UN RECENTE STUDIO HA DIMOSTRATO CHE LE DONNE iN SOVRAPPESO VIVONO PIU' A LUNGO

Buongiorno :)

:-o:-o:D
 

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Questi se le suonano di santa ragione. Regolano i propri conti, ma ad andarci di mezzo sono le nostre aziende ed il pericolo che l'abbronzato faccia qualche ca....

ROMA – Bombe ucraine a Donetsk controllata dai filo-russi: 10 morti prima del vertice. In attesa del vertice di oggi a Minsk, si continua a sparare in Ucraina. A Donetsk, controllata dai separatisti filorussi, un colpo di artiglieria ha colpito una fermata di autobus provocando 4 vittime fra i civili, mentre un minibus è stato colpito da proiettili causando la morte di sei persone ed il ferimento di altre otto, riferiscono fonti dei ribelli che accusano l’esercito di Kiev.
 
Lo stesso calcolo che si fa in borsa :D

ROMA – Uomo o donna che sia, il partner giusto è il quinto. E lo dice la scienza, come dire che c’è da fidarsi.
Hannah Fry
, professoressa di matematica allo University College di Londra, ha fatto quello che evidentemente le riesce meglio: calcoli statistici, ma in questo caso applicati all'amorehttp://www.blitzquotidiano.it/video...he-simone-sta-con-me-per-amore-video-2088503/.
La sua conclusione è che se in media oggi uomini e donne hanno 10 relazioni significative nella vita (significative, quelle occasionali non valgono a far numero), ecco quella giusta è la numero 5, dopo che si sono scartate le altre quattro, più precisamente il 38% delle esperienze precedenti.
 
Ma dategli un kalcio in kulo a questo .......

ROMA – “Le donne occidentali guidano perché a loro non importa nulla di essere stuprate”: questa la tesi con cui lo storico saudita Saleh al-Saadoon ha difeso la legge dell’Arabia Saudita che vieta alle donne di guidare.
Intervenendo ad una trasmissione televisiva della Rotana Khalijiyya TV, intervistato da una giornalista (donna), al Saadoon ha detto che il suo Paese “protegge le donne”: per questo non permette loro di guidare, perché se un giorno lungo la strada l’auto si dovesse fermare, o una gomma si dovesse forare, loro sarebbero costrette a chiedere l’aiuto di un uomo e verrebbero probabilmente stuprate. Ma mentre, è sempre la tesi dello storico, per le donne americane o europee uno stupro non è niente di che, a parte il danno morale che arreca, per le convinzioni sociali e religiose del regno saudita è qualcosa di non tollerabile.
 
Il macigno più indigesto resta il costo del personale.

Sommando alle retribuzioni (194 milioni 940 mila euro, per la prima volta dal 2004 sotto i 200 milioni), comprensive di stipendi e indennità varie, anche i contributi previdenziali (36 milioni 845 mila euro) e gli oneri accessori (altri 260 mila), in totale nel 2015 la Camera dovrà sborsare 232 milioni 045 mila euro.

Poi, ovviamente, ci sono i costi del personale in quiescenza: un altro salasso da 256 milioni 900 mila euro, tra pensioni dirette, di reversibilità, di grazia e oneri accessori.

Il 50% del costo della Camera.

I deputati. Per pagare le varie indennità spettanti ai parlamentari (81 milioni 315 mila euro) e rimborsare loro le spese di viaggio, soggiorno e per l’esercizio del mandato (63 milioni 640 mila euro) se ne andranno 144 milioni 955 mila euro.

Poi c’è il trattamento previdenziale degli ex onorevoli: tra vitalizi e pensioni, diretti e di reversibilità, e ammennicoli vari dalla cassaforte di Montecitorio dovranno saltar fuori altri 138 milioni 720 mila euro.

Mi piacerebbe capire meglio. Specialmente la voce Quiescenza.
1 Stato di quiete, di riposo o di inerzia
|| Essere in quiescenza, essere in pensione
|| Trattamento di quiescenza, trattamento finanziario che spetta all'impiegato che va in pensione
 
Ce la prendiamo sempre con i Deputati.
Ma tra i presenti ed i passati , ci costano - solo - 284 milioni, contro i 1000 milioni del Bilancio della Camera. :lol::lol::lol:
 
Non posso che condividere pienamente l'articolo :D


C’era una volta una corona su uno scudo di bronzo arrossato e quattro lettere (S.P.Q.R.) “poste in banda e scalinate”, e sopra una croce. Era il simbolo della città di Roma; lo è stato dal 1884.
Oggi la giunta Marino l’ha cambiato; ha inventato un logo “relazionale” (sic).

Il vecchio logo istituzionale


La corona, simbolo di Imperium, è sostituita da cinque palle psichedeliche che chiamano “bolle cromatiche”. L’acronimo latino è cambiato con un claim inglese: “Rome & You”; una scemenza che sembra più il nome di una tariffa telefonica che l’identificazione di una città bimillenaria. La croce, simbolo della cristianità universale e unica ragione per la quale Roma è famosa nel mondo (oltre che per le buche di Marino), è cancellata, più o meno come avviene nei paesi in cui i restyling dei simboli li fanno quelli dell’ISIS.
Il risultato è un capolavoro di banalità, mutismo comunicativo e nulla cosmico applicato al branding.
Gli strateghi della comunicazione che hanno ideato questo capolavoro hanno spiegato che il nuovo logo servirà a mostrare “Una città multiforme e schietta, da vivere in tutte le sue espressioni, a cui dare del tu”. Stupidaggini messe in bella copia.
Se un simbolo serve a rappresentare identità e a generare appartenenza (concetti orribili per la cultura mondialista della nuova sinistra), almeno un brand dovrebbe comunicare un contenuto, dare sicurezza, garantire una qualità.
Il nuovo logo voluto da Marino comunica un vuoto, una paura di essere, un niente con qualche
colore. “Rome & You” non è un simbolo, né un brand; è puro anonimato: è come un uomo senza volto.
Ignazio Marino, in realtà, ha fatto solo il logo di sé stesso.
 
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