Un Paese passivo e inetto

Non è vero
Io conosco un uomo, figlio di poverissimi emigrati al Nord, dal Sud Italia.
Lei solo con la II elementare, lui con la V.
Lei pure lievemente ritardata, non sa nemmeno parlare italiano in modo corretto.
Non sto neanche ad elencare i sacrifici che hanno fatto per questo figlio, ma lui si è laureato e non con le lauree di oggi che sembrano fatte per i bimbi di 14 anni.
Ed è diventato dirigente.

Tra l'altro restando umile
È un uomo spettacolare.

Ma che ne sai tu.
Un dirigente che non vola alto non è un dirigente e l’umiltà in quell’ambito è un difetto.
Dirigere significa avere carisma, ma significa anche comandare senza badare al sottile, talvolta anche farsi odiare.
Un dirigente deve incutere paura, non basta guadagnarsi il rispetto.
Poi l’eleganza dell’anima prima di tutto.
 
Un dirigente che non vola alto non è un dirigente e l’umiltà in quell’ambito è un difetto.
Dirigere significa avere carisma, ma significa anche comandare senza badare al sottile, talvolta anche farsi odiare.
Un dirigente deve incutere paura, non basta guadagnarsi il rispetto.
Poi l’eleganza dell’anima prima di tutto.


meglio rispetto
 
Un dirigente che non vola alto non è un dirigente e l’umiltà in quell’ambito è un difetto.
Dirigere significa avere carisma, ma significa anche comandare senza badare al sottile, talvolta anche farsi odiare.
Un dirigente deve incutere paura, non basta guadagnarsi il rispetto.
Poi l’eleganza dell’anima prima di tutto.
e tu che ne sai che al massimo dirigevi questo dalle classi ai cessi?
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:noo:
 
Un dirigente che non vola alto non è un dirigente e l’umiltà in quell’ambito è un difetto.
Dirigere significa avere carisma, ma significa anche comandare senza badare al sottile, talvolta anche farsi odiare.
Un dirigente deve incutere paura, non basta guadagnarsi il rispetto.
Poi l’eleganza dell’anima prima di tutto.
Hai altre stronzate da scrivere oggi pigna? Perchè in caso ti voglio seguire passo passo per non rischiare di perdere nessuna delle tue perle.:piazzista:
 
Un dirigente che non vola alto non è un dirigente e l’umiltà in quell’ambito è un difetto.
Dirigere significa avere carisma, ma significa anche comandare senza badare al sottile, talvolta anche farsi odiare.
Un dirigente deve incutere paura, non basta guadagnarsi il rispetto.
Poi l’eleganza dell’anima prima di tutto.
E che ne sai che non vola alto?
Essere umile non vuol dire essere timido o passivo. Ma restare conscio della propria origine, non essersi montato la testa, guardare al di là delle posizioni sociali perché si conosce il proprio punto di partenza. E non finire mai di avere consapevolezza che nulla ti è dovuto.
 
E che ne sai che non vola alto?
Essere umile non vuol dire essere timido o passivo. Ma restare conscio della propria origine, non essersi montato la testa, guardare al di là delle posizioni sociali perché si conosce il proprio punto di partenza. E non finire mai di avere consapevolezza che nulla ti è dovuto.
mi sento di correggere un solo dettaglio: l'umiltà è un "mindset", non c'entra necessariamente il "proprio punto di partenza". Ho conosciuto gente assai umile partita da dove alcuni, se hanno fortuna, arrivano.
 
mi sento di correggere un solo dettaglio: l'umiltà è un "mindset", non c'entra necessariamente il "proprio punto di partenza". Ho conosciuto gente assai umile partita da dove alcuni, se hanno fortuna, arrivano.
Certamente
Tutte le volte che penso a questa storia, mi riempio di speranza.
Saranno pure pochi, ma gli uomini e le donne di qualità ci sono ancora.
Pensate che mentre studiava all'università, la sua mamma si è ammalata di cancro e parlo di 40 anni fa con le chemio di 40 anni fa.
Roba da impazzire
Eppure questa persona, che manco aveva una camera da letto sua perché lo spazio in casa non c'era e dormiva in salotto, esame dopo esame si è laureato.
Le sue zie materne accusavano la sua mamma di essersi montata la testa perché faceva studiare il figlio ma non sanno che risparmiavano su tutto, tutto davvero: cibo,abiti, scarpe, riscaldamento. Niente telefono, niente tv.
Altro che i ragazzetti viziati di adesso
Quando lui era piccolo gli compravano solo un paio di scarpe a stagione. Di almeno 3 numeri in più perché così duravano.
Lui moriva di vergogna perché le punte giravano all'insù, come le scarpe di un clown.

Poi arriva quel Balabiott a parlare di sportivi e caste e quanto stride con questa storia.
La finezza e l'eleganza di quella poverissima famiglia del Sud lo surclassano di mille punti.
Lui e i suoi immobili del cavolo a Milano.
 

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