Atlantia (ATL) Un impero di Autostrade edificato con soli 770 milioni (3 lettori)

tontolina

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Nessuna revoca concessione, l'Anas chiede solo chiarimenti ad Autostrade

28/04/2006 19.00



Nessuna revoca della concessione di cui gode Autostrade per l'Italia, solo la richiesta di chiarimenti sui possibili riflessi della fusione con Abertis. E' stato questo l'esito dell'incontro di oggi tra i vertici di Autostrade e l'Anas. "Abbiamo dato la più ampia assicurazione non solo di mantenere gli impegni sugli investimenti, ma anzi di aumentare la capacità operativa", ha assicurato il presidente Gian Maria Gros-Pietro che ha anche negato di tutto punto le dimissioni dell'Ad Vito Gamberale.

Autostrade si è così impegnata, in tempi ragionevolmente rapidi, a rispondere alle richieste giunte questa mattina dall'Anas e relative agli impegni sugli investimenti che la società ha assunto e che ha sempre dichiarato di garantire. In quest'ottica sarà insediata una commissione, composta di tre alte personalità e presieduta dal Direttore Generale dell'Anas, Claudio Artusi, che avrà il compito di esaminare la documentazione che sarà prodotta.

Il Governo appena insediato vuole d'altra parte avere informazioni dettagliate e più puntuali elementi di giudizio. "Perché credo che quando si parla di campioni europei o mondiali per aziende concessionarie di monopoli naturali, si parla di operazioni industriali che hanno l'onere della prova dal punto di vista della capacità di sviluppare ulteriore massa critica e di ottimizzare gli aspetti gestionali", ha affermato il responsabile Programma dei Ds, Pier Luigi Bersani.

Non mancano quindi gli elementi di apertura tra le parti anche se i sindacati, convocati anche loro oggi dai vertici di Autostrade, rimangono scettici. E anche se oggi il mercato ha premiato l'azione Autostrade (+1,33% a 24,32 euro), complice l'appeal della maxi-cedola straordinaria annunciata con la fusione e le indiscrezioni che Caltagirone potrebbe entrare nella partita Autostrade-Abertis per difendere l'italianità del gruppo italiano (Italcementi si è invece chiamata fuori), i broker internazionali non nascondono le loro preoccupazioni su un'operazione che per JP Morgan si configura come un'acquisizione e non una fusione alla pari.

"A nostro avviso è Abertis che acquista Autostrade", ha sottolineato Robert Crimes, analista della banca d'affari in una nota di oggi raccolta da Mf Online. Del resto il nuovo gruppo avrà il quartier generale a Barcellona, l'amministratore delegato sarà lo spagnolo Salvadord Alemany e in aggiunta la società italiana riceverà un premio. Abertis, in effetti, paga un premio di circa 1 miliardo rispetto alla capitalizzazione di venerdì scorso, in cambio di un ingresso nella rete autostradale italiana.

"Stimiamo che Abertis riceverà una capacità debitoria addizionale di circa 7,5 miliardi, da investire in nuove concessioni", ha valutato Crimes. "Temiamo che la regolamentazione sarà meno favorevole per Autostrade visto che diverrà di proprietà estera". In aggiunta, sebbene la famiglia Benetton rimanga al momento nell'azionariato, avrà una via di uscita più facile in futuro.

"Manteniamo su Autostrade il target a 21 euro e il rating di underweight (sottopesare, ndr)", ha concluso l'esperto di JP Morgan. "A questo punto la valutazione di Autostrade dipenderà dall'andamento delle azioni di Abertis, più il dividendo di 3,75 euro". Altre banche d'affari si sono invece espresse favorevolmente verso l'operazione, confermando che il mercato continua ad avere giudizi contrastanti.

Ad esempio, Banca Akros, pur avendo tagliato il rating di Autostrade da accumulate a hold (tenere in portafoglio) di riflesso alla buona performance del titolo, ha giudicato positivamente la fusione con Abertis e non vede rischi di uno stop all'operazione nonostante l'opposizione di alcuni esponenti politici. "A nostro avviso la fusione in Abertis crea valore soprattutto in quanto consente di ottimizzare la struttura del capitale attraverso la distribuzione del dividendo", ha analizzato oggi anche Fabio Picardi di Caboto che ha messo in revisione rating (hold) e target (21,10 euro) su Autostrade.

"Ci sono anche dei vantaggi fiscali, al momento difficili da quantificare", ha aggiunto quest'altro esperto. "Meno evidenti in termini di quantificazione sono invece le altre sinergie ottenibili dall'operazione. Riteniamo quindi interessante ogni opzione alternativa alla fusione con Abertis".

