UN VERO VIAGGIO Di SCOPERTA NON E' CERCARE NUOVE TERRE, MA AVERE NUOVI OCCHI

;)

:bow:


e lo dice un giuventino:-o





Sono altamente irregolari quando hanno la palla......sembrava giocassero in 14,ma non hanno fatto un solo tiro in porta e questo è stato il vero valore del Milan.....poi abbiamo sfruttato le poche occasioni che ci siamo creati!!!Bravi comunque,stasera festeggio!Butto anche io due palle in rete!!:D
 

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Sono altamente irregolari quando hanno la palla......sembrava giocassero in 14,ma non hanno fatto un solo tiro in porta e questo è stato il vero valore del Milan.....poi abbiamo sfruttato le poche occasioni che ci siamo creati!!!Bravi comunque,stasera festeggio!Butto anche io due palle in rete!!:D

poi quando avrai finito chiedile se mi fa un massaggio al tallone zioporko :sad::sad::sad:.....se le piacciono le robe grosse :-o
 
Insomma....!!!A volte sembrava volessero scherzare,ma come sai....astusssia batte potensa!!!:D

Ehehehe vorrei sentire i milanisti esteti del bel calcio che 3 anni fa gridavano all'anticalcio cosa ne pensano oggi... non te sicuramente giorgio... è inutile è l'unico modo per batterli e limitarli...
 
Quelli appena citati sono solo due tra i numerosi esempi che dimostrano quanto dura sia la vita della nostra industria bellica al di là dell’Atlantico. Ce ne sono molti altri, sia in campo navale, sia terrestre, senza contare il fatto che le due più famose fabbriche d’armi da fuoco yankee, Colt Firearms e Smith&Wesson, talvolta fanno nascere il sospetto (soprattutto la prima) di non aver ancora digerito del tutto il boccone (amarissimo) di aver perso già dal 1984 i favori delle Forze Armate nazionali in fatto di pistole automatiche. Da quella data, infatti, la nostra Beretta M9 ha sostituito la Colt 1911 al fianco dei militari americani e in ogni gara successiva ha fatto e fa piazza pulita di ogni concorrente. Tuttavia, non senza doversi poi difendere da qualche perfidia che punterebbe volentieri a riaprire le gare mettendo in dubbio i risultati dei test. La vicenda indiana di Finmeccanica non aiuterà certo l’azienda ovunque sia presente, ma soprattutto negli Stati Uniti, dove le tecniche per mettere fuori gioco i concorrenti (in particolare quelli che sanno fare anche meglio degli americani) ormai non sono più solo una scienza, ma una vera arte. E forse quello che manca a Finmeccanica è avere alle spalle un paese forte che la protegga nel senso che si sappia far rispettare, come hanno le aziende francesi o tedesche.
Tuttavia, a prescindere da tutto il clamore più che giustificato nato in questi giorni intorno al malaffare che sembra contraddistinguere molte attività della nostra maggiore industria d’armamenti, s’impone una constatazione: nel settore del procurement militare, intermediari, faccendieri e tangentisti abbondano come i giovanotti al ballo delle debuttanti. Gli esempi che riguardano altre grandi industrie della difesa non mancano, dalle mega-ricompense pagate dalla tedesca Ferrostaaal per la vendita di sottomarini tipo 209 e 214 al Portogallo e alla Grecia al famoso contratto Al Yamamah per la fornitura dei caccia Tornado (e altro) all’Arabia Saudita, fornito dalla britannica Bae, con cospicui versamenti che sembrano finiti nelle casse dei reali sauditi. E i casi dell’omicidio dell’interprete mongola Altantuya Shaariibuu nella vicenda dei due sottomarini Scorpène franco-spagnoli venduti alla Malesia e di quello del capitano di vascello Yin Ching-feng, assassinato (pare) quando era pronto a vuotare il sacco sulle tangenti per la vendita di sei fregate francesi tipo Lafayette alla Marina di Taiwan dimostrano che talvolta, intorno a questi mega.contratti, oltre all’odor di mazzette si sente anche quello di cadavere.
Certo, la magistratura deve fare il suo lavoro, e come abbiamo visto lo fa, in Italia e anche all’estero. Ma stracciarsi le vesti e gridare allo scandalo quando è risaputo che il mondo del procurement militare è marcio dall’interno non serve poi a molto, se non a far nascere l’idea che distruggere aziende d’importanza vitale per l’industria della difesa non sia dopotutto un gran danno. Servono invece dosi da cavallo di pragmatismo e di realismo, un controllo strettissimo da parte dei governi (anche quelli dei Paesi acquirenti, e non solo di quelli venditori) e, magari, sarebbe bello ma quasi impossibile in un settore dove il segreto è così legato al business, anche una bella agenzia multinazionale che si occupi di vigilare sui contratti per accertare che fiumi di denaro non vadano a finire dove non dovrebbero.
 
Yamamay Fashion Show. Ecco l'evento che ha fatto brillare Milano, all'Alcatraz

20 Febbraio 2013

Si è tenuta ieri sera, martedì 19 febbraio, la sfilata di intimo più sexy dell'anno. Location d'eccezione nel capoluogo meneghino per il marchio di lingerie che ha aperto la settimana della moda

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La collezione YamamayZOOM

























È stato davvero unico l’evento che si è tenuto ieri sera, martedì 19 febbraio, presso lo spazio Alcatraz in via Valtellina 25, a Milano, realizzato dall’azienda di lingerie e costumi Yamamay in collaborazione con Sky Italia e Cielo. Yamamay Fashion Show non è stata solo una semplice sfilata, ma un vero spettacolo di moda, presentato dalla regina della televisione Simona Ventura. Sulla passerella tempestata di glitter un alternarsi di top model, campioni olimpici (Massimiliano Rosolino e Diego Occhiuzzi) e spettacoli musicali. Si è esibita anche Chiara Galiazzo, appena tornata da Sanremo.

Insomma, un grande evento, dove la maison italiana di intimo ha presentato le collezioni underwear e beachwear indossate e interpretate da (fra le altre) Karolina Kurnikova e Marica Pellegrinelli, ma non solo. Yamamay ha dato spazio anche alle vincitrici del concorso online, selezionate da Gianluigi Cimmino (AD Yamamay e Carpisa), dal campione-testimonial Rosolino, dalla coreografa Roberta Mastromichele e dalla stessa Ventura. Al fashion show, che sarà trasmesso il 13 marzo su Sky Uno e il 15 marzo su Cielo, hanno preso parte oltre ai giudici del “fashion talent” anche Federica Pellegrini, Tania Cagnotto, Stefano Accorsi e Isabella Ferrari.
 
Ehehehe vorrei sentire i milanisti esteti del bel calcio che 3 anni fa gridavano all'anticalcio cosa ne pensano oggi... non te sicuramente giorgio... è inutile è l'unico modo per batterli e limitarli...





Paragonerei il Barcellona,concettualmente,all'Ajax!!!Giocano sempre allo stesso modo,insieme e da bambini....si trovano senza nemmeno guardare!!!E'la meraviglia del calcio!Io non ho mai visto nessuna squadra giocare così bene,mai!
 

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