENESI POVERI. LA FONDAZIONE SENZA UN EURO. LE BANCHE FINANZIATRICI POTREBBERO DIVENTARE PROPRIETARIE DELLA BANCA...E QUESTO LE TERRORIZZA




La situazione a Siena e' molto preoccupante. La fondazione Montepaschi ha 400 milioni di debiti e il 33% delle azioni Montepaschi in pegno con un pool di banche. Il 33% vale meno di 800 milioni di euro...
La fondazione di Siena aveva 15 miliardi di capitale nel 2007...oggi circa zero. Siena riceveva 250 milioni di euro all'anno..ora NULLA...e i senesi dovranno pagare tasse altissime..e l'universita' chiuderà...cosi' come la banca...
Infatti se il titolo MONTEPASCHI dovesse scendere a 0,11 euro le banche finanziatrici dovrebbero escutere la garanzia e potrebbero decidere se vendere le azioni sul mercato ( ma chi le vorrebbe a quel punto) o se diventare azioniste del MPS ...
Nessuno pero' in Italia vorrebbe accollarsi un buco enorme come quello si dice che MPS. Abbia in pancia (si parla di decine di miliardi). SENZA CONTARE CHE LE OBBLIGAZIONI MPS PERDEREBBERO DI VALORE....Creando un effetto panico stile banca olandese che e' stata nazionalizzata ieri.....anche su tutto il sistema bancario nazionale.
Ma il danno maggiore sarebbe reputazionale
-PER LA BANCA D'ITALIA OVVERO PER MARIO DRAGHI, CHE AVREBBE DOVUTO VIGILARE...
-PER PROFUMO CHE HA GIURATO CHE la BANCA E' SANA....
-PER NAPOLITANO CHE HA VOLUTO METTERE TUTTO A TACERE
-PER MARIO MONTI CHE HA VOLUTO PRESTARE 4 MILIARDI A UN MORTO FALLITO
-PER IL RESTO delle banche italiane che verrebbero colpite da sfiducia totale...
IN QUESTO CASINO...NON DIMENTICHIAMO LE ELEZIONI....IN QUESTE ORE IL TRIO BERSANI VENDOLA MONTI NON RAGGIUNGE I NUMERI PER GOVERNARE...GRILLO, BERLUSCONI INGROIA E LEGA SONO IN FORTE RIMONTA...
Ve lo immaginate cosa accadrebbe allo SPREAD.....se ci fosse casino post elettorale....?
E se allo stesso tempo il primo ministro spagnolo venisse arrestato per mazzette in Spagna?
E se poi la prima banca tedesca dovesse essere colpita da perdite stratosferiche...mettendo in croce la culona inchiavabile e la sua rielezione ...
E se in francia Hollande accusasse grosse perdite di consensi...con la Le Pen che continua a crescere nei consensi.
FORSE SPAGNA E ITALIA POTREBBERO CHIEDERE GLI AIUTI DELLA BCE...CHE SAREBBE OBBLIGATA A COMPRARE OBBLIGAZIONI PER MILIARDI E MILIARDI...

FORSE I TEDESCHI BLOCCHEREBBERO QUESTA MOSSA...ANCHE PERCHE' IL FONDO SALVA STATI NON HA MOLTO CAPITALE..
E NON PENSATE CHE SI SIA GIUNTI A UNA UNIONE BANCARIA EUROPEA...E' SOLO UN PROGETTO...E I TEDESCHI POSSONO SEMPRE TOGLIERSI
E POI PENSATE ALLA FALLITA CIPRO...CHE NELLE SUE BANCHE HA I SOLDI DEGLI OLIGARCHI RUSSI...LO SAPETE CHE SE LA GERMANIA NON SALVA CIPRO...I RUSSI sI INCAZZANO E SMETTONO DI VENDERE PETROLIO E GAS ALL'EUROPA...

