Capisco quello che vuoi dire.
Il modello Hull-White, e altri, sono tutti costruiti su ipotesi che non hanno nulla a che vedere con quella che sembra la pratica dei rapporti tra emittente e investitore nell'ambito delle
callable, quindi direi di trascurarli del tutto.
Qui siamo in un campo più sottile, meno modellabile e basato su comportamenti non del tutto razionali.
Chiaccherando del tema con colleghi più ferrati di me sull'argomento, emerge che l'aspettativa di
call per titoli come quelli è altissima; se il prezzo fosse troppo basso, vi sarebbe comunque l'aspettativa di una
tender offer... quindi calcio di rigore (ovvero: titolo assolutamente
cheap rispetto a quello che può offrire)?
Cerchiamo di ragionare sul punto centrale della questione:
- se l'emittente in un modo o nell'altro è costretto quasi sempre a chiamare o a fare una tender offer, significa che si finanzierà costantemente ad un costo ben più alto di quello che l'OAS lascia intendere;
- affinchè questa cosa sia accettata di buon grado dall'emittente, significa che il danno atteso in termini di aumento di costo di funding in caso di mancata call è maggiore o uguale dello scotto pagato al punto 1;
- vi sono anche delle evidenze che esercitare la Call riesca a ridurre il costo di funding dell'emittente (immagino in virtù del segnale positivo che si dà al mercato), quindi ci potrebbe essere un ulteriore vantaggio a esercitare la Call.
Qual è la sintesi, quindi?
In prima battuta dai punti evidenziati direi che stimare l'impatto di una
call sulla
yield curve è la chiave di volta per capire quanto è probabile che l'emittente richiami, perchè possiamo capire qual è la convenienza economica dell'operazione.
In prima battuta dai punti evidenziati direi che stimare l'impatto di una call sulla yield curve è la chiave di volta per capire quanto è probabile che l'emittente richiami, perchè possiamo capire qual è la convenienza economica dell'operazione.
Prendiamo il caso della IT0004345242: c'è in giro un flottante di €1,340,575,000 (di questo, parte sarà, in un modo o nell'altro, nel portafoglio della banca, quindi non c'è esborso totale in caso di
call).
Il prezzo di emissione è stato di 100, quindi UniCredit ha raccolto €1,340,575,000 con l'obiettivo di pagarci sopra poco più dell'EURIBOR 3M, finanziarsi così le sue operazioni (acquisto di titoli di Stato?
) e poi restituire il tutto.
Il titolo è stato emesso nel 2008.
Va da sè che richiamare @ 100 alla prossima
call date significa semplicemente aver impiegato debito per €1,340,575,000 con una durata pari o inferiore a cinque anni e che abbia reso più dell'EURIBOR 3M: se queste condizioni sono soddisfatte, e UniCredit ritiene che non esercitare la Call comporti danni rilevanti sul costo di
funding, può permettersi di non pagare questo rischio.
Per adesso vi sembra ragionevole o sto delirando?