Francesca Gerosa
 

tontolina

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Autostrade - Codacons: subito l'incontro con gli utenti sulla fusione spagnola
http://www.trend-online.com/?stran=izbira&p=irs&id=119754

Il Codacons chiede oggi un incontro urgente tra gli utenti delle Autostrade e il vertice del gruppo, in relazione alla fusione con la spagnola Abertis. L'urgenza di tale incontro - spiega Carlo Rienzi, Presidente dell'associazione - nasce dall'esigenza di conoscere quali saranno le conseguenze, nel bene e nel male, della fusione per gli utenti del servizio, e le eventuali ripercussioni sulle tariffe.
La fusione - prosegue Rienzi - deve essere rispettosa dei diritti degli utenti che hanno finanziato le infrastrutture e che non possono consentire che il denaro da loro investito sia trasferito all'estero. Una concessione pubblica non è come un carrello dei gelati che si sposta dove c'è più sole per far soldi e profitti - afferma ancora il Presidente Codacons - ma deve rispondere agli interessi del concedente e soprattutto a quelli degli usufruitori finali del servizio pubblico.Per questo il Codacons chiede di rinviare la fusione in attesa della formazione del Governo, così da avere maggiori verifiche e garanzie in favore degli utenti
 

tontolina

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Autostrade: Adusbef presenta esposto per insider trading

Finanzaonline.com - 28/04/2006 15:04 - In un esposto-denuncia inviato alle procure della Repubblica di Milano e Roma, Adusbef ha chiesto di verificare l'ipotesi di insider trading sul titolo Autostrade, i cui forsennati scambi azionari, nell'ultimo mese, hanno fatto registrare un guadagno sul titolo del 14,50% con volumi più che raddoppiati, da una media di 2,9 milioni di azioni al giorno a 6,6 milioni di azioni intermediate in media negli ultimi 30 giorni. E' quanto riporta una nota diffusa dall'associazione a tutela dei consumatori. Il valore del titolo Autostrade - si legge - è passato da 18,60 euro del 24 novembre 2005 ad un massimo di 24,91 euro dei giorni scorsi dopo l'annuncio di accordo (vendita mascherata ?) con Abertis, con un incremento del 14,50 per cento negli ultimi 30 giorni e del 26 per cento negli ultimi 6 mesi.
 

tontolina

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Per me se fusione si farà
la sede di abertis in Italia resterà

Autostrade: Alemany, non vedo ostacoli politici a fusione

BARCELLONA (MF-DJ)--L'operatore autostradale spagnolo Abertis non vede particolari ostacoli legali o politici al progetto di fusione con Autostrade. Lo ha detto l'a.d. della societa', Salvador Alemany Mas, nel corso di una conferenza stampa che ha preceduto l'annuale assemblea degli azionisti. "Non vediamo opinioni politiche radicali. Noi e i nostri partner italiani abbiamo la stessa idea su questo punto", ha detto Alemany. "Il nostro obiettivo - ha aggiunto - e' avere un progetto europeo, da realizzare attraverso una fusione tra eguali". A proposito della revoca dei poteri di a.d. di Autostrade a Vito Gamberale, Alemany ha notato come il manager avesse inizialmente difeso gli aspetti positivi del progetto di fusione. "Poi ha cambiato idea", ha detto l'a.d. di Abertis, aggiungendo che Gamberale puo' spiegare al pubblico le sue obiezioni al progetto di fusione. In mattinata, il presidente di Anas, Vincenzo Pozzi, aveva detto che la revoca della concessione e' una delle armi a disposizione dell'ente regolatore, qualora venisse riscontrato un mancato rispetto della Convenzione da parte di Autostrade. La risposta di Alemany e' stata che Abertis ha commissionato uno studio indipendente sulle necessita' di investimenti in Italia, per garantire o anche aumentare gli attuali programmi di investimento. red/fdp (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2006 MF-Dow Jones News Srl. May 03, 2006 09:01 ET (13:01 GMT)



e giocano sul sicuro perchè su investimenti promessi per accordi presi con l'ANAS
sappiamo che Autostrade ha investito solo il 20%

ieri nella trasmissione di ballarò è stato messo in evidenza lo stato di abbandono della rete autastradale negli ultimi 5 anni


complimenti Benetton
 

tontolina

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Autostrade/Abertis: Di Pietro, operazione da fermare

ROMA (MF-DJ)--Per Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori e secondo molti in corsa per la poltrona di ministro per le Infrastrutture e i Trasporti del futuro Governo Prodi, l'operazione di fusione fra Autostrade e Abertis deve essere fermata. Sul suo blog, Di Pietro scrive che le condizioni dell'operazione - dalla sede in Spagna alla scelta dell'a.d., dal nome della nascente societa' all'esistenza di clausola di prelazione in mano ad Abertis - dimostrano che "piu' che un'alleanza mi sembra una cessione". Per Di Pietro "l'operazione e' stata fatta non tenendo in alcun conto, neppure a livello informativo, il Governo e soprattutto in una situazione di definizione degli interlocutori ministeriali" per cui occorre "rileggere le condizioni di cessione della societa' Autostrade al gruppo capeggiato da Benetton e verificare se esistono delle clausole che consentono al Governo di avere voce in capitolo in caso di una cessione o fusione successiva". Di Pietro critica anche l'effetto della privatizzazione di Autostrade: "e' stata privatizzata a debito e questo emerge chiaramente dalla sua posizione attuale. Autostrade e' stata venduta a chi, non avendo sufficienti capitali, ha indebitato l'azienda per comprarla. Sembra una cosa senza senso, ma e' avvenuto per Autostrade come per Telecom Italia, e io mi battero' perche' operazioni simili non si ripetano piu' in futuro. Comprare a debito significa non disporre dei capitali per gli investimenti, perche' gli utili servono a ridurre il debito, oltre che a remunerare gli azionisti". ren (END) Dow Jones Newswires Copyright (c) 2006 MF-Dow Jones News Srl. May 05, 2006 08:38 ET (12:38 GMT)
 

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