INTANTO SONO IN RIPRESA GLI ATTACCHI TERRORISTICI ( oggi l'attacco alla associata usa in Turchia)

Gli ebrei poi stanno ripensando ad un attacco in Iran...
LA LIQUIDITA' SUI MERCATI CERCA SFOGO NELL'AZIONARIO...I BOND VENGONO VENDUTI...MA L'ECONOMIA NON INGRANA....I DEBITI DEGLI STATI CONTINUANO AD AUMENTARE E CON LORO LA PRESSIONE FISCALE...

L'EURO E' UN PROCESSO PIU' CHE REVERSIBILE!!!
UN NUOVO CIGNO NERO E' IN ARRIVO..... .? FORSE ...E IN QUESTO DISASTRO CHE VERRA'...E IN QUESTA EUROPA DEFINITIVAMENTE DISTRUTTA ...TI CONSIGLIO DI PORTARE I SOLDI FUORI DAL SISTEMA EURO...LONTANO DA POSSIBILI PRELIEVI FORZOSI E CONGELAMENTI..

SE LA CRISI CONTINUASSE...SARAI TU A DECIDERE SE PAGARE LE TASSE O NO...MEGA PATRIMONIALI E MEGA TASSE DI SUCCESSIONE ..

NESSUNO DEVE IMPORRE LA PRIVAZIONE DELLA PROPRIETA' PRIVATA! FANCULO DI CUORE A QUESTI DITTATORI BASTARDI!




Pubblicato da ML a sabato, febbraio 02, 2013



Pubblicato daTataElisaInvia tramite emailPostalo sul blogCondividi su TwitterCondividi su Facebook




Reazioni:



Lo smemorato Bersani andava in Bankitalia per sponsorizzare Mps

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Lo smemorato Bersani andava in Bankitalia per sponsorizzare Mps

È il peccato originale. Pier Luigi Bersani l'ha rimosso e ripete come un mantra che il Pd fa il Pd e le banche fanno le banche. Perfetto. Ma solo qualche anno fa il segretario del Pd la pensava diversamente e si dava da fare.

Continua a leggere Lo smemorato Bersani andava in Bankitalia per sponsorizzare Mps






Pubblicato daTataElisaI
 
O!




DEUTSCHE BANK E MPS … L’OMBRA DI GOLDMAN SACHS!












