Val
Torniamo alla LIRA
Non se ne sentiva proprio il bisogno, ma con il decreto sulle Popolari il governo Renzi ha dato l’ennesima conferma di seguire una agenda che non fa gli interessi degli italiani (neanche lo avessero eletto, poi!) ma “altri” interessi, internazionali, europei, globalizzanti; come quando promuove politiche fiscali che incentivano le aziende ad assumere all’estero e costringono i nostri giovani ad emigrare.
Con l‘abolizione del voto capitario, cioè del principio che ogni azionista ha diritto ad un voto, indipendentemente dalla quantità di azioni possedute, si apre la porta di fatto ad acquisizioni di pacchetti di maggioranza che permettano il controllo completo di tali istituti. Analogamente a quanto già fatto per le municipalizzate, in cui l’obbligo di quotazione espone tali società a scalate e spostamento (verosimilmente all’estero) del pacchetto di controllo.
Per le popolari, infatti, bastava che i dipendenti, di solito anche soci detentori di quote azionarie, partecipassero alle assempblee per rendere impossibile l’acquisizione del controllo, anche a fronte di forti esborsi di capitali. Infatti, all’annuncio del decreto (ma perchè un decreto poi? Il governo aveva paura di un sano e – perlomeno di facciata – democratico confronto in parlamento? Il potere legislativo non dovrebbe stare in parlamento? Mi sono perso qualcosa? Che urgenza c’era?) i mercati hanno reagito con forti acquisti su questi titoli: ad esempio il titolo della Banca Popolare di Milano ha “guadagnato” in una settimana il 15%, arrivando a superare il 20% immediatamente dopo l’annuncio del decreto.
Con l‘abolizione del voto capitario, cioè del principio che ogni azionista ha diritto ad un voto, indipendentemente dalla quantità di azioni possedute, si apre la porta di fatto ad acquisizioni di pacchetti di maggioranza che permettano il controllo completo di tali istituti. Analogamente a quanto già fatto per le municipalizzate, in cui l’obbligo di quotazione espone tali società a scalate e spostamento (verosimilmente all’estero) del pacchetto di controllo.
