Il macigno più indigesto resta il costo del personale.
Sommando alle retribuzioni (194 milioni 940 mila euro, per la prima volta dal 2004 sotto i 200 milioni), comprensive di stipendi e indennità varie, anche i contributi previdenziali (36 milioni 845 mila euro) e gli oneri accessori (altri 260 mila), in totale nel 2015 la Camera dovrà sborsare 232 milioni 045 mila euro.
Poi, ovviamente, ci sono i costi del personale in quiescenza: un altro salasso da 256 milioni 900 mila euro, tra pensioni dirette, di reversibilità, di grazia e oneri accessori.
Il 50% del costo della Camera.
I deputati. Per pagare le varie indennità spettanti ai parlamentari (81 milioni 315 mila euro) e rimborsare loro le spese di viaggio, soggiorno e per l’esercizio del mandato (63 milioni 640 mila euro) se ne andranno 144 milioni 955 mila euro.
Poi c’è il trattamento previdenziale degli ex onorevoli: tra vitalizi e pensioni, diretti e di reversibilità, e ammennicoli vari dalla cassaforte di Montecitorio dovranno saltar fuori altri 138 milioni 720 mila euro.
Mi piacerebbe capire meglio. Specialmente la voce Quiescenza.
1 Stato di quiete, di riposo o di inerzia
|| Essere in quiescenza, essere in pensione
|| Trattamento di quiescenza, trattamento finanziario che spetta all'impiegato che va in pensione