Scritto il 2 febbraio 2013 alle 12:31 da icebergfinanza
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Abbiamo appena finito di condividere il ritorno del cigno nero Deutsche Bank che visti i precedenti e le numero inchieste penali che la riguardanpiù assomiglia più ad un avvoltoio che all’improvviso spuntano alcune voci o ipotesi che riguardano le grandi manovre internazionali per spartirsi il cadavere della banca senese.
Anche tralasciando la vicenda relativa alla vendita di titoli di stato italiani con abuso all’ingresso di credit default swap per assicurare mezzo mondo sul rischio fallimento del nostro Paese e’ palese l’atteggiamento altamente speculativo e predatorio di certe banche.
Sintetizzando per coloro che non hanno compreso la famigerata operazione Santorini messa in piedi per coprire le perdite di un contratto derivato stipulato da MPS con DB, la banca senese si poneva come controparte al rialzo su titoli INTESA mentre DB scommetteva sul ribasso. Sarei curioso di conoscere i target e i report emessi dagli uffici studi di DB nel 2008 e successivi.
Scommessa persa quindi da MPS per 367 milioni senza un solo centesimo per ripagare Deutsche Bank la quale ovvia mente offriva condizioni capestro attraverso un prestito di 1,5 miliardi con la ciliegina sulla torta ovvero una scommessa perdente confezionata sul valore dei titoli di Stato italiani.
Vi dice nulla sulle dinamiche di questi mesi che se pur hanno ben poco in comune con il progetto Santorini potrebbero nascondere mille altri progetti o scommesse con altre realtà finanziarie?
Ma arriviamo al sodo!
Ci sono manovre dall’estero sul Monte dei Paschi di Siena. L’obiettivo è scontato: acquisire quote di capitale dell’istituto senese. Non si tratta di compravendite di azioni al miglior prezzo ma di acquisti cospicui, pacchetti che possono alterare l’assetto azionario della banca in modo definitivo. (…)Un primo soggetto che starebbe lavorando in questo senso è Deutsche Bank. La banca tedesca ha già legami molto forti con Mps. Uno degli esempi, questo sì oggetto di approfondimento giudiziario da parte della procura della repubblica di Siena nell’indagine in corso, è l’operazione di finanza derivata “Santorini”, messa a punto con il Monte proprio dall’istituto tedesco.Quest’ultimo, finito nel mirino della Consob della Germania e degli Stati Uniti, non è però interessato in prima persona alla banca senese. Ma agirebbe per conto di Goldman Sachs. Anche in questo caso, è un’ipotesi molto verosimile. La banca d’affari americana, tra l’altro, insieme a Citigroup e Merrill Lynch coordinò l’intero dossier affidato loro dal Monte per l’acquisizione di AntonVeneta.
Il resto lo lasciò alla Vostra attenzione sul Sole24Ore Gli investitori esteri muovono per entrare nel capitale di Siena
Chissa’ forse tutto ciò spiega il silenzio della stampa italiana e dei politici sulla domanda che da ieri rimbalza nome un eco dalle gole profonde dei canyon oscuri della finanza internazionale, mentre è partito un nuovo attacco congiunto contro i paesi periferici con tanto di manovre sui future e sui titoli del nostro listino e quello spagnolo e soprattutto l’accerchiamento mediatico del governatore della BCE Draghi che qualche responsabilità pare avercela in quanto ad omissione di vigilanza.
Signora Merkel, signor Weidmann attuale governatore della Banca centrale tedesca e soprattutto Axel Weber, dove era la Bundesbank quando nello stesso periodo la Deutsche Bank nascondeva 12 miliardi di perdite falsificando i bilanci come sostenuto da Tre ex contro Deutsche bank ”Nascose perdite per 12 miliardi .. che hanno permesso alla banca tedesca di evitare gli aiuti di stato con conseguente coinvolgimento del bilancio della Germania?
Me la date una mano a far notare tutto ciò a qualche giornale italiano bombardando le redazioni e i forum è forse tempo che dopo aver subito bombardamenti di ogni genere in questa guerra finanziaria qualche bomba virtuale su Berlino cada!
 
Con riferimento al post 614.

L' autore dell' articolo pare ben documentato.
Il contenuto è agghiacciante.
Dovrebbe inviarlo alla Procura della Repubblica.
Rileva tutto, ma le connivenze, scambi di favore e simili
sono ipotesi da provare. Invece la mancata iscrizione a
bilancio di somme transitate tra gli interessati non è
da provare; i bilanci sono già stati depositati.

Un' altra strada ancora e parallela.
Ogni giorno abbiamo tanti "salotti" in TV.
Possibile che in nessuno di questi si possa provare a
fare le domande sul contenuto in premessa?

Buona serata.
 
Reader
Mali, Hagel e i Rothschild

- Dean Henderson, - Ieri, per inviare un messaggio al Comitato per le Forze Armate del Senato degli Stati Uniti, Israele ha bombardato un convoglio sul confine Siria/Libano. Sembra aver funzionato. Questa mattina, i falchi-galline presenti in tale commissione, come McCain e Inhofe, erano occupati a mettere sulla graticola la nomina di Obama a segretario [...]
 
Reader
Mercato Azionario ed Economia: Come Funzionano Davvero



di Kel Kelly


[Un file audio MP3 di questo articolo, narrato da Keith Hocker, è disponibile per il download.]


Il mercato azionario non funziona come pensa la maggior parte della gente. Una convinzione diffusa — nell'uomo della strada, nonché a Wall Street — vuole che un boom del mercato azionario sia il riflesso di un'economia che progredisce: quando l'economia migliora, le aziende fanno più soldi ed il loro valore azionario sale di conseguenza. Alla base di questa convinzione c'è un presupposto: la fiducia dei consumatori e la spesa al consumo sono i motori della crescita economica.


Un bust del mercato azionario, d'altra parte, si pensa che sia il risultato di un calo della fiducia di consumatori ed imprese e della spesa — a causa dell'inflazione, dei prezzi del petrolio, degli alti tassi di interesse, ecc., o per nessuna ragione al mondo — il quale porta al declino dei profitti aziendali e all'aumento della disoccupazione. Qualunque sia la presunta causa, secondo il punto di vista comune un indebolimento dell'economia coinvolge un calo dei ricavi aziendali e minori aspettative di profitti futuri, con conseguente calo dei valori e delle quotazioni azionarie.


Mentre questi punti di vista vengono sostenuti da accademici, professionisti degli investimenti ed investitori individuali, sono tecnicamente corretti se letti superficialmente, ma sostanzialmente errati perché si basano su una finanza ed una teoria economica fallaci.


In realtà, l'unica vera forza che fa salire il mercato azionario o qualsiasi mercato (e, in larga misura, calare) nel lungo periodo è semplicemente una variazione della quantità di moneta ed il volume della spesa nell'economia. Le azioni aumentano quando c'è inflazione dell'offe...
 
CASO GRECIA: ANCHE I GALLI PIANGONO

In Grecia si sta consumando, nel silenzio complice di gran parte della stampa di regime Occidentale, un genocidio attuato con strumenti moderni. Hitler per sterminare gli ebrei pensò di ricorrere ai forni, Stalin per annientare i Kulaki decise di puntare sulle deportazioni di massa e Saddam Hussein utilizzò i gas per decimare i curdi. Prassi violente, capaci di indignare la pubblica opinione mondiale mettendo a rischio in prospettiva la stessa incolumità fisica dei carnefici (Saddam, a furia di tirare la corda, è finito impiccato). Oggi, la famigerata Troika, composta dal Fondo Monetario Internazionale guidato da Lagarde, dalla Banca Centrale Europea di Mario Draghi e dall'Unione Europea rappresentata da Von Rompuy e Barroso, ha deciso di sterminare per intero il popolo greco senza, formalmente, spargere sangue. Usano la moneta al posto delle fosse comuni, i tagli selvaggi al posto del gas nervino e la disoccupazione di massa anziché i forni. Metodi innovativi per raggiungere obiettivi dal sapore antico. Molti puri di cuore, a questo punto, si domanderanno: "Ma perché mai tali personaggi dovrebbero promuovere tanta sadica crudeltà?" Ve lo spiego subito. E' in atto un processo doloso di impoverimento dei cittadini europei, guidato dalla massoneria reazionaria e finalizzato a cinesizzare l'Europa. Alta disoccupazione, precarietà, crollo dei consumi interni, abbassamento del costo del lavoro per aumentare la competitività delle imprese, sgretolamento del welfare State e svuotamento della democrazia costituiscono gli ingredienti indispensabili per preparare questo piatto indigesto. La Grecia, anello debole dell'Unione, è apripista e laboratorio di cotanta infamia. Da un lato, la sofferenza dei greci serve per testare la capacità di sopportazione e resistenza di un popolo ridotto scientemente alla fame; dall'altro, l'utilizzo strumentale dello spauracchio ellenico è utile per infondere dappertutto quel sano terrore che consente alle élite di controllare meglio le ansie crescenti che agitano i cittadini europei. Avete presente i pagliacci che ripetono: "Accettate i sacrifici altrimenti farete la fine dei greci"? Mentono sapendo di mentire ma, così facendo, diffondono maleficamente utili inquietudini paralizzanti. In realtà è vero l'esatto contrario: sono i cosiddetti "sacrifici" a provocare questa inarrestabile parabola recessiva che sparge fame, indigenza e miseria a piene mani. Ma ogni costruzione demoniaca che si rispetti, per essere tale, deve poggiare su un cumulo di menzogne. Da più di un anno il Moralista denuncia l'inutile accanimento delle autorità europee in danno del popolo greco


Inviato da iPhone

Pubblicato daMaurizio Barbero *****************
